Il culto fallico, cioè il culto della forza primordiale da cui deriva la vita, affonda nella notte dei tempi ed è diffuso in tutto il Mediterraneo, ma il genere letterario è tipicamente latino. Esso imponeva l'anonimato e i Carmina di questa raccolta sono anonimi, ma sappiamo che grandi poeti latini come Catullo, Ovidio, Tibullo composero dei Priapea. I temi sono la potenza e l'irrazionalità dell'impulso sessuale, sconce punizioni toccate ai malfattori, beffe a sfondo osceno, maledizioni, ritratti satirici e anche indovinelli, sempre con l'uso dei termini più diretti e crudi. Testo latino a fronte.
La "Lettera di Aristea", scritta in greco da un ebreo di Alessandria d'Egitto, è il racconto immaginario dell'iniziativa del re Tolomeo Filadelfo di tradurre in greco la Bibbia per arricchire il prezioso patrimonio della biblioteca di Alessandria. Sotto la guida del sommo sacerdote Eleazar sei sapienti per tribù del popolo d'Israele, conoscitori delle Scritture e della cultura greca, vengono scelti come traduttori e inviati ad Alessandria; qui partecipano a banchetti organizzati in loro onore secondo gli usi ebraici, durante i quali hanno luogo lunghi colloqui con il re e la sua corte. La traduzione verrà letta pubblicamente e per tutto il popolo avrà un valore quasi sacrale. Testo greco a fronte.