«C'è un momento che emerge dalla riflessione filosofico-teologica intorno al principio di Carità, che l'autore inquadra dentro un preciso riferimento della cultura d'Occidente, a partire da un chiarimento essenziale: si può essere caritatevoli o esprimere apprezzabile filantropia anche una tantum [...] la Coscienza della Carità del Cuore di Gesù Cristo, invece, è per sempre, è uno stile di vita, per quanto difficile da interpretare. Una carità che trova la sua linfa vitale nella verità, come ricorda il Santo Padre Benedetto XVI; una carità che non è, eventualmente, soltanto figlia del dovere, come direbbe Kant, ma che ha un carattere duraturo perché, nel senso cristiano, è figlia dell'amore» (dalla Prefazione di Fabrizio Turoldo). Il lavoro di Giuseppe Manzato si ispira direttamente al Premio "Nervo-Pasini", intitolato Teologia della Carità e Solidarietà, promosso dalla Caritas Nazionale e dalla Fondazione Emanuela Zancan di Padova.
Samia è una ragazzina di Mogadiscio. Ha la corsa nel sangue. Ogni giorno divide i suoi sogni con Alì, che è amico del cuore, confidente e primo, appassionato allenatore. Una notte parte, a piedi. Rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi. Sola, intraprende il viaggio di ottomila chilometri, l'odissea dei migranti dall'Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia. Età di lettura: da 11 anni.
Credere costituisce al contempo un dono e un compito. Richiede alla libertà di prendere posizione di fronte all’azione e alla proposta di Gesù.
L’autore presenta alcuni episodi della vita di Pietro, accompagnando il lettore a vestirne i panni e a seguire le sue orme, per compiere un cammino che porti alla maturità umana e cristiana, che nasce dalla sequela di Gesù.
Nel testo sono approfonditi i seguenti percorsi: Pietro nella casa di Simone il fariseo e la peccatrice; la trasfigurazione di Gesù; Pietro educato alla vigilanza; Pietro avvertito da Gesù di essere messo seriamente alla prova; Il primo incontro di Gesù risorto; presso il lago di Tiberiade.
Il testo è un itinerario per un laboratorio di formazione spirituale, utile a livello personale o di gruppo, attento sia al testo sacro sia ad accompagnare la persona nei suoi processi di crescita, in vista di un’adeguata personalizzazione dei contenuti della sequela.
L’itinerario si articola in 3 tappe:
1. I passi decisivi
2. Un amore alla prova
3. Percorsi per incontrarlo
Sommario
Introduzione. I. «Simone, vedi questa donna?». Lo sguardo misericordioso. II. Pietro e la trasfigurazione di Gesù. III. Pietro e la necessità della vigilanza. IV. Pietro di fronte alla prova. V. Pietro, Giovanni e Gesù risorto. VI. Incontrare Gesù risorto: «È il Signore».
Note sull'autore
Giuseppe Sovernigo, psicologo e psicoterapeuta, ha approfondito in particolare lo studio delle acquisizioni psicologiche nei settori liturgico, pastorale, educativo e vocazionale. È stato docente di Psicologia e Celebrazione liturgica all’Istituto di liturgia pastorale Santa Giustina (Padova) e di Psicologia e azione pastorale alla Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale. Tra le pubblicazioni per EDB ricordiamo: le serie Amare con tutto il cuore. Laboratorio di formazione affettiva in 5 volumi: 1. Chiamati (22004), 2. Le relazioni (22005), 3. Gli alleati (22005), 4. I freni (22006), 5. La crescita (22005); Come relazionarsi. Laboratorio di crescita personale e comunitaria, in 4 volumi: 1. Con se stessi (2005), 2. Con l’autorità (2005), 3. Nei conflitti (2005), 4. Alla pari (2005); Coltivare la capacità di relazione (2006); Il cammino spirituale. Laboratorio di formazione, in 4 volumi: 1. Incontrare Dio (2007), 2. Il radicamento personale (2007), 3. Alleati e freni (2008), 4. Dinamica dell’atto di fede (2008). Dell’Itinerario di formazione spirituale Con Pietro al seguito di Gesù sono stati pubblicati i primi due volumi: 1. I passi decisivi, 2. Un amore alla prova (2009).
Le Confessioni sono l'autobiografia spirituale di Sant'Agostino. Un'opera grandiosa, scritta e pubblicata perché i lettori ringraziassero Dio con Lui per averlo salvato dal naufragio spirituale, in cui il travaglio morale, filosofico ed esistenziale lo stava inabissando ad ogni momento. Figure di spicco hanno contribuito a farlo approdare al porto della salvezza in Gesù Cristo, nell'ambito della Chiesa Cattolica: il Vescovo di Milano Ambrogio e, soprattutto, sua madre Monica. Alle vicende narrate, in nove libri, che vanno dalla sua Nascita fino alla morte della madre, ne aggiunge altri quattro, nei quali tratta argomenti di grosso spessore culturale e filosofico, come la creazione, la memoria, il tempo, la felicità.
Il volume raccoglie saggi che pur toccando tematiche differenti hanno sostanzialmente un filo conduttore comune: la secolarizzazione, fenomeno ambiguo e dalle molte facce. Di esso vengono approfonditi alcuni aspetti relativi all'incidenza sul terreno giuridico, sia nella teoria del diritto che nel concreto dell'esperienza giuridica positiva. Il fenomeno è oggetto di indagine in primo luogo con riferimento agli ordinamenti secolari, onde coglierne l'impatto sui diritti umani, segnatamente il diritto di libertà religiosa ed il diritto al matrimonio, ma anche su princìpi fondamentali del vivere civile quali la solidarietà. Ma non viene trascurata l'insolita prospettiva dell'influenza della secolarizzazione sul quel diritto canonico che, avendo il suo fondamento nel diritto divino, per natura sua dovrebbe essere immune - ma non lo è - dal contagio secolaristico.
