"Credo che l'artista debba operare per svegliare e dilatare questa scintilla di assoluto che è in tutti, e che ci fa veramente uomini", affermava Diego Fabbri (1911-1980), una delle più alte e intense espressioni di quel "teatro cattolico" che darà altri straordinari esempi di feconda vitalità. Nel suo teatro, in effetti, Diego Fabbri, riconosciuto come autore di sicuro talento anche dai suoi critici più prevenuti, mette in scena una fede cristiana che si interroga e interroga senza posa lo spettatore fino a delineare quel senso "tragico della vita" che accomuna l'umanità migliore e più attenta alla realtà spirituale del vivere, e molto al di là degli steccati ideologici o confessionali. Scandagliare l'uomo, dunque, per giungere a quel mistero di Dio rivelato nella vicenda, scandalosa e luminosa, della croce e risurrezione di Gesù di Nazaret. A distanza di tanti anni, in un clima culturale mutato, sempre più teso ma anche aperto alle ragioni della speranza, cosa rimane e cosa può dirci ancora il teatro di Diego Fabbri? È la domanda a cui cercano di rispondere, da vari angolazioni, i contributi qui proposti.
Questo saggio propone uno studio storico, letterario e religioso su quindici scrittori di fama internazionale, scelti per la profonda umanità con cui cercano di rispondere alle domande che fin dai tempi più remoti l'uomo si pone: il senso della vita, e il valore della stessa in relazione all'esistenza di Dio. Tra gli scrittori presi in esame dall'autore (padre gesuita e docente di Letteratura e Cristianesimo presso l'Istituto di Scienze Religiose della Pontificia Università Gregoriana) si annoverano tre premi Nobel (Saul Bellow, Elias Canetti e Kenzaburo Oe) e altri autori internazionali quali Calderon de la Barca (da un'opera del quale il volume prende il titolo), Edgar Allan Poe, Ennio Flaiano, Giuseppe Tomasi di Lampedusa. L'intento di Padre Castelli è stato dunque quello di offrire una rilettura di tali scrittori e delle loro opere fornendo una mera analisi critica, senza alcuna forzatura né modernizzazione
Le panoramiche offerte in questo volume intendono presentare sia il buio del tunnel in cui molti homines viatores vengono a trovarsi sia la luce che, all'uscita da esso, può rischiarare la vita e darle senso e valore. Le panoramiche religiose dell'odierna letteratura vengono analizzate in questo saggio critico, particolarmente attento a cogliere l'anima profonda degli scrittori contemporanei e il loro senso religioso, talvolta nascosto in pagine inquietanti e dissacranti.
Poesia e prosa letteraria