Gli studi francescani sono stati a lungo influenzati dal magistero storiografico di Paul Sabatier, che finì per gettare una pesante ombra sul ruolo della Chiesa Romana, rea di aver incatenato quella che era stata una vera effervescenza dello Spirito. I grandi progressi compiuti nello studio delle origini francescane negli ultimi cinquant'anni consentono ora un approccio più equilibrato. Di tutto ciò il libro si sforza di render conto, concentrandosi su alcuni "passaggi" esistenziali di Francesco e sul suo progressivo inserimento nella vita della Chiesa: dai rapporti con il vescovo di Assisi Guido I all'incontro con papa Innocenzo III; dalla vita solitaria dei primordi al costituirsi di un gruppo. La conferma della Regola da parte di Onorio III, nel novembre del 1223, non estinse le inquietudini all'interno della famiglia francescana, che perdureranno anche nei secoli futuri.
Chi era in realtà il Poverello di Assisi? Cosa sappiamo davvero di lui? Richerio di Sens, autore di una Cronaca che giunge fino al 1264, notò che il Santo, "era figlio di un ricco cittadino di una città (Assisi), che lo mandava frequentemente in Francia per ragioni di commercio. Per questo si dice che proprio da Francia sia venuto il nome di Francesco". Un nome nuovo, dunque, come nuova fu l'esperienza di vita di Francesco. Ma proprio questa sua novità, che i contemporanei non mancarono di sottolineare, ha finito forse per offuscarne l'umanità. L'autore di queste pagine si propone invece di tracciare il profilo di un santo che fu uomo in pienezza, e che ancora oggi riesce a parlare agli uomini, vicini e lontani. Un uomo e un santo che fece di Gesù Cristo e del suo Vangelo la propria ragione di vita e che, in forza di ciò, ha proposte valide per i nostri giorni, purché si sia disposti ad ascoltarlo.
San Francesco, ormai vicino alla morte, ricorda nel Testamento il momento centrale della sua avventura di fede: l'incontro con i lebbrosi. Si trattò di un fatto decisivo per la sua conversione: il naturale ribrezzo che egli provava nei confronti di quei malati, fu vinto da un abbraccio di pace. E subito il Poverello sperimentò una gioia profonda mai conosciuta prima; comprese che quel volto sfigurato era lo stesso di Cristo che gli chiedeva di essere accolto e amato. ?Qual è il significato profondo di questo episodio? L'autore, attraverso l'analisi delle fonti storiche, ci introduce nel mistero d'amore di Francesco e traccia un percorso di fede anche per l'uomo di oggi. Capita a tutti di incrociare un lebbroso, che ci si para davanti sotto i segni del dolore e della sofferenza...
Il volume raccoglie una serie di undici saggi, dal 2002 al 2011. Contributi sui rapporti tra Francesco e Innocenzo III, Sant'Antonio di Padova, Santa Chiara d'Assisi, le dinamiche interne dell'Ordine francescano nel suo sviluppo, la presenza dei frati Minori nel contesto urbano e culturale del tempo.
L'episodio del lupo di Gubbio - uno dei più celebri legati alla vita di Francesco d'Assisi - suscita sempre interesse e curiosità. Si tratta di una leggenda o di un fatto realmente accaduto? Chi è davvero il lupo? In queste pagine l'autore si propone non solo di fare chiarezza attraverso l'analisi delle fonti storiche, ma anche di offrire l'insegnamento che se ne ricava per l'uomo del nostro tempo. Sappiamo bene che un lupo, talvolta, trova spazio anche dentro di noi...
Il testo ripercorre le tappe principali della storia di Giuseppe (37,1 ss.), che fu venduto come schiavo dai fratelli a motivo della gelosia che costoro covavano verso di lui. Attraverso la pagina biblica si rivivono le vicende drammatiche di un’esistenza gravata da una serie di ostacoli di non poco conto, che tuttavia non perde mai il contatto con Dio e la fiducia in lui. Quello che rende grande Giuseppe, però, è soprattutto il fatto che egli ha saputo riconciliarsi con la sua storia di sofferenza e di dolore: finché non si riconcilia con se stesso e con la propria storia, accettando ciò che Dio gli dà da vivere e imparando ad amarsi per quello che è e non per ciò vorrebbe che fosse. L’uomo sarà sempre inquieto, insoddisfatto, pronto a esplodere;
solo se ha compiuto quel percorso di riconciliazione egli potrà fare esperienza di pace e trasmettere pace, rendendo così più bella la propria vita e quella di chi gli sta intorno.
Felice Accrocca (Cori [LA], 1959), sacerdote della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, è vicario episcopale per la pastorale e parroco a Latina. Studioso di storia medievale, docente nella Facoltà di Storia e Beni culturali della Chiesa nella Pontificia Università Gregoriana di Roma, è autore di numerosi volumi e saggi
su Francesco e Chiara d’Assisi e sul francescanesimo medievale. Fra i più recenti ricordiamo: Un ribelle tranquillo. Angelo Clareno e gli spirituali francescani fra Due e Trecento (2009); La conversione di Chiara d’Assisi (2012); Un santo di carta. Le fonti biografiche di san Francesco d’Assisi (2013). Inoltre, ha curato, insieme con Aleksander Horowski, la nuova edizione critica del Memoriale di Tommaso da Celano (Thomas de Celano, Memoriale. Editio critico-synoptica durarum redactionum ad fidem codicum manuscriptorum, 2011) e ha coordinato la sezione delle biografie nella terza edizione delle Fonti Francescane (2011).
