Un progetto che nasce da una ricerca puntuale sulle preghiere a Maria che, dai primi secoli fino ai giorni nostri, hanno accompagnato la fede del popolo cristiano. Un lavoro che ha le radici nella tradizionale devozione mariana. Da questo è nato il progetto di una pubblicazione fatta di testi e immagini tutte tratte dalla iconografia che nei secoli si è sviluppata sulla Madre di Dio. La pubblicazione sarà preceduta dall'autorevole introduzione di Sua Eminenza Reverendissima Il Cardinale Angelo Comastri. Un contributo sulla forza della preghiera mariana come si è sviluppata nel grande alveo della storia della Chiesa. Lo scopo è incrementare la devozione a Maria, particolarmente urgente in questo momento storico, avvicinando così il popolo ad una devozione semplice ma decisiva per l'esistenza. 60 preghiere mariane affiancate da dipinti, affreschi e sculture dedicati alla Madonna. Se credessimo nell’efficacia della preghiera, tanto tempo lo passeremmo in ginocchio. E il mondo cambierebbe direzione!
La Regola dell'Ordine monastico-cavalleresco del Templari e il trattato De laude novae militiae scritto in suo favore da San Bernardo di Clairvaux, santo e dottore della Chiesa.
Bernardo pone al centro della vita cristiana l'esperienza di Dio amore. Ne "L'amore di Dio" egli ci presenta Dio come un Padre che ci ama come figli nel Figlio, che vive e parla nel nostro cuore, che ne diviene il tempio vivo, e chiede la risposta del nostro amore, della nostra fiducia, del nostro abbandono, della nostra preghiera, del nostro dono ai fratelli. Ne "I gradi dell'umiltà e della superbia" Bernardo indica l'umiltà come un camminare sulla via di Cristo, Verbo di Dio e immagine perfetta del Padre, che nella sua Incarnazione si è presentato come l'Umiltà stessa. L'"imitazione" di Cristo rimarrà, d'ora in poi, il centro focale di ogni autentica spiritualità cristiana.
Con questo piccolo volume, l'autore ripercorre le tappe principali della storia della Serva di Dio Suor Maria Cira Destro e del suo amore appassionato per Cristo Crocifisso e per i bisognosi.
Una breve antologia di preghiere con testi provenienti da varie tradizioni religiose e da varie epoche. Un breve percorso, un semplice invito alla preghiera, senza altra pretesa se non quella di accompagnare il lettore per la durata di un mese con 31 testi, uno per ogni giorno, nella speranza che lo incuriosiscano e lo portino a proseguire il cammino.
Il nobile tedesco Bernardo (1428-1458), inizialmente avviato alla carriera militare, più interessato alla pace che alle armi, decide di intraprendere la carriera diplomatica, distinguendosi in varie importanti trattative in tutta Europa e venendo scelto dall'imperatore in persona come suo rappresentante. Partito alla volta di Roma, dove lo attende il Papa, fa tappa a Genova dove è scoppiata la peste: prodigandosi per soccorrere gli appestati, Bernardo è contagiato a sua volta. I suoi cavalieri cercano di portarlo a Torino, ma il corteo deve fermarsi a Moncalieri, per le condizioni disperate di Bernardo che sceglie di passare le ultime ore della sua vita presso i frati minori conventuali. Dopo aver ricevuto gli ultimi Sacramenti, Bernardo muore il 15 luglio 1458.
Bruno (1030-1101) era direttore della scuola cattedrale, quando matura nel cuore la vocazione alla vita monastica, distribuisce i suoi beni ai poveri e si reca nell'abbazia di Molesme in Francia. In seguito, con alcuni compagni, fonda il primo monastero del nuovo ordine certosino. Alcuni anni dopo è chiamato dal Papa a Roma come suo consigliere. All'età di 60 anni si trasferisce in terra calabra dove fonda l'eremo di Santa Maria e il monastero di Santo Stefano.
