Il tema della fine delle forme di gestione comunitaria delle risorse e della nascita dell'individualismo agrario costituisce uno dei nodi essenziali della storia economica e sociale europea. Questo processo fece nascere forme nuove di gestione dell'agricoltura, più moderne, e contemporaneamente rese disponibile in molte regioni europee la base demografica e materiale necessaria per la rivoluzione industriale. Marc Bloch, con la profondità e l'acume storico che gli sono consueti, traccia il quadro di queste vicende. Chi erano gli uomini che propugnavano l'individualismo e chi difendeva, invece, le antiche forme di comunità? Come si svolse questa lotta e come rimasero da essa segnate le terre rurali? Una ricerca insistita del legame tra vicenda umana e vicenda politica, applicata a un passaggio storico fondamentale, uno snodo centrale dell'evoluzione verso la nostra modernità.
Pubblicato nel 1924, I re taumaturghi è un'opera che per la vastità della ricerca ha segnato una tappa importante nel cammino della storiografia francese ed europea, conservando intatta ancora oggi la sua carica di vivacità e attualità. Tema del libro è una "gigantesca notizia falsa": il rito della guarigione dalle scrofole mediante il tocco delle mani da parte dei re cristiani di Francia e d'Inghilterra durante il Medioevo. Una storia di miracolo e credulità intrepidamente svelata da uno dei più grandi storici d'Europa, che ha voluto dimostrare, come afferma Jacques Le Goff nella Prefazione, "che il miracolo esiste a partire dal momento in cui ci si può credere, e tramonta e poi sparisce quando non ci si può più credere".
Agosto 1914. All'indomani della dichiarazione di guerra della Germania alla Francia, Marc Bloch lascia Parigi per raggiungere il fronte. Ufficiale di fanteria, condivide con i suoi compagni la dura quotidianità della vita di trincea, il caos degli scontri a fuoco con il nemico, la paura della morte sempre in agguato, il dolore per le tante perdite. Di quegli anni terribili, da cui uscirà con la consapevolezza del proprio mestiere di storico, ci darà nei "Ricordi di guerra 1914-1915" un resoconto appassionante e pervaso da una sobria umanità, scegliendo di raccontare solo ciò che ha visto e vissuto di persona e proprio per questo rendendo la sua una testimonianza generale. Questa esperienza individuale sarà in seguito ripensata da Bloch nelle "Riflessioni". Lo storico studia la guerra come "un immenso esperimento di psicologia sociale" e, partendo dagli stati d'animo collettivi che consentono ai pregiudizi di trasformare una cattiva percezione in leggenda, analizza la formazione e la diffusione delle false notizie che hanno circolato nelle trincee. Imbocca così una strada di ricerca che impronterà tutta la sua opera, costituendo una corrente d'indagine che darà vita a un feconda scuola di pensiero che è ancora oggi di grande attualità.
I nessi tra tecnica, economia, socialità e mentalità nel Medioevo: un grande libro di storia che esemplifica al meglio quali sono stati i nuovi temi di ricerca introdotti dalla Scuola delle "Annales". Dall'Indice del volume: Per una storia comparata delle società europee; Avvento e conquiste del mulino ad acqua; Il problema dell'oro nel Medioevo; I paesaggi agrari; Le "invenzioni" medievali; Come e perché finì la schiavitù antica. Nato a Lione nel 1886, Marc Bloch, uno dei più grandi storici del Novecento, si formò all'Ecole Normale Supérieure e completò gli studi in Germania.
Da quasi cinquant'anni l'"Apologia della storia" viene letta e riletta: scienza degli uomini nel tempo, comprensione del presente mediante il passato, e del passato mediante il presente - questo libro non è una filosofia della storia, ma il memento di un artigiano, che narra come e perché lavora lo storico, sino nell'umile e delicato dettaglio delle sue tecniche. Questa "edizione critica", in cui Étienne Bloch raccoglie (accanto alla redazione definitiva) gli schemi, i fogli di appunti e la prima redazione dell'opera, consente di rileggere l'Apologia nella sua forma integrale, di gustare l'opera nel momento in cui sta prendendo forma. Ma se, rileggendo Mare Bloch nell'originale, ci accorgessimo finalmente che questo libro di metodo è anche il prodotto di un rigoroso stile di pensiero e di scrittura? Il pensiero di Bloch è una fluente meditazione sulla realtà umana, sul tempo, sulla storia come conoscenza. Le pagine sul metodo critico, soprattutto, costituiscono un contributo importante a una logica del possibile che trova nella storia scienza dell'uomo, della vita e della terra - il suo banco di prova e che fa di quest'opera un classico di storia della scienza, una testimonianza fra le più significative della rivoluzione scientifica del xx secolo.