Quello sulle stimmate è un dibattito, si può dire, antico quanto la vicenda di Francesco stesso: la novità del miracolo, mai udito prima d'allora, sembrava fatta apposta per favorire reazioni di segno contrario. All'esaltazione di molti corrispondeva il sospetto - se non l'avversione - di altri. Nel presente lavoro, che rielabora studi già pubblicati aggiungendovi parti del tutto nuove, l'Autore si propone di dare uno sguardo il più possibile oggettivo alle fonti più antiche, per allargare poi lo sguardo alla produzione agiografica successiva, tentando infine di illustrare il contesto esistenziale di Francesco in quel 1224 e negli anni che lo precedettero, per capire quale significato abbia avuto l'evento de La Verna nella sua vita.
Nel 2023 sono stati ricordati gli ottocento anni trascorsi dall'approvazione della Regola di san Francesco da parte di papa Onorio III. Essa rifletteva il cammino compiuto da quello che era ormai divenuto un vero e proprio Ordine religioso, ma che in origine era stato un piccolo seme, capace di dar vita a un maestoso albero.
La Regola "di" frate Francesco (il virgolettato è d'obbligo, perché essa è il frutto del lavoro di molti), ormai otto volte centenaria, ha ancora qualcosa da dire agli uomini d'oggi?
Sembra di sì, visto che tuttora tanti impegnano la propria esistenza professando quel testo che nel corso dei secoli ha modellato la vita di numerosissimi uomini e donne.
Essa, inoltre, fornisce spunti straordinari a ogni persona desiderosa di confrontarsi con l'esperienza cristiana di Francesco d'Assisi e dei suoi frati.
Il colloquio con il Crocifisso nella chiesa di San Damiano è uno degli eventi più noti della vita di Francesco: dinanzi a quell'immagine, il Poverello riceve dal Signore la richiesta di "riparare la sua Chiesa". Quale ruolo ha avuto la croce nell'esperienza del Santo di Assisi? Può un'opera d'arte continuare a "parlare" all'uomo di oggi? L'Autore - a partire dalle Fonti - ci guida in un affascinante percorso tra arte, storia e spiritualità e ci accompagna fino al cuore dell'avventura cristiana di san Francesco.
Un arcivescovo francescano narra la sua passione per il fumetto western. Un genere che aiuta a pensare, a diffondere grandi valori, e con testi a volte dal tratto poetico.
Il volume non vuole offrire un'analisi risolutiva e definitiva della regola, ma proclamare piuttosto che le famiglie francescane - per quanto diverse per tradizioni storiche e con strutture giuridiche autonome - (ri)trovano in questo testo la base della loro unità fondamentale: una consapevolezza che permette a tutti loro di dire che quel modello di vita evangelica è la nostra regola". " Nel 2009, ad Assisi, migliaia di frati appartenenti alle tre famiglie francescane si sono dati appuntamento per celebrare insieme la memoria della comune origine e proclamare che la Regola è oggi motivo di convergenza tra esperienze francescane diverse e tuttavia originate (e unite) dalla medesima fonte di vita. Dodici frati provenienti dalle tre famiglie che professano la regola di Francesco si commentano insieme il testo ispiratore della vita francescana.
Come che vada o venga, è sempre vero che non è mai troppa. La pazienza, come l'attesa, dona sapore alle cose. Le pagine del libro sono incentrate «su quattro personaggi e sulle loro storie; si tratta, indubbiamente, di storie "vere", nel senso che diamo oggi a questa parola, in quanto le fonti a disposizione sono indubbiamente di prim'ordine anche dal punto di vista storico; quattro storie, ma non quattro mondi diversi: i primi due protagonisti sono infatti madre e figlio (Monica e Agostino), mentre gli altri (Francesco e Chiara) appaiono indissolubilmente legati dalla sequela di Gesù povero, un percorso sulle vie di Dio nel quale l'uno fu guida sapiente per l'altra, che dal proprio canto lo riconobbe come un punto di riferimento indiscusso, la sua più grande consolazione - così scrisse nel proprio Testamento - dopo Dio. Quattro itinerari diversi, attraverso cui i protagonisti hanno dovuto apprendere sulla loro stessa pelle cosa significhi aver pazienza, non stancarsi, non irrigidirsi, non deflettere dai propri obiettivi. Quattro storie che possono insegnare tanto a persone come noi, sempre di corsa, sempre in ritardo, incapaci di attendere anche un minuto in più, ai quali è stato tanto difficile abituarsi alla quarantena forzata che il Covid-19 ci ha imposto (e che ha propiziato la scrittura di queste pagine)» (dall'Introduzione).
