Ormai tutto si comunica tramite immagini: organizzazioni, brand, prodotti, persone. E sempre di più l'immagine è la forma usata per raccontare storie distintive, in grado di cambiare la percezione dei pubblici. A fronte di questo fenomeno mancano strumenti ad uso di professionisti - o semplicemente curiosi - in grado di fornire precise definizioni, metodi di valutazione e tecniche di progettazione del racconto visivo. Visual Storytelling nasce per rispondere a questa mancanza, ed è frutto dell'esperienza di anni di attività di consulenza e progettazione del racconto visivo per aziende e multinazionali. Cosa vuol dire, dunque, narrare per immagini? A chi serve? A cosa serve? Chi lo fa? Come si fa? Qual è la differenza tra una composizione perfetta e una narrazione esatta, tra un'immagine genericamente emozionale e una narrativamente efficace? Questo libro fornisce le chiavi per scoprire che cosa ci nascondono le immagini che quotidianamente si riversano - volenti o nolenti - nei nostri occhi. E ci mostra come si costruiscono gli immaginari visivi che poi ci portano a scegliere e comprare.
Il racconto è una favola moderna che prende spunto dallo Spirito del Natale e dalla sua «magia» per accompagnare i giovani lettori a riflettere sul tempo, sul dono, sull'attenzione agli altri. È una favola non confessionale che fa leva su quell'accoglienza universale della festa del Natale, richiamandone pur sempre i suoi più genuini e profondi valori. Per questo il testo potrebbe essere una valida proposta per chi, non cristiano, volesse fare un dono significativo e «natalizio». Età di lettura: da 7 anni.
Agli occhi dei moderni, quel che distingue Vermeer dai suoi contemporanei è l'aura enigmatica che promana dai suoi dipinti. Questa originalissima qualità poetica è esattamente il tema di questo libro, ma non è vista come una dimensione misteriosa e ineffabile, bensì come il risultato di una deliberata scelta dell'artista. Attraverso un'analisi puntuale delle opere del pittore olandese, della loro struttura e del loro contenuto, Daniel Arasse mostra quindi come la scena d'interno diventi in Vermeer pittura dell'intimità, di una sfera privata e inaccessibile. Ed è proprio questa intimità, nella sua impenetrabile visibilità, il soggetto dei dipinti della "sfinge di Delft".
L'origine delle parole e la loro storia suscitano grande interesse anche al di fuori della ristretta cerchia dei linguisti, sebbene raramente i non specialisti si mostrino consapevoli di quanto sia complesso ripercorrere le vicende delle parole nel tempo. Ai fondamenti dell'etimologia scientifica è dedicato questo volume, in cui si presentano i problemi, i metodi e gli strumenti della moderna ricerca etimologica con l'ausilio di un gran numero di storie di parole italiane.
Come Lovecraft scriveva l’orrore alieno? A tale seminale quesito di Gianfranco de Turris intende rispondere il presente lavoro: un ampio saggio critico sulla lingua, le tecniche narrative e la filosofi a del più grande autore horror di ogni tempo, HPL, capace di proiettare l’umano in un mostruoso e potenzialmente infinito cosmo letterario. Le risposte suggeriscono una filosofia dell’orrore che rifonda la realtà e la psicologia: l’essere umano è la porta per l’Oltre, e nello spazio trova eterni varchi per l’Essere Vasto e senza forma che, attraverso un’altera geometria, sogna una forma impossibile per misurare l’infinito.
"Ciao, che bello incontrarti! Non ti conosco di persona, ma se hai preso in mano questo libro sono sicuro che una parte di te crede profondamente nell'amore. Magari la vita ti ha riservato delle delusioni, ma in cuor tuo sai che siamo tutti fatti per amare, per donare e ricevere amore. Non è in fondo ciò che vogliamo tutti, amare ed essere amati? "Amore" è una parola tanto inflazionata quanto fraintesa. Sì, perché l'amore non è solo quello romantico, che si vive in coppia, o il sentimento che proviamo nei confronti di parenti e amici. L'amore è, piuttosto, un modo di vivere: è il frutto più succoso dell'evoluzione interiore, un frutto che possiamo mordere ogni volta che ci apriamo totalmente alla vita. Non è facile, ne sono consapevole. Ogni giorno abbiamo a che fare con un mondo conflittuale, che gronda rabbia, invidia e indignazione. Grazie alla tecnologia abbiamo ampliato le nostre reti di conoscenze, ma questa iper-connessione ci ha portato a disconnetterci dai nostri cuori. In apparenza siamo tutti vicini, in realtà siamo sempre più lontani non solo dalle altre persone, ma anche dalla natura e soprattutto dal nostro spirito. Da chi siamo veramente. Amati per amare parla dell'amore verso noi stessi e del suo mutare con naturalezza in amore per gli altri e per l'universo intero. Non è una scatola di cioccolatini che nascondono messaggi sentimentali. Quello che stai per intraprendere è un percorso di evoluzione interiore emozionante e a tratti spigoloso, che toccherà le tue corde più intime, lasciandoti a volte perplesso e senza parole. Scoprendo le mie carte ancora prima che tu legga pagina 1 non vorrei scoraggiarti nel proseguire, ma voglio essere del tutto sincero: salire attraverso i quattro livelli dell'amore (Richiesta, Aspettativa, Libertà e Perdono) e far sì che amare incondizionatamente diventi il tuo nuovo stile di vita non sarà una passeggiata in piano, ma un alternarsi continuo e avventuroso di discese e risalite. Ci sarà da riflettere tanto ma sarà un viaggio entusiasmante attraverso riferimenti alla storia dell'arte e del cinema, alla fisica e alle leggi che governano l'Universo, a racconti zen, storie autobiografiche e tanto altro. Ti condurrò alla scoperta dei lati più belli di te, degli altri e della vita, ma anche di quelli più scomodi e dolorosi, che di solito si preferisce ignorare e nascondere. Sorpresa: proprio lì vive la magia! È dalla consapevolezza delle tue fragilità, dei tuoi limiti e delle tue ferite che sbocceranno i fiori più preziosi. Quando avrai imparato ad amare te stesso nella tua interezza, allora potrai cominciare a rivolgere all'esterno uno sguardo di amore incondizionato, e con esso abbracciare il mondo intero."
Lo sguardo di Daniel Arasse