Il presente volume raccoglie le relazioni principali del Convegno Internazionale svoltosi a Venezia in occasione della conclusione del Progetto Triennale di Formazione e Ricerca Uomo - Polis - Economia dello Studium Generale Marcianum in collaborazione con la Fondazione di Venezia. I diversi sguardi con cui viene considerata l'odierna società plurale - filosofico, teologico, giuridico, sociologico ed economico - aprono al lettore un vasto orizzonte di riflessione e ricerca.
Scriveva in una lettera Giovannino Guareschi: «Posseggo un grosso capitale che nessuna inflazione, nessuna rivoluzione potrà mai portarmi via: il ricordo vivo di una giovinezza intensamente vissuta e mai tradita. E il ricordo di quei cinque, o dieci o quindici giorni che rappresentano nella vita di ogni uomo, anche dell’uomo che campa cent’anni, qualcosa di diverso, d’importante, d’indimenticabile. La vita è breve proprio per questo: anche se si campa un secolo, si “vivono” pochissimi giorni».
I due figli di Guareschi, Alberto e Carlotta – noti in tutto il mondo come “Albertino” e “la Pasionaria” –, che da anni si occupano con intelligenza e grande sensibilità delle opere del padre, sono andati alla ricerca della sua giovinezza e dei pochi, fondamentali giorni della breve ma intensa vita di Giovannino. I loro ricordi, e il loro nutritissimo archivio, creano così una miniera di storie, di personaggi ed episodi inediti per i tanti affezionati lettori del grande autore della Bassa: insieme con loro scopriamo che il “vero” Peppone era il socialista Giovanni Faraboli, che il primo don Camillo era don Lamberto Torricelli, arciprete di Marore, che il paese dove si svolgono le storie del prete e del sindaco più famosi del mondo è Roccabianca, che il «Mondo piccolo» è la Bassa parmense. Scopriamo le vicende dei Lager nazisti nei quali Guareschi fu internato, la «Resistenza bianca» di cui fu tenace protagonista («Non muoio neanche se mi ammazzano!»), la storia del processo De Gasperi in forma di fotoromanzo. Scopriamo infine il rischio corso da generazioni di spettatori: che don Camillo non fosse interpretato da Fernandel ma da Gino Cervi, con Giovannino nei panni di Peppone...
Una serie inesauribile di storie splendidamente illustrate da centinaia di immagini, fotografie, disegni: un eccezionale “album di famiglia” che tuttavia, come scrive Giovanni Lugaresi, uno tra i maggiori conoscitori italiani di Guareschi, «non rappresenta un fatto strettamente privato, perché in quelle immagini che mostrano ambienti, humus, fantasia, intelligenza, sentimenti, princìpi, valori di Giovannino, c’è una fetta di storia del nostro tempo, al di là di un “mondo piccolo” che finisce per dilatarsi ai quattro angoli della Terra, rappresentando un “paese dell’anima” nel quale ciascuno di noi può identificarsi, o comunque trovarsi... È un percorrere – continua Lugaresi –, scorrendo queste pagine, la sua vita, la sua storia personale, che sono anche vita e storia d’Italia...». Mezzo secolo della nostra storia, della nostra vita, attraverso le vicende di un uomo straordinario: Giovannino nostro babbo è uno struggente “come eravamo”, un autentico regalo di Natale per gli innumerevoli appassionati lettori del grande “poeta” della Bassa. I quali, nell’eventuale occasione di una gita alle Roncole, nei pressi di Busseto, potranno ammirare una mostra antologica sul medesimo argomento, di cui il presente volume costituisce un ideale, splendido catalogo.
Riccio e Rana fanno lunghe gite in barca. Riccio dice: «Rana, tu sei la mia vera grande amica». E Rana sente battere forte il cuore. Riccio e Rana sono amici inseparabili. Viene l'inverno poi la primavera e Riccio s'innamora. S'innamora dei fiori. Che ne sarà di Rana? Per lei ci sarà una sorpresa finale.
Destinatari
Ragazzi.