Un grande pericolo che rischiamo di correre è vivere nell'illusione di sapere chi siamo. Ciascuno di noi è abbastanza lucido per giudicare gli altri, ma farlo con se stessi è più difficile: ci esaltiamo o ci denigriamo. Percepirsi come si è realmente è molto arduo, eppure quanto è importante prendersi cura di sé! È un cammino progressivo, faticoso ma avvincente, dove si impara a gustare la vita in pienezza e a riconoscere cosa veramente conti nella nostra esistenza. In queste pagine, scritte a quattro mani, gli Autori ci conducono in un viaggio - sia di impronta psicologica che spirituale - per apprendere, passo dopo passo, ad amarsi pienamente e tornare ad essere liberi. Ci accompagna l'esperienza di Francesco d'Assisi: è anche grazie a lui che impariamo a dare un senso nuovo alla nostra vita e riscoprire il senso di infinito che abita il cuore dell'uomo.
Donne di Vangelo, che hanno fatto cioè del Vangelo di Cristo il loro codice di vita, traendone i propri criteri di valore e di giudizio, e alle quali - come alle donne del Vangelo - l'incontro con Gesù ha letteralmente stravolto l'esistenza, cambiandola radicalmente: Perpetua e Felicita, Hadewijch da Anversa, Beatrice di Nazareth, Chiara d'Assisi, Angela da Foligno, Caterina da Bologna... Il volume raccoglie articoli sparsi, scritti nel corso degli anni per l'Osservatore Romano, dedicati a figure femminili che hanno trascorso l'esistenza nell'amore ardente di Gesù, amandolo che Sposo e come Madre, donandogli la propria vita senza riserve. A emergere da queste pagine è soprattutto il medioevo e in particolare modo i suoi secoli centrali, che di quell'età straordinariamente effervescente e ricca di fermenti religiosi furono il periodo più innovativo e produttivo.
“In queste pagine vorrei offrire un quadro d’insieme chiaro e solido sulla condizione di Francesco giovane, sui suoi turbamenti interiori, sulla sua ansia di ricerca, sulla dura lotta che seppe intraprendere con se stesso. Mi sono limitato agli anni che precedettero la sua conversione e poi ne segnarono il passaggio dal mondo a Cristo, quando decise di donare per sempre, e totalmente, la sua vita al Signore. Sono le sue scelte giovanili che qui interessano, per porle all’attenzione soprattutto di quanti oggi ne condividono l’età, nella speranza che facciano di tutta la loro vita qualcosa di bello, qualcosa di veramente grande: un dono per gli altri!”. (dalla Premessa dell’Autore)
I saggi riuniti in questo volume, nati in contesti e momenti differenti, anche come risposte a provocazioni provenienti dall'attualità, testimoniano la persistente attenzione dell'Autore all'esperienza spirituale di Francesco e di Chiara d'Assisi, oltre che il costante impegno di seria divulgazione dei risultati di quasi trent'anni di rigoroso studio scientifico. L'intenzione di questa raccolta è quella di alimentare la riflessione sulle domande che da sempre incalzano l'uomo, domande alle quali il Vangelo di Gesù Cristo può dare risposta. La lezione dei santi di Assisi rimanda infatti a quell'unica sorgente: il Vangelo di Cristo ha segnato la loro vita e quel medesimo Vangelo essi continuano a proporre.
Come Peter Pan, molti sognano di rimanere perennemente adolescenti, vivendo senza alcuna responsabilità e fatica, con l'illusione di poter ottenere tutto, subito, senza alcun sforzo. Ovviamente dimenticandosi degli altri. È forse questa la via della felicità? Macché. Fatti i conti, quello che resta è solo una grande tristezza. Per fortuna la "sindrome di Peter Pan" non è irreversibile. Anzi: la sfida è proprio quella di costruire, giorno dopo giorno, una vita diversa, più piena, più matura. In queste pagine l'autore, attraverso la lettura approfondita di alcuni testi francescani, ci aiuta a scoprire la "ricetta" che il Santo d'Assisi prescrive per combattere un virus così pericoloso. Un percorso di libertà in cui tutti - giovani e adulti, coniugati e consacrati - potranno riconoscersi.
Il tema della misericordia ha caratterizzato il pontificato di papa Francesco sin dagli inizi. Nel suo primo Angelus, egli ricordava che "il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza"; poi ribadiva che Dio "mai si stanca di perdonare, ma noi, a volte, ci stanchiamo di chiedere perdono". E molti altri potrebbero essere gli esempi. La decisione di indire un Giubileo straordinario - l'Anno santo della misericordia - appare, dunque, in piena continuità con l'agire di questo papa. L'occasione offre anche lo spunto per un approfondimento: in che modo l'altro Francesco, vale a dire il santo di Assisi, parlava della misericordia? Come l'ha vissuta? A partire dai suoi scritti, scopriamo il fascino di una testimonianza cristiana senza compromessi. Una vita in cui misericordia e verità si incontrano. Un percorso di fede che continua ad interpellare gli uomini del nostro tempo.