Questo volume, a cura dell’Ufficio Catechistico di Bergamo, si propone di far comprendere l’importanza del rito del battesimo e spiegarne la struttura. Scritto in uno stile divulgativo e con un linguaggio accessibile a tutti, il libro si rivolge principalmente a genitori e padrini che vogliono approfondire il sacramento e ai sacerdoti che hanno necessità di uno strumento che li aiuti nel loro compito. Il volumetto si snoda – secondo il rito – in sei capitoli: riti di accoglienza; liturgia della parola; liturgia del sacramento; il battesimo; riti esplicativi; riti conclusivi e comprende anche una presentazione e un’introduzione.
La scienza o la sapienza dei santi era l'espressione di cui ci si serviva, nel XVII secolo, per designare ciò che si definiva anche, indifferentemente, la scienza mistica. Tanto basta per capire che i "santi" di cui sarà questione in questo libro non sono gli eroi dell'agiografia tradizionale, ma quelli che noi oggi chiameremmo i contemplativi. Va detto inoltre che ciò che viene alla luce in questa ricerca, non sono i contorni generali di un'esperienza, ma le strutture elementari di un discorso. Non si tratterà, in altri termini, di descrivere quel che i mistici sentivano, e nemmeno, a propriamente parlare, quel che pensavano, ma il modo in cui essi pensavano, la maniera in cui articolavano il loro pensiero. Si tratterà, in una parola, di situarsi nel punto preciso in cui un pensiero si converte in linguaggio. Si segnala infine all'attenzione del lettore che il presente saggio è circoscritto alla spiritualità francese del Seicento. Questa restrizione non corrisponde tanto a naturali limitazioni di competenza, quanto piuttosto alla ferma convinzione che il misticismo, o più esattamente i misticismi, siano in primo luogo manifestazioni storicamente determinate (e differenziate) di società e di culture diverse.
L’opera "richiama l’attenzione su un compito essenziale della missione della Chiesa. Rimette in luce la dignità liturgica e richiama il significato che lo spazio liturgico riveste in vista della sua realizzazione" (dalla Prefazione).
Nella millenaria storia della Chiesa, l’architettura degli edifici di culto si è costantemente rinnovata per rispondere alle esigenze del tempo. Nel corso dell’ultimo scorcio di secolo, la progettazione delle chiese sembra viceversa aver faticato a recepire la riscoperta della simbologia e del rito cristiano messa in atto con la riforma liturgica del Vaticano II, e la conseguente necessità di una diversa distribuzione dello spazio celebrativo.
Il volume non intende avere un approccio teoretico o manualistico, né proporsi come proposta specifica di una particolare "spiritualità" o "movimento", ma piuttosto inventare e sperimentare nuove soluzioni architettoniche in attuazione del concilio per la Chiesa universale.
Note sugli autori
Maurizio Bergamo (Venezia 1942) si laurea in architettura nel 1969 presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dove svolge attività didattica e di ricerca. Ha uno studio professionale a Venezia. Si interessa in modo particolare dell’architettura degli spazi ecclesiali, studiati in riferimento alla riforma liturgica conciliare e alle esigenze di evangelizzazione della Chiesa contemporanea: molte le sue realizzazioni e ristrutturazioni in questo campo.
Mattia Del Prete (Massafra - TA 1948) si laurea presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Roma nel 1974. Nel 1976 viene chiamato a collaborare con Francisco Arguello Wirts, con il quale svolge una vasta attività di progettazione tesa alla ricerca di una nuova estetica degli spazi ecclesiali come servizio all’evangelizzazione dopo il Vaticano II, attraverso l’esperienza del Cammino Neocatecumenale. Le sue numerose realizzazioni e ristrutturazioni seguono i criteri di una nuova estetica postconciliare.
Una rilettura dei tre dimensionali del tempo (visione, memoria, attesa) che Agostino pone in evidenza nelle sue Confessioni. Sulle tracce di una ontologia trinitaria della temporalità, quale possibilità di un ripensamento teologico del tempo in chiave trinitaria, muovendo da un piano relazionale in cui può darsi l'apertura e l'incontro dell'umano e del divino.
Nella spiritualità del XVII secolo si videro apparire strani e complicati modelli che si proponevano di descrivere le diverse componenti in cui si poteva dividere l'anima umana. Queste «anatomie dell'anima» dovevano aiutare a decifrare un continente ignoto: l'«interieur», lo spazio dell'interiorità. Nulla di spontaneo e immediato nella relazione dell'uomo con la sfera della propria interiorità: la relazione, infatti, è regolata e governata da diversi dispositivi e modelli che segnano l'intera storia della cultura europea, da Aristotele ad Agostino, da Tommaso d'Aquino a Meister Eckhart. Di questa storia, il capitolo del seicento francese è certamente uno dei più interessanti, che l'autore si impegna a riportare alla luce perché anche oggi possa ispirare l'esperienza e la riflessione.
Si è se stessi o si diventa se stessi? Quando si è se stessi e quando ci si riduce a maschera o, addirittura, ci si perde? La Rivelazione trinitaria getta una luce sull’individualità umana, aiuta a coglierne i dinamismi e indica orizzonti di senso che rispondono all’attuale «urgenza di un vigoroso e comune sforzo di comprensione e di una rinnovata autocoscienza della soggettività umana nel suo schiudersi costitutivo nella e alla relazione» (dalla prefazione di Vincenzo Di Pilato). In dialogo con la filosofa Maria Zambrano e i teologi Giuseppe Maria Zanghí e Joseph Ratzinger, in queste pagine si cerca di articolare la ritmica di un’antropologia radicata nell’evento pasquale quale fulcro rivelatore del Dio Uni-Trino. Emerge così l’essere differente di ciascuna persona come individuo, ma allo stesso tempo si coglie che l’identità scaturisce da una reciprocità che ha la sua sorgente nell’amore reciprocante del Dio Uni-Trino il quale, nel ritmo del dono, fa ciascuno più se stesso. «Si tratta di un esercizio di pensiero che riesce brillantemente a comunicare l’evento che fenomenologicamente descrive e – direi – kerigmaticamente in forma dialogica e argomentata attesta. Stile di una teologia che è pensante e testimoniale a un tempo, essa stessa, dunque, per sé e in sé capace di coniugare con efficacia la dimensione teor-etica, quella esperienziale e quella evangelizzatrice» (dalla postfazione di Piero Coda).
