Si possono guardare i 40 anni che ci separano dalla legge che nel 1978 ha legalizzato l’aborto in Italia con una certa tristezza. Tuttavia, questo libro ha scelto una prospettiva di speranza. A partire da una riflessione su uno dei più importanti eventi di questi ultimi 40 anni, l’enciclica Evangelium vitae di San Giovanni Paolo II, nella prima parte del libro viene riletto l’impegno per la vita nel quarantennio. Nella seconda parte il volume raccoglie le tantissime testimonianze sull’esperienza dei Centri di Aiuto alla Vita che hanno favorito la nascita di 200.000 bambini, anche in casi molto difficili. Sempre, insieme al figlio, è rinata una donna, che ha ringraziato per il sostegno del Centro. Dalla meditazione sul significato della maternità, che ci restituisce il senso della vita umana, e dal riconoscimento del concepito come uno di noi, in coerenza con la scienza moderna e con la cultura dei diritti umani, ha inizio una nuova strada, che ha come prospettiva la costruzione di una civiltà della verità e dell’amore.
Il dibattito sul biodiritto è assai vivo, e da tempo, anche nel nostro paese. La legge n. 40 del 2004 lo ha reso, in certo senso, comune a tutti: ogni cittadino si è sentito chiamato in causa e, spesso, ha manifestato la sua opinione su di un fenomeno grandioso, ma che resta, nella sua essenza, inconoscibile. L'ignoranza dell'uomo sulle misteriose questioni implicate (dalla natura dell'embrione alla procreazione post mortem alla donazione) consente di valutare congrue, absolute, soluzioni tra loro in netta antitesi. Con la legge n. 40 il legislatore nostrano ha espresso i suoi orientamenti e ha dettato le regole conseguenti. Questo libro intende dare un'informazione completa agli operatori deputati all'applicazione della legge.