Autore
Alberto Benevelli scrive esclusivamente racconti destinati al mondo dell'infanzia. Per sei anni, con l'illustratrice Loretta Serofilli, ha ideato, coordinato e diretto "Fiabesca" mostra del libro e dell'illustrazione per l'infanzia. Ha pubblicato più di quaranta libri in Italia e all'estero. Nicoletta Bertelle vive e lavora a Padova. Ha frequentato l'Istituto d'Arte e la Scuola d'illustrazione del maestro Stephan Zavrel. Ha illustrato numerosi libri per editori italiani e stranieri. Tiene laboratori, progetti didattici e letture animate accompagnata da un musicista. Dipinge su legno e tela.
Il volume è dedicato al tema del bene comune. Raccogliendo tre studi tenuti da tre diversi docenti, provenienti da diverse aree geografiche e cultori di diverse discipline, redatti in seguito a un corso monografico. Il risultato che ora si presenta ai lettori non costituisce un ¿trattato interdisciplinare¿ sul bene comune, bensì un pregiato caleidoscopio di dati, riflessioni e suggerimenti consegnati a chi vorrà prenderli in considerazione per arricchire il proprio studio in proposito.
In una società in cui gli adulti sono dominati dalla paura, contaminati dall’ansia e ossessionati dalla sicurezza, occuparsi del ridere!!! Via, siamo seri!!! La formula chimica della risata porta scompiglio in tutti i luoghi formativi, soprattutto quelli ricoperti di una patina più o meno spessa di presunta serietà. Con questo libro si lancia un marchio di qualità che potrà essere certificato dai giovani e che dovrà verificare la costante presenza di una metodologia umoristica nelle istituzioni educative. “Qui la risata è ammessa e ben accolta” potrebbe essere lo slogan della vetrofania da applicare sulle porte delle istituzioni più serie, a partire da quelle che si definiscono educative. Non è più il tempo dei giullari che avevano il compito di distrarre il popolo, al contrario l’umorismo è un generatore di consapevolezza per difendersi dalle manipolazioni. Per mettere in crisi il potere. Ridere è anche un bisogno sociale che produce benefici alla salute, facilita le relazioni, la socializzazione, il ridimensionamento dei conflitti inutili. Immaginate di proporre un nuovo indicatore di benessere e sviluppo: il PIR (Prodotto Interno di Risate), dove una convivenza serena e un approccio ottimistico generino creatività e futuro. Queste pagine offrono esperienze e metodologie per sdoganare il ridere e promuoverlo dalla categoria del frivolo all’olimpo della serietà. In un’epoca in cui a qualcuno può sembrare che ci sia poco da ridere, la decisione più seria da prendere è: investire sui giovani e sul ridere.
Nella prima parte: La polarità antropologica individuo-comunità, che raccoglie i contributi dei professori Belardinelli, Botturi e Lanza, abbiamo voluto presentare una riflessione articolata a più voci sulla polarità antropologica individuo-comunità. Il tema delle polarità antropologiche, che si rifà al pensiero del teologo svizzero Hans Urs von Balthasar.
Nella seconda parte - riflessioni sul buon governo. In essa si raccolgono sei contributi provenienti da diversi ambiti disciplinari: il diritto, la filosofia politica, la sociologia, la psicologia e l'economia. Gli autori non affrontano, come nella prima parte, un tema comune, ma sviluppano i loro argomenti a partire dal proprio ambito disciplinare e secondo accenti diversi.
La lucha de la Iglesia contra la corrupción, el crimen organizado y las mafias, explicada detenidamente por un cardenal experto.
"El cardenal Turkson explora los diferentes paisajes en los que nace y se insinúa la corrupción, desde la espiritualidad del hombre hasta sus construcciones sociales, culturales, políticas y hasta criminales, refiriendo estos aspectos también a lo que más nos interpela: la identidad y el camino de la Iglesia". Del prefacio del Papa Francisco.
La nullita' del proprio matrimonio e il consenso matrimoniale.
Il libro affronta il tema privilegiato dell'umano e della bioetica. Un libro di estrema attualita'.
E' un testo che a partire dalle questioni di diritto, dell'economia e della biologia si domanda chi e' l'uomo.