Com’è possibile che le Epistole di Paolo propongano un messaggio sociale egualitario e al contempo avallino la schiavitù, la subordinazione delle donne o la condanna dell’omosessualità? Marcus J. Borg e John Dominic Crossan rispondono a questa domanda riportando alla luce l’immagine radicale – oscurata ed eclissata nei secoli – dell’apostolo.
Una tra le figure più importanti delle origini del cristianesimo e autore chiave dell’esegesi protestante, l’apostolo Paolo resta controverso per molti credenti, la sua immagine positiva e respingente a un tempo. Marcus J. Borg e John Dominic Crossan ne spiegano l’apparente contraddittorietà sulla base di accreditati studi storico-biblici, mostrando come le ultime lettere dell’apostolo furono create dalla chiesa primitiva per smorzarne l’etica egualitaria.
Oltre il «Paolo conservatore» delle epistole controverse e quello «reazionario» delle lettere riconosciute come posteriori alla sua morte, riemerge così il «Paolo radicale» dei testi autentici, addomesticato teologicamente per conformarlo alle norme della società imperiale romana.
Che fine fanno i personaggi e i luoghi della letteratura per ragazzi sotto la lente dello scienziato? Quelle che siamo abituati a liquidare come semplici storielle per bambini nascondono in realtà idee, racconti, suggestioni di scienza e tecnologia. Dopo la "Grammatica della fantasia" di Gianni Rodari, qui è la storia della scienza a svolgersi come un gomitolo nelle fiabe di Perrault, dei fratelli Grimm e di Andersen: fra i trucchi e i sortilegi dell'apprendista stregone e gli alambicchi di uno scienziato pazzo, la fantasia lascia il passo alla fantascienza e infine alla scienza cruda. Principesse, draghi, castelli incantati, elfi, orchi, spade, bacchette magiche, amuleti, nani, avventurieri, esploratori, armature, scienziati, streghe, creature spaventose e meraviglie della natura popolano le pagine di questo almanacco illustrato della fantasia scientifica. E raccontano al lettore una storia nuova e sorprendente.
Come deve avvenire l'inserimento del bambino all'asilo nido? Come deve svolgersi la sua giornata? Come deve essere strutturato lo spazio delle sue attività? Come gestire i rapporti con la famiglia? Quali sono cioè le "buone prassi" da recuperare o da inventare per la primissima educazione? Questo libro offre numerosi spunti e materiali di lavoro, ma non vuol essere un semplice prontuario dell'educatore. La riflessione dell'autore si rivolge prima di tutto alle fondamenta del sistema educativo al nido, proponendo un metodo oltre che una tecnica. Ecco perché la prima questione non sarà come educare il bambino ma piuttosto come formare l'educatore. Cruciali saranno inoltre la ricerca dei fini educativi (il cui raggiungimento soltanto può validare pratiche e modelli), la definizione di competenza come capacità di adattamento, le tematiche dell'automonitoraggio e della documentazione. Non un semplice manuale, ma una vera e propria occasione per conoscere il nido d'infanzia e ripensarlo, un libro per educarsi a educare.
Il libro cerca di rispondere a domande rilevanti per la comprensione della realtà, affettiva e sociale, dell'omosessualità. Cosa succede quando un genitore cristiano scopre che il figlio o la figlia è gay, come si sente e cosa si chiede un genitore dopo questa scoperta? Come vive certi pronunciamenti della Chiesa cattolica e della società su suo figlio? Come influenza il modo di vivere la Chiesa, di leggere la Bibbia e la fede di una madre? L'autrice, giornalista, ha incontrato due madri italiane di figli omosessuali e credenti che hanno scelto di vivere apertamente le proprie identità personali. Il racconto delle esperienze fatto dalle madri con il loro sguardo attento e partecipe alla vita dei figli, offre tutta una serie di riflessioni che, in sintesi, richiamano al diritto di ogni persona di poter vivere l'amore in modo autentico.