Il volume propone una lettura delle principali fonti biografiche di san Francesco d'Assisi dei secoli XIII e XIV, presentandosi come la sintesi più matura della ricerca dell'autore, apprezzato studioso di tematiche francescane. Il volume mette in risalto anche l'importanza delle fonti cosiddette 'minori', alcune delle quali hanno segnato la storia più delle 'maggiori'. Viene inoltre ribadito l'influsso esercitato dal papato sulla questione agiografica, individuando nel Bullarium una fonte di primaria importanza per comprendere alcuni dati che diverranno essenziali nella fissazione dell'immagine di san Francesco.
Nuova edizione. Il volume presenta i risultati delle ultime ricerche sulla storia e la spiritualità del francescanesimo. Il taglio è quello dello storico ispirato dalla teologia, con una sensibilità particolare all'attualità e ai problemi della formazione.
Contenuto
Il volume presenta i risultati delle ultime ricerche sulla storia e sulla spiritualità del francescanesimo. I temi trattati sono quelli tipici e fondamentali della scelta francescana: la vita di attesa e la vita spirituale, come riferimento continuo ed essenziale al mistero dell’incarnazione e alla vita concreta di Cristo; la fraternità, con riferimento fondante alla Trinità e radicamento tenace nella carità; Francesco e l’esperienza del dolore (malattia, solitudine, dubbi e tentazioni); il silenzio come dimensione francescana essenziale, soprattutto con la ricorrente nostalgia dell’eremo. Infine proposte per un itinerario formativo. Il taglio dunque è quello dello storico ispirato dalla teologia, con una sensibilità particolare all’attualità e ai problemi della formazione. Pur mantenendo l’impianto dell’opera inalterato, l’autore ha effettuato una robusta revisione dell’opera pubblicata nel 2002: - aprendosi a nuove prospettive, in contatto costante con la storiografia - aggiungendo un nuovo capitolo, l’ottavo, e un’appendice - arricchendo tutti gli altri capitoli.
Destinatari
L'opera è destinata in prima battuta ai formatori francescani. Ma per i temi trattati è utile anche a chiunque s'interessi di storia e spiritualità in genere.
Autore
FELICE ACCROCCA (1959), sacerdote della diocesi di Latina, è impegnato nella formazione dei laici e nell'animazione pastorale e culturale. Studioso di storia medievale, è docente presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e presso l'Istituto Teologico di Assisi. È autore di numerosi volumi e saggi su Francesco, Chiara d'Assisi e il francescanesimo del primo secolo.
La storia affascinante della conversione di Chiara d'Assisi in tutta la sua ricchezza e profondità.
La storia evolutiva dell'identità dei frati minori ha nella storia redazionale dei suoi testi giuridici iniziali una fonte di risolutiva importanza. L'intuizione religiosa legata alla persona di Francesco d'Assisi ha dovuto passare diversi stadi di riscrittura al fine di giungere ad una istituzione dell'esperienza del gruppo dei frati condivisa da tutti. Dalla prima breve e semplice regola presentata ad Innocenzo III nel 1209 si passa alla Regola non bollata dalla Chiesa nel 1221 fino a giungere al testo definitivo del 1223 (prima parte del presente volume). Il travaglio redazionale avrà un ulteriore sviluppo con il Testamento scritto da Francesco a ridosso della sua morte con il quale il Santo si pone in diretto dialogo con la Regola (seconda parte del volume). Nel volume si cerca di riascoltare questi processi redazionali per ricostruire la tensione vitale esistita fin dall'inizio tra intuizione e istituzione dell'identità spirituale rivelata da Dio a Francesco.
Di San Francesco ci restano un numero considerevole di lettere - indirizzate a destinatari diversi - grazie alle quali la sua voce è giunta fino a noi.
Questo volume offre la raccolta completa delle parole del Santo di Assisi, arricchita da introduzione e commenti.
Testi preziosi che rivelano la sua profonda esperienza di Dio e tracciano un cammino di fede anche per l'uomo di oggi.
Felice Accrocca, sacerdote della diocesi di Latina-Terracina_Sezze-Priverno, è vicario episcopale per la pastorale e parroco a Latina. Studioso di storia medievale, insegna nella "Facoltà di Storia e Beni culturali della Chiesa", presso la pontificia Università Gregoriana di Roma. E' Autore di numerosi volumi e saggi su Francesco e Chiara d'Assisi e sul francescanesimo medievale.
L'Autore compie una riflessione sul crocifisso di San Damiano, a partire dalle Fonti, per recuperare i frammenti di un passato che spesso ci sfugge.