Gerolamo è una strana creatura, un ragazzo di venticinque anni che vive in una città di mare, abita da solo, mangia spesso dalla zia. Ha qualche amico e nessun lavoro, esce di sera e di notte, dorme la mattina. Aspetta, ma non si sa bene cosa. Lo agita un desiderio quasi violento di diventare adulto e al tempo stesso porta dentro di sé un Gerolamo precedente, bambino e adolescente, che non lo vuole abbandonare. Eppure nella sua attesa, nell'immobilità, nell'indecisione sospesa tra dubbi e inesperienza, nella paura costante di perdersi, Gerolamo è travolto dall'intensità e dalla meraviglia di quanto gli accade. Ha un amico che sta molto male, un altro che finalmente si è innamorato, un pappagallo da accudire per qualche giorno, la ragazza del piano di sopra sul punto di partorire. Fuma molte sigarette, beve volentieri, ma soprattutto Gero spera che giunga un momento in cui le cose cambino, in cui per lui e per tutti quelli intorno a lui arrivi il «punto di rottura», un bagliore di chiarezza che squarcia le nubi piene di pioggia, la realtà finalmente tirata a lucido, la vita che si mette a scorrere nella direzione giusta. Alla sua seconda opera Bernardo Zannoni racconta il mondo degli umani con la fantasia e la profondità emotiva con cui aveva narrato la società degli animali ne "I miei stupidi intenti". Scrive un romanzo che ha i tempi scomposti e incoerenti della giovinezza, lo sguardo in cui si fondono dolcezza e crudeltà di chi ha fame di vita, la comicità e l'assurdo delle menti che si avviluppano su se stesse. Dalle sue incursioni appassionate, fiabesche, avventurose, scaturisce un disegno di sorprendente realismo, un ritratto pieno di curiosità e di premura, al tempo stesso divertito e sgomento di fronte a quegli strani esseri che compongono il genere umano.
«Il fatto [...] che Insight e Method in Theology hanno significato per Lonergan lo sviluppo di un unico pensiero, in un percorso unitario, impone che in una traduzione critica di Method in Theology si tenga conto di scelte interpretative già messe in atto nella traduzione di Insight, avendo presente un lessico comune per la traduzione di termini fondamentali: cosa che abbiamo fatto nel preparare la presente traduzione, dopo la pubblicazione della traduzione critica di Insight. [Inoltre,] non può essere ignorato o sottovalutato il fatto che nel 2017 è uscita l'edizione critica del testo originale di Method in Theology, edita da R.M. Doran e J.D. Dadosky, come volume n. 14 [di] 'Collected Works of Bernard Lonergan' (CWL), pubblicata dalla Toronto University Press sotto la direzione di F.E. Crowe e R.M. Doran. È questo, ora, il punto di riferimento per una traduzione di Method in Theology. [...] L'edizione del 2017 contiene [...] ulteriori correzioni editoriali al testo originario, numerosissime note editoriali esplicative e due Appendici [di Lonergan]. [... Noi abbiamo tradotto tutto quello che] fa parte dell'edizione critica di Method in Theology del 2017 [;...] abbiamo riportato anche le note editoriali e i commenti alle note di Lonergan fatti dal Prof. Sala [...], 2001 [; abbiamo fatto un nuovo apparato critico italiano.]» (da "Prefazione dei Curatori" della nuova traduzione, Metodo in teologia).
I problemi legati all'estetica non erano mai stati al centro degli interessi filosofici di Bolzano fino agli anni Quaranta dell'Ottocento, quando vide la luce Sul concetto di bello, l'inizio di una serie di scritti che rimase incompiuta. In questo saggio l'autore definisce l'estetica come una teoria del bello: il suo primo compito è quello di indagare questo concetto, per distinguerlo da tutti quegli oggetti che hanno qualche affinità con esso - ma che con esso non vanno confusi - e per indicare con precisione quali siano le proprietà di un oggetto bello e le sue tipologie che non si limitano al bello artistico. Attraverso un'analisi rigorosa, in continuo confronto con i massimi pensatori antichi e del suo tempo - da Platone e Aristotele a Kant e Hegel -, queste pagine ci presentano un Bolzano inedito, che dà prova di chiarezza concettuale. «La successione di pensieri cui ci abbandoniamo alla vista di un oggetto bello, nella misura in cui vogliamo godere appunto soltanto della sua bellezza, scorre velocemente davanti alla nostra anima con una tale facilità e rapidità che generalmente non siamo in grado di elevarla a chiara coscienza». Bernard Bolzano.
Quale è stato il contributo dell'Italia alla costruzione dell'Europa nella crisi degli anni Settanta del Novecento? Quale ruolo ha giocato nella realizzazione della Politica agricola comunitaria e quale importanza questa ha avuto nel processo dell'integrazione europea? Frutto di ricerche su fonti inedite, il volume rilegge l'articolato operato di Giovanni Marcora, ministro dell'Agricoltura dal 1974 al 1980, in una prospettiva nazionale ed europea, mettendo in luce implicazioni, significati e conseguenze delle politiche agricole decise a Bruxelles. Dalle nuove interdipendenze economiche alla competizione-collaborazione tra i paesi europei, all'affermarsi di una nuova fase della globalizzazione commerciale e finanziaria durante la stagione del terrorismo, emerge un quadro sfaccettato, tra crisi sistemica e nuova stabilizzazione. Una riflessione storica sull'Europa in un tornante decisivo della storia italiana, attraversata, da un lato, da nazionalismi «sovranisti»; dall'altro, da nuovi importanti impulsi verso l'integrazione.