Carmine Di Sante ci consegna pagine nelle quali si confronta e lotta con i grandi temi biblici del peccato e del castigo, della colpa e della pena, della legge e della grazia, della croce e del perdono. In dialogo con la contemporaneità, li sottopone a uno scavo re-interpretativo che ne fa rilucere la bellezza, la forza liberatrice e l'appello persuasivo. Per i diseredati e gli oppressi del mondo, che attendono i tempi messianici della fine delle violenze e delle guerre. Per i responsabili dei popoli e delle istituzioni, chiamati a promuovere ordinamenti che difendano e garantiscano la giustizia. Per i lettori del testo sacro, credenti e non credenti, perché non ne fraintendano il linguaggio, che parla a tutti ed è rispettoso della decisione di tutti. Il filo conduttore del libro è l'alleanza: alleanza è Dio che crea l'uomo libero e si consegna alla sua libertà; ed è l'uomo che dice sì a Dio pur potendo dirgli di no. È l'istante in cui l'essere fiorisce dal dover essere, l'ontologia sgorga dall'etica e il distopico cede il passo all'utopico. È Gesù di Nazaret sulla croce che, privo di potere, fa esplodere la potenza dell'amore suo e del Padre, rinnovando per sempre l'alleanza tra Dio e l'uomo.
Questo libro dedicato al perdono si prefigge un triplice scopo. Innanzitutto ritrovarne il senso originario, attingendo alle Scritture ebraico-cristiane. Ricostruire poi le molteplici forme rituali nelle quali la chiesa ha celebrato il perdono biblico. Proporre infine una nuova semantica del perdono cristiano, alla luce del racconto biblico e dell'evento cristologico. Al termine di questo percorso, il sacramento della confessione risulterà ripensato nel suo senso teologico e antropologico più autentico.
Il "Dialogo della Divina Provvidenza" è uno dei capolavori della letteratura mistica. È il frutto dei colloqui che santa Caterina aveva con l'Eterno Padre durante le sue estasi. Nonostante fosse illetterata, anzi analfabeta, dettò il Dialogo ai suoi discepoli. Molteplici sono i temi trattati: il peccato, i vizi e le virtù, il desiderio e l'amore, la discrezione e la misericordia, la preghiera, la meditazione interiore e la ricerca della verità. Centrali e appassionanti sono le pagine dedicate alla misericordia del Padre che si manifesta nell'incarnazione di Gesù Cristo, il quale è chiamato da Caterina «ponte» tra Dio e l'umanità intera. Caterina da Siena è stata proclamata da papa Paolo VI «Dottore della Chiesa» proprio in ragione del Dialogo. Presentazione di Raimondo Spiazzi.
IL VOLUME RACCOGLIE, OLTRE AD ALCUNI STUDI, LA TESTIMONIANZA DI VITA DI PERSONE SANTE, RAPPRESENTATIVE DEI DIVERSI CONTINENTI, PAESI, LINGUE, STATO ECCLESIALE, EPOCHE, NELLE QUALI L EUCARISTIA HA AVUTO UN RUOLO PRIMARIO. Culmine dell'iniziazione cris tiana, la cena del signore e`il sacramento in cui tutta la vita della chiesa confluisce e si compie. Ugualmente da essa scaturisce come da sorgente la santita e la ricchezza della sua testimonianza e operosita. Raggiungere la perfezione cristiana, ossia la santita, non e`impresa che si possa realizzare con le sole forze umane. E`necessario l'intervento di dio, tanto piu`se si considera che cristo e`il vero autore della santita. La congregazione delle cause dei santi in preparazione al congresso eucaristico internazionale del grande giubileo del 2000 organizzato un simposio su eucaristia, santita e santificazione". Studiosi qualificati hanno esaminato la teologia, la spiritualita e la storia dell'eucarist ia dalle piu`diverse angolature e aspetti. Ma, soprattutto, h stato chiesto ai postulatori delle cause dei santi di presentare modelli di spiritualita, la cui esistenza si e`concentrata in modo speciale attorno al signore gesu, presente fra noi sotto le specie eucaristiche. Il volume raccogli e, oltre ad alcuni studi, la testimonianza di vita di persone sante, rappresentative dei diversi continenti, paesi, lingue, stato ecclesiale, epoche, nelle quali l attaccamento e l amore a gesu`cristo presente nell eucaristia ha avuto un ruolo primario. Persone che hanno manifestato in modo estremamente chiaro quanto era reale per loro vivere per quel signore gesu`che avevano ricevuto in forma di cibo eucaristico. Per essi la comunio ne con cristo nell eucaristia non e`limitata ad un rapporto puramente o intimistico, ma, in realta, conduce a quella oblativita verso dio e verso i flativita verso dio e verso i fratelli, che e` nell intenzione e nel dono di se stesso che gesu`attua nell ultima cena."
FRUTTO DEL III SIMPOSIO TEOLOGICO INTERNAZIONALE DEL MARZO 97, METTE IN LUCE ALCUNI DEI MILLE FERMENTI DI RINNOVAMENTO VCERIFICATISI NELLA CHIESA DI QUESTI ANNI, PER CONFIGURARE L ATTIVITA TEOLOGICA DELL IMMEDIATO FUTURO.