Mentre nell'intero pianeta le opere d'arte sono ormai definitivamente riconosciute come beni di investimento, alla pari dei titoli e degli immobili, in Italia, per molti, il mercato dell'arte è ancora un oggetto misterioso. Una questione per super ricchi e addetti ai lavori? Con la crisi che ha abbattuto le sicurezze degli investimenti tradizionali e con l'avvento di internet non è più così. Claudio Borghi Aquilini intende dimostrare che oggi un quadro può essere meglio dell'oro e del mattone, e che è possibile fare acquisti soddisfacenti e redditizi anche solo con qualche migliaio di euro. Il settore è in forte crescita e registra un aumento costante degli appassionati: fiere, cataloghi online, aste televisive e sul web, forum specializzati, gallerie sono sempre più frequentati, e chi investe ha anche interessanti vantaggi fiscali. Basta saper scegliere. L'autore, oltre a inquadrare le particolarità e le regole del mercato, fornisce esempi e suggerimenti per orientarsi nell'acquisto e per cominciare una collezione. Prefazione di Francesco Micheli.
Rampollo di nobile famiglia, ricco, colto, affascinante e amante delle cose belle e raffinate, Philippe è paralizzato dal collo in giù a seguito di un incidente di parapendio. Non è la prima tremenda prova a cui la vita lo ha sottoposto: ha perso da poco la sua splendida e amatissima moglie, affetta da una rara forma tumorale. Philippe combatte coraggiosamente e ostinatamente con il proprio corpo, con il ricordo straziante di lei e con l'idea di essere un uomo inutile, finito, e per farlo usa tutti gli strumenti possibili, dall'impegno sociale all'attaccamento ai piaceri della vita. In questa sua battaglia ha un'arma speciale: il suo badante, un immigrato algerino appena uscito di galera, che entra un giorno nella sua vita "ingessata" con l'energia di un tornado e diventa immediatamente il suo "diavolo custode". Il loro rapporto di dipendenza reciproca e lo scontro ravvicinatissimo e spesso spericolato tra le loro culture si trasforma presto in un legame solido e nello stesso tempo turbolento, punteggiato da episodi irresistibilmente comici e autenticamente commoventi. Regalando a entrambi, e a chi legge questo libro, una dimensione nuova della gioia, della speranza e dell'amicizia. Questa storia vera è diventata un film, "Quasi amici".
Con stile essenziale, mai recriminatorio né ripiegato su di sé, una madre racconta l'esperienza di due figli con handicap grave: la reazione al primo, i pensieri durante la seconda gravidanza, la gestione pratica dei problemi. Il titolo del volume esprime l'invito di ogni diversamente abile a chi gli si avvicina, è la proposta a prendere coscienza di una realtà misconosciuta. È un passaggio al di là delle apparenze, in un canale ricco di autenticità spontanea e senza pregiudizi. È la sollecitazione a leggersi dentro l'un l'altro, disabile o no, in quel luogo nascosto che si lascia trovare più facilmente di quanto si creda.
Il libro di Anne-Marie Fontaine è il frutto di vent'anni di esperienze di formazione realizzate sul campo con gruppi di educatrici dei nidi d'infanzia. L'autrice propone l'osservazione come un processo generale e una pratica costante del gruppo educativo, allo scopo di farne un percorso professionale abituale. La proposta illustrata nel volume si configura come una vera e propria strategia di lavoro innovativa nella vita quotidiana al nido, un nido che si preoccupa del benessere dei bambini e del loro «crescere bene». E lo fa proponendo un metodo di lavoro che consenta alle educatrici di porsi costantemente delle domande adottando il punto di vista del bambino. Attraverso l'"observation projet", il testo si focalizza infatti sulla necessità di un'autoformazione continua dell'equipe educativa, al fine di affrontare i diversi problemi concreti della giornata e ponendo sempre il bambino al centro dell'analisi delle pratiche. Ne risulta un manuale completo e ricco di spunti, che ben si presta ad accompagnare le educatrici e gli educatori, così come i gruppi di lavoro, nella soluzione dei problemi e delle difficoltà che possono sorgere nel lavoro educativo quotidiano.