Come si è passati dalle Italie all'Italia? Come è stata intesa l'unità mentre la si costruiva? Il pensiero del Risorgimento e dell'unità è stato tutto e soltanto un percorso ideologico senza effettiva rispondenza nella storia e nella realtà? Ecco le domande che costituiscono il filo rosso dei temi dominanti in questo volume, che a tali domande risponde illustrando i complessi sviluppi di pensiero e di azione che diedero sostanza e slancio al Risorgimento italiano e ne fecero una pagina prestigiosa della storia europea nel secolo XIX. Il cosiddetto "triennio giacobino" (1796-1799) e Napoleone sono confermati come la grande porta di ingresso del Risorgimento nel momento in cui esso assume concretezza di movimento storico e politico. Si passa quindi ai protagonisti dell'azione e del pensiero che guidarono la realizzazione dell'unità: Mazzini, Cattaneo, Garibaldi, Cavour. Il panorama della storia risorgimentale si arricchisce per questa via di particolari importanti, a cominciare dalla delineazione della genesi e dell'esplicazione del pensiero italiano di Cavour.
"Chi pensa che l'uomo è fondamentalmente malvagio e incapace di miglioramento, [...], può onestamente rifiutarsi di meditare su questo Disegno. Ma per tutti gli altri, qualunque sia il loro credo politico e la loro religione, la fede nella civiltà dell'uomo e nella sua perfettibilità deve portarli a prendere sul serio questo problema; esso è uno dei due temi su cui veramente vale la pena di meditare: il tema della pace e quello della morte; i quali poi, a ben vedere, sono in realtà un problema solo". Così scriveva Piero Calamandrei nella sua presentazione ai lettori italiani del "Disegno di Costituzione Mondiale". Da allora a oggi i problemi che reclamano una soluzione sovra-statuale non hanno fatto che aumentare per numero e dimensioni: dalla pace internazionale ai flussi finanziari, dalla dislocazione del lavoro alla questione ecologica, è ormai chiaro che il mondo non potrà rinunciare ancora per molto a un'integrazione giuridica e politica del tipo di quella ideata, all'indomani della seconda guerra mondiale, da Giuseppe Antonio Borgese e dai firmatari del gruppo di Chicago.
Immaginate un giovane Apprendista che, facendo onore al suo stato, sia desideroso di apprendere. E che stia parlando con uno dei Maestri della sua Loggia di appartenenza, con quello che sente a lui più vicino per affinità di carattere e di pensiero. Ha delle curiosità il nostro Apprendista, che a volte si traducono anche in dubbi, perché non ha ancora chiaro cosa ci si aspetti da lui e cosa lui possa cercare nell'Istituzione. Questo volume serve a rispondere (o a saper rispondere) a queste sollecitazioni.
Una nuova epica digitale, ma che parla del nostro tempo e alle nostre coscienze.
Il pittore Forcignanò, nato a Gallipoli di Lecce nel 1862, emigra in Argentina in cerca di una fortuna difficile. Là incontra e sposa, nel 1910, Rosa, una brillante giornalista, autrice di testi per l'infanzia, che verrà inviata a Parigi come corrispondente de La Prensa. Giuseppe è felice di seguirla sperando invano che la capitale francese porti anche a lui successo e riconoscimento. Ma la mattina del 17 febbraio 1914, accecato dalla gelosia, uccide la moglie con due colpi di fucile. Rinchiuso in carcere, costretto per quattro anni ai lavori forzati, con una salute precaria, soccombe alle condizioni detentive, nonostante la commutazione della pena per buona condotta e un'intravista imminente libertà. Dal carcere scrive lettere alle sorelle lontane fino a poco prima di morire, chiedendo perdono e cercando di comprendere la follia del suo gesto.
Salvati in modo fortunoso dopo l'8 settembre 1943, i 65 fascicoli del Servizio di Informazioni Militare italiani, sezione Resoconti Stampa Estera (RSE),rappresentano un documento unico che aiutano a comprendere l'evolversi delle vicende belliche e dell'armistizio che condussero l'Italia al disastro. Nascosti e conservati per sessant'anni, i fascicoli coprono un arco che abbraccia il periodo tra il 3 luglio e il 7 settembre 1943 e riferiscono ampiamente senza filtri e censure ciò che la stampa estera pensava della guerra degli italiani. Il saggio si compone di una prima parte che riassume cronologicamente la cronaca di quei mesi drammatici, in base anche ai RSE. Nella seconda parte invece vengono illustrati a tutto tondo i protagonisti di quelle giornate convulse: il Re, il Duce, i gerarchi, i militari. Nella terza parte del volume è pubblicata la testimonianza di colui che salvò dalla distruzione i preziosi documenti del SIM. Il saggio è completato da un CD che contiene tutti i documenti.