Irene di Bisanzio, unica donna ad assumere il titolo imperiale maschile, è conosciuta soprattutto per aver sconfitto l'iconoclastia, riportando la Chiesa d'Oriente in comunione con tutte le altre. Per questa ragione venne proclamata Santa e ricordata come colei che salvò l'unità del mondo cristiano. Forse non tutti sanno però che Irene fu anche e principalmente una donna di governo e di guerra, che non esitò a uccidere il figlio e altri nemici politici per perseguire quello che riteneva essere il bene dell'Impero. Una donna di potere e di fede che può essere compresa a fondo solo prescindendo dalla mentalità moderna e cercando di interpretare lucidamente una società estinta, quale quella bizantina. Nicola Bergamo, dottorando presso l'EHESS di Parigi, racconta in questo libro la vita di un'imperatrice, Santa e madre figlicida.
Un percorso formativo per ministranti, in sette momenti di incontro da distribuire nel corso dell'anno liturgico. "Wake up!" significa: "Sveglia!". Partiamo dall'entusiasmo dello Spirito Santo in noi, che ci spinge a uscire dalle pigrizie, dagli schemi fissi, dalle lentezze per amare. Così il servizio dei ministranti avrà radici profonde e sarà l'espressione di una vita piena e bella, dedicata a diffondere nel mondo la "musica" dello Spirito che dona gioia! Ogni tappa offre una riflessione, un'esperienza concreta di altri ministranti, un'attività per riflettere o approfondire il servizio, un'azione concreta da realizzare per "svegliare il mondo" in noi e attorno a noi. Completa il sussidio una scheda per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
Un percorso formativo per ministranti, in sette momenti di incontro da distribuire nel corso dell’anno liturgico.
L’itinerario percorre le Beatitudini, una per momento, e guida i ragazzi a considerare la vita come un sentiero di montagna, lungo il quale, pur non mancando la fatica, ci sono la gioia dell’incontro, il gusto della purezza, la libertà di muoversi verso il bene.
Perché essere ministranti vuol dire essere cristiani attivi, che hanno deciso di puntare ad una vita ad alta quota!
I ragazzi sono accompagnati dalle figure di Francesco d’Assisi, Massimiliano Kolbe, i seminaristi del Burundi martiri della fratellanza, Santa Scorese, Giovanni Battista Scalabrini, Domenico Savio e Charles de Foucauld. Completa il sussidio una scheda per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
Questo manuale è stato scritto quale aiuto e punto di riferimento per avviare e accompagnare quanti desiderano accogliere la sfida di nutrire il mondo scientifico con un proprio contributo personale originale scritto. Dopo una breve introduzione sull'universo della conoscenza, della comunicazione e dello studio, si esamineranno i criteri che determinano la scelta del tema del lavoro scientifico, la raccolta del materiale di studio, lo studio delle fonti, la composizione delle schede bibliografiche e di contenuto, lo svolgimento del tema, l'inserimento delle citazioni, la compilazione delle note, la revisione del testo, la stesura dell'introduzione e della conclusione, la bibliografia e l'indice.
Descrizione dell'opera
Non esiste parrocchia senza almeno un ministrante, ma raramente al gruppo ministranti viene offerto un percorso formativo che vada molto oltre l'intento 'funzionale' di insegnare a ben preparare le celebrazioni liturgiche. Il sussidio risponde a questa esigenza.
L'esperienza del gruppo ministranti, di cui fanno parte ragazzi, adolescenti e giovani, è infatti una vera e propria esperienza educativa, ricca di significato e coinvolgente. Si avverte oggi sempre più l'esigenza di accompagnare questi ragazzi verso una crescita sempre più profonda nel rapporto con Dio e l'appartenenza alla comunità cristiana. Ma come formare un gruppo ministranti? Come alimentare una spiritualità liturgica? Come educare allo spirito del servizio?
Alla luce di tante esperienze già in atto e di alcuni testi del magistero, l'autore offre una serie di percorsi aperti e flessibili ai sacerdoti, animatori, catechisti e ragazzi che hanno a cuore la formazione dei ministranti, che vivono o desiderano vivere con entusiasmo l'esperienza del servizio liturgico.
Sommario
Introduzione. I. Un itinerario formativo per i ministranti? II. Un possibile metodo per la formazione e l'animazione del gruppo ministranti. III. Il gruppo ministranti: esperienza formativa. IV. L'accompagnamento del gruppo ministranti. APPENDICE. Opportunità e rischi dei social network per la pastorale dei ministranti. Breve antologia di testi riguardanti i ministranti. Rassegna bibliografica.
Note sull'autore
ANTONIO BERGAMO, presbitero dell'arcidiocesi di Lecce, collabora con il Centro Diocesano Vocazioni ed è responsabile del sito internet http://www.ministrantiok.com. È autore di diversi sussidi per i ministranti editi presso Effatà Editrice: Nel raggio della Stella (2009), Sempre in via (2009), Libera la Gioia (2010), Accendi il Dono (2011).