Dopo aver trattato il Padre nella Bibbia, intendiamo proporre un aspetto collaterale - anche se, in qualche modo, inedito - come quello della Madre nella Bibbia un tema complesso e intrigante, ma anche interessante, come pure - riteniamo - attuale. Perché? La progressiva emancipazione della donna in epoca moderna, con il processo delle pari apportunità e pari diritti, ha interessato non solo la società civile, ma anche la sfera religiosa e la stessa Chiesa cattolica. È quindi utile affrontare, all'interno della rivelazione biblica, il problema femminile, in genere, e specificamente quello materno, oggi, tra l'altro, investito da temi gender che ne mettono in discussione la sua essenza.
La denominazione tipicamente cristiana di Dio come Padre nella Bibbia presenta un cammino lungo e articolato, che -come sempre- parte dalla semplice concezione della paternità terrena e famigliare, per poi dispiegarsi in un ampio ventaglio, che, dalla società umana, s'innalza fino al divino.
Il libro di P. Boschi completa una sua precedente opera, Il nome nella Bibbia, estendendo il tema fra i due Testamenti e mostrando l'importanza fondamentale per ogni uomo.
Si vuole individuare nella Bibbia la portata del valore del nome, cioè che cosa implica nel testo sacro il significato e la portata della denominazione data alle realtà umane, da parte dall'uomo, e, in qualche modo, da dio stesso.
Il Monumentale di Milano è un museo a cielo aperto che da un secolo e mezzo custodisce una strabiliante raccolta di capolavori realizzati dai principali artisti italiani tra la metà dell'Ottocento e i giorni nostri. A 150 anni dalla sua inaugurazione, il volume ripercorre le vicende di uno dei luoghi più suggestivi della città di Milano. Con un documentato apparato iconografico e i ricchi contributi di alcuni fra i maggiori studiosi dell'argomento, finalmente un libro illustrato dedicato a questo simbolo della memoria e della sperimentazione, sia artistica che tecnica, in dialogo costante con il suo contesto culturale e sociale. Dalla costruzione del primo Recinto Maciachini all'opera MU 14I-La vita infinita del maestro giapponese Kengiro Azuma: una metafora, come il luogo che la ospita, di tutti gli opposti, un simbolo del desiderio di risposte all'insondabile, un tentativo di rendere eterna l'umanità.
Amici del Monumentale di Milano è un'associazione senza fini di lucro nata nel 2013. Ha lo scopo di tutelare, conservare e valorizzare i beni architettonici e artistici del prestigioso Cimitero, in collaborazione con le istituzioni. Si occupa di censire, documentare e promuovere quell'immenso patrimonio storico-culturale per salvaguardarne il valore di testimonianza e di memoria. Nel 2013, insieme alla Fonderia Artistica Battaglia e all'Accademia di Bel le Arti di Brera, ha progettato e promosso il Laboratorio di restauro interno al Cimitero, per permettere ai cittadini di osservare il lavoro di recupero di importanti opere di bronzo e lapidee. Nel 2015 l'associazione ha collaborato alla donazione di "MU-141 La vita infinita", un'imponente scultura in bronzo generosamente offerta alla città di Milano dal Maestro Kengiro Azuma e da Battaglia. Ha inoltre realizzato i restauri dell'acce puer sulla tomba di Medardo Rosso e del monumento di Nicostrato Castellini, prima opera posizionata nel 1867 nell'illustre Recinto Maciachini. Per le sue attività, l'associazione Amici del Monumentale di Milano si avvale di un Comitato di Garanti e di un Comitato Scientifico. È membro di ASCE, Association of Significant Cemeteries in Europe, e di FIDAM, Federazione Italiana delle Associazioni degli Amici dei Musei. Presidente Onorario è il Professor Marco Vitale.
Il nostro intento è di valorizzare il Messianismo con Messia, e non un generico Messianismo, più o meno senza Messia, come si è talvolta presentato, che implica una "salvezza in genere", presente o futura, certamente presente e determinante nella Bibbia, ma che non designa il carattere messianico in qualche modo personale, e, per noi cristiani, cristologico del testo sacro.
Christopher e Marion si amano ma, dopo due divorzi dolorosi, non hanno il coraggio di fare di nuovo il grande passo. Finché lui si imbatte in un brano di Kahlil Gibran sull'amore; lo stesso che, scopre, sta leggendo anche lei. Un evento così straordinario li convince a superare le paure e a sposarsi. A quanti è capitato di trovare improvvisamente la soluzione a un problema, di imbattersi nell'amico appena nominato, o di fare un incontro decisivo proprio nel momento in cui serviva? Non c'entra la fortuna e neppure il caso: secondo lo psichiatra Bernard Beitman, uno dei maggiori studiosi di coincidenze, siamo noi ad attivarle, attingendo a risorse mentali che neppure immaginiamo d'avere. Le sincronicità perfette sono lo strumento che connette le nostre esigenze profonde con il mondo esterno: come una sorta di GPS umano, ci inducono magari a sbagliare strada per portarci esattamente dove troveremo la risposta ai nostri dubbi o la risorsa che ci mancava. Analizzando i risultati di un'esaustiva ricerca e numerose testimonianze, in questo libro Beitman illustra la sua tesi innovativa e dimostra quali sono i fattori situazionali che favoriscono le coincidenze. E soprattutto ci spiega quando seguirle e quando diffidarne, come renderle più frequenti e come potenziarle, perché se impariamo a leggere il loro messaggio, diventeranno un radar potente per orientarci nella complessità del mondo e trovare con sicurezza la nostra direzione.
Il presente volume offre una panoramica sugli studi riguardanti la tradizione sinaitica della Bibbia e una analisi dei testi biblici che ne trattano, in relazione alle culture coeve.
Siamo immersi nell'epoca della comunicazione delle parole e delle immagini attraverso canali mediatici d'ogni genere, dalla radio alla televisione, e inoltre da Internet nelle varie forme. Tutto questo porta ad un'informazione tempestiva e puntuale, che, accanto a vantaggi indubbi, determina anche smarrimenti, che da una mancata assimilazione cosciente porta non raramente a superficialità e manipolazioni. Si pone allora la necessità delle priorità, dell'essenzialità e della validità dei contenuti, che vengono proposti e divulgati. E questo vale soprattutto per la Bibbia, Parola di Dio. È quindi utile e necessario ricomporre il senso delle parole, nel loro contenuto reale e immediato e poi simbolico, nelle varie accezioni. In tal senso abbiamo pensato di riferire direttamente le parole stesse della Sacra Scrittura, nel loro "cammino" semantico e teologico, piuttosto che ricorrere a disquisizioni, spesso astratte e non aderenti al contesto reale, nel lungo e sublime percorso della rivelazione biblica. La Bibbia allora - come parola o scritto di Dio che cosa propone?
Vari sono i modi per considerare il mistero del cuore di Cristo: il culto, la devozione, la spiritualità, se intendiamo con questa parola i frutti della contemplazione della scena del costato trafitto.
Tale contemplazione possiede un valore altrettanto perenne quanto il Vangelo stesso. Mentre, infatti, la devozione al Sacro Cuore, sotto l’impulso di santa Margherita Maria, ha conosciuto una fioritura eccezionale per poi essere oggetto di un’improvvisa disaffezione, rimane sempre valido e fruttuoso accostarsi a Cristo tramite il suo cuore aperto.
Secondo l’enciclica Haurietis aquas tre sono gli aspetti principali che possiamo riconoscere nel cuore di Cristo: l’immagine del Verbo incarnato, il testimone della redenzione e il simbolo dell’amore. Percorrendo questa triplice valenza del mistero del Sacro Cuore, l’autore ritrova le principali tappe della contemplazione cristiana che si dispiega incessantemente da venti secoli, invitandoci anche oggi a riscoprire le «insondabili ricchezze del Cristo».
Charles André Bernard è nato a Berck- sur-Mer (Francia) nel 1923 ed è morto a Roma nel 2001. Dopo aver compiuto il corso di studi nella Compagnia di Gesù e aver conseguito il dottorato
in filosofia e quello in teologia, per molti anni ha insegnato all’Università Gregoriana. Professore di teologia, ha dedicato le sue forze allo studio
e all’insegnamento della spiritualità, esplorando tutti i campi di ricerca che consentono di comprendere meglio la vita e l’esperienza spirituale. Figura, pensiero e insegnamento di P. Bernard sono ora oggetto di studio e di ricerca; per sostenere tale finalità
è nata a Roma nel 2002 l’Associazione Amici di Padre Bernard (www. amicidipadrebernard.org). Tra le sue opere pubblicate dalle Edizioni San Paolo: Il Dio dei mistici, I-III (1996- 2004); San Paolo mistico e apostolo (2004); Teologia affettiva (2004); Teologia spirituale (2004); Teologia mistica (2005); Tutte le cose in Lui sono vita (2010).