Aprire questo libro significa entrare in un ideale museo della lingua italiana e attraversare, pagina dopo pagina, una storia fatta di parole ma anche di oggetti da cui sprigionano suoni, colori, profumi, rumori, emozioni, ricordi, sapori. A ricostruire questa storia secolare, sessanta pezzi distribuiti in quindici stanze disposte su tre piani corrispondenti ad altrettante epoche: l'italiano antico, moderno e contemporaneo. Sala dopo sala, una teca dopo l'altra, i "reperti" di questo museo virtuale ci accompagnano lungo un percorso che dalle più antiche testimonianze scritte arriva alla lingua dei predicatori e dei mercanti medievali, all'italiano stentato degli emigranti di fine Ottocento e dei soldati della Grande guerra, a quello pop della pubblicità, della televisione e della musica leggera, fino al disinvolto e-taliano usato oggi nei social network. Ci aiutano a cogliere i profondi cambiamenti intervenuti, la ricchezza dei contributi apportati dalle tradizioni locali e dai continui scambi con le altre lingue. Ci permettono di ritrovare, sparse un po' ovunque nell'odierno villaggio globale, le storiche tracce del nostro idioma. Un ulteriore segno della sua vitalità, della sua bellezza, del fascino che ancora oggi l'italiano continua a esercitare in tutto il mondo.
Tre generazioni di una antica famiglia veneta, poi trasferitasi a Roma, hanno a diverso titolo lavorato al servizio della Santa Sede, potendo così avere rapporti di vicinanza, talora di familiarità, con otto pontefici. Il libro narra da una prospettiva inusuale tali rapporti, dando modo di arricchire la conoscenza dei diversi Papi anche in aspetti meno conosciuti della loro personalità. Ma tutta l'opera è tenuta insieme da un fil rouge che si dipana dalle aperture di Leone XIII, che introduce la Chiesa nella modernità e le cui indicazioni magisteriali costituiscono, in sostanza, ragione e spirito di un impegno di quattro generazioni di fedeli laici nell'animazione cristiana dell'ordine temporale. Prefazione Card. Pietro Parolin.
Protagonista di questo romanzo breve - che segnò l'esordio di Pontiggia nel segno di una grande maturità stilistica - è un giovane poco più che adolescente, costretto dalla situazione economica a entrare in un universo che gli è alieno - il mondo spersonalizzato e frustrante dell'impiego in banca. Inizialmente egli spera di poter conciliare il lavoro quotidiano con le sue aspirazioni segrete ma, quando il progetto si rivela irrealizzabile, sprofonda nel grigiore della sua condizione, facendo di essa il proprio unico, esclusivo orizzonte. Al lungo racconto che dà il titolo al volume seguono sedici storie: immagini realistiche e grottesche dei nostri vizi quotidiani, realizzate con ironia e distacco sostenuti da una grande tensione drammatica.
Giuseppe Tancredi, classe 1978, cresciuto in un paesino del vigoroso Chianti, ci racconta il suo cammino verso Santiago di Compostela. Sono 15 passi speciali che riflettono come il camminare sia l’immagine più bella della nostra vita, dove la sottile differenza tra “vivere e non vivere” è molto oltre il “fare e non fare”.
Un cammino, quindi, fatto di parole che prova ad abbracciare tanti aspetti della vita dell’uomo, proponendosi di dare qualche spunto di riflessione in vista di un dialogo profondo con l’umanità di ognuno.
“Camminando s’apre cammino”: l’espressione fortunata di un libro del nostro amico fratel Arturo Paoli descrive il percorso che Giuseppe ci vuole raccontare col suo libro e con la sua esperienza. Tra auto, aerei e treni, i suoi pensieri tornano sempre ai suoi passi e al suono che il suo incedere nel cammino ha provocato una musica giusta per l’anima di chi vuol leggere e accompagnare.
Grazie all'opera di artisti e intellettuali, nel Rinascimento emerge una consapevolezza inedita del divenire storico che favorisce il culto del nuovo nelle arti, in letteratura, in filologia e nelle scienze. Il nuovo prendeva il posto del culto, una liturgia umana subentrava a quella divina. Questa rivoluzione tocca anche la cultura ebraica, motore e agente di un rinnovamento senza precedenti. Lo studio di Giuseppe Veltri ricostruisce la vita intellettuale ebraica nel Rinascimento italiano ed europeo, mettendo in luce momenti salienti del dibattito del tempo: la coscienza storica del divenire e la secolarizzazione, la funzione della poesia dantesca come ponte fra mondo ebraico e mondo cristiano, l'uso del volgare come simbolo del connubio delle diverse tradizioni, la nascita del criticismo, l'atteggiamento scettico come strategia e sintomo della crisi politica e intellettuale, il dibattito sull'immortalità dell'anima.
Viene qui considerata la preghiera: nella Sacra Scrittura (Antico e Nuovo Testamento), nella liturgia, nella riflessione teologica. Tutte le riflessioni conducono a comprendere come la preghiera caratterizza tutta la vita dell'essere umano, nella dimensione sociale e in quella spirituale in relazione con il trascendente.