Il libro raccoglie due testi di riflessione e di preghiera sulla Pasqua della nostra salvezza, è destinato a tutti coloro che vogliono approfondire questo tema così centrale della nostra fede. Il primo testo del P. Raniero Cantalamessa risponde a una domanda precisa: "Che cosa significa il rito della Pasqua?" e, in definitiva, anche a una seconda domanda, più esistenziale: "Che cosa significa per noi, oggi, 'fare Pasqua'?". Il secondo testo di S.E. Mons. Enrico dal Covolo è una puntuale lectio divina sugli episodi più importanti della Pasqua di Gesù: l'istituzione dell'Eucaristia, l'agonia nel Getsemani, la morte di croce, la risurrezione.
Il sussidio ci introduce nella lettura del Vangelo di Matteo che sarà proclamato nelle celebrazioni eucaristiche dell'anno A.
Questo libro è un invito concreto alla lettura dei Vangeli, secondo l'itinerario vivamente raccomandato dal Santo Padre, come pure dalla XII Assemblea del Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio (5-26 ottobre 2008).
Nel presente volume sono contenuti gli esercizi spirituali proposti al Santo Padre e alla Curia Romana dal Rev. Don Enrico Dal Covolo S.D.B. (di cui si riporta una breve scheda) in occasione dell'inizio della Quaresima. Le meditazioni proposte si focalizzano sul tema della vocazione sacerdotale, che viene illustrata dal sacerdote salesiano con competenza e semplicità, seguendo le tipiche tappe dei racconti biblici: la chiamata di Dio, la risposta dell'uomo, la missione affidata da Dio, le resistenze del chiamato, e infine la conferma di Dio. Nel corso di queste tappe, inoltre, vengono presentate le figure di zelanti sacerdoti della storia che più si sono distinti per la generosa fedeltà con cui hanno servito il proprio ministero e che per questo costituiscono per tutti i ministri di Dio dei limpidi modelli da imitare. Il volume è rivolto a tutti i fedeli, sacerdoti e laici, che vogliono vivere in profondità la Quaresima. Si consiglia come regalo ai sacerdoti il giorno del Giovedì Santo. Don Enrico Dal Covolo, sacerdote salesiano, è docente presso l'Università Pontificia Salesiana di Roma e studioso di Patrologia. Collabora a numerose attività pastorali del Vicariato Romano e della stessa Santa Sede essendo anche membro e consultore di alcune Congregazioni Vaticane. E' anche Postulatore per le Cause dei Santi della famiglia salesiana.
Il libro è rivolto a tutti coloro che desiderano approfondire nella meditazione alcuni aspetti importanti della propria vita cristiana, in compagnia dell'apostolo Paolo. Il libro, nelle sei lezioni" in compagnia di San Paolo, tende a restituire al lettore una sola idea, la principale e unica importante, della vita cristiana: comprendere finalmente e in modo vitale che Dio è l'amore, e trovare la strada del proprio vivere e del proprio amare. "
Il libro raccoglie gli "Atti" delle prime e delle seconde "Giornate Patristiche Torinesi" (1994-1996). L'intento dell'iniziativa è quello di avviare un ampio diaologo tra studiosi del periodo tardo antico (di varia formazione, disciplina e tendenza) riguardo ad alcune "aree di laicità" che appassionano e tormentano la Chiesa da sempre, come l'economia e la gestione delle ricchezze, il lavoro e l'organizzazine della società, la condizione della donna o, come capita in questo caso, la politica e le sue istituzioni.
Nel corso del Commento a Matteo, Origene esprime la sintesi delle parabole e similitudini presenti nel Vangelo parlando del Cristo come Regno-in-sé. Le parabole scelte e pubblicate in questo volume sono cinque: il tesoro e la perla; la rete e lo scriba del regno dei cieli; i due debitori; gli operai nella vigna; gli invitati al banchetto.
In tutto l’arco delle parabole considerate l’Alessandrino nota la parzialità del rapporto che s’istituisce tra la parabola e il significato che essa indica simbolicamente, perché si ha come una duplice linea di inadeguatezza: dalla parte della realtà, sempre eccedente rispetto alla sua raffigurazione in immagine, come dalla parte della similitudine, da assumersi sempre selettivamente nei suoi contenuti rappresentativi; questa asimmetria tra realtà e immagine è un elemento che bene si inserisce nell’orizzonte teologico origeniano, per il quale la comprensione delle realtà divine non solo spinge costantemente la ricerca a nuovi approfondimenti, ma trascende le stesse possibilità espressive della parola umana. Le parabole diventano così diverse declinazioni dello stesso messaggio, ossia di un Dio che continua a farsi debole per potere essere accolto dalla debolezza della creatura. Un Dio che si umilia, facendosi uomo, e che, attraverso lo spiraglio che l’umanità permette, agisce con la sua potenza rigeneratrice, riconducendo l’uomo, nelle nozze escatologiche, alla sua originaria vita divina.