Questo libro si occupa del rapporto dell'insegnante col 'sapere'. In primo luogo perché si tratta della sua dimensione più specifica, e quindi la più adatta a cercare di uscire dalla incertezza circa la sua identità. In secondo luogo perché la nostra legislazione prevede oggi un corso di laurea della medesima durata per tutti gli insegnanti, dalla scuola dell'infanzia alle elementari fino a tutta la secondaria compresa. Un evento atteso, ma anche un deprecato 'appiattimento', che sta incontrando molti ostacoli: ma che incroceranno intorno al nòcciolo duro del problema appunto il sapere dell'insegnante- il passaggio critico determinante per il successo o il naufragio di questa innovazione (ed i suoi arrangiamenti). In questo libro si argomenta la tesi per la quale nell'insegnamento i 'saperi' sono essenziali; ma l'insegnare consiste in un lavoro specifico - sui saperi scientifici e sociale - che li "trasforma" in saperi insegnabili ed apprendibili: in "saperi scolastici". Ed è intorno a questo lavoro che si qualifica e distingue il "sapere dell'insegnare". E la professione dell'insegnante.
Il volume, per come è stato attuato, si rivolge sia al Tirocinante, in formazione iniziale presso l'università, sia all'Insegnante Novizio, lungo il periodo di apprendistato presso la scuola. A corredo abbiamo aggiunto un Vademecum, un libretto di istruzioni predisposto da Piero Gardani, dirigente scolastico ed esperto di legislazione scolastica, che delinea la trama amministrativa dei compiti che l'insegnante in formazione è tenuto a svolgere, rispondendone agli alunni, alle famiglie ed ai colleghi. Anche questo in forma di percorso, con i segnali principali - agli incroci pericolosi- per la sopravvivenza, prima, e quindi l'opportuno inserimento del principiante, ivi compresi i riferimenti alle associazioni professionali ed ai sindacati.
Il volume porta a compimento un programma di ricerca più che ventennale che adotta il punto di vista dell'insegnante per studiare il lavoro di aula nella sua irriducibile complessità e tipicità. L'indagine mostra l'azione didattica nel vivo dei suoi contesti spazio-temporali e la esplicita come messa in opera di un "sistema di mediatori" che consentono all'alunno di misurarsi in sicurezza e pertinenza con gli oggetti culturali. Una mediazione necessaria, che trova la sua giustificazione nella originaria immaturità biologica del soggetto umano; ma anche una mediazione possibile, perché la costitutiva impotenza corrisponde ad una peculiare capacità antropologica di interagire con la realtà attraverso la mediazione simbolica. L'esplorazione della mediazione didattica si completa con uno studio di caso sulla formazione on-line, a suo tempo "didattica seconda" modellata sulla didattica-in-presenza, che - potenziata dalla tecnologia informatica - oggi emerge come una didattica in proprio, in grado di mediatizzare la stessa azione dell'insegnante-mediatore. Questa prova di comprensione dall'interno dell'azione di insegnare conferma la maturità di un oggetto di studio e la legittimità di riconoscere la Didattica come il sapere specifico dell'insegnamento. Scritti di: Lorella Giannandrea, Patrizia Magnoler, Pier Giuseppe Rossi.
Da qualche tempo anche in Italia vanno prendendo piede pratiche e proposte formative a carattere esperienziale che promuovono il miglioramento di competenze trasversali. Nonostante si fondino su studi e metodologie da tempo validati nell'ambito delle scienze della formazione, poco ancora si conosce di questo tipo di percorsi formativi e soprattutto dei risultati che possono offrire a persone e aziende. Questo libro propone uno specifico studio esemplificativo che risponde alla crescente esigenza di informazione da parte dei molti utenti interessati a questo tipo di formazione; esso illustra il percorso formativo denominato "Avventura Vincente", proponendone gli outcomes in modo esaustivo per quanto riguarda l'ambito della vita sia personale e/o privata, sia professionale. La lettura è facilitata da riferimenti teorici semplici e dalla concretezza dei racconti dei soggetti intervistati che hanno spiegato come e quanto sono migliorate le loro competenze. Un allegato online completa e approfondisce il quadro documentario. L'opera si rivolge quindi sia agli addetti ai lavori - formatori, educatori, responsabili risorse umane, consulenti, insegnanti - ma anche agli adulti in genere, a manager, imprenditori e ogni altro profilo professionale che desideri capire quali benefici si possano trarre dalla formazione esperienziale sulle competenze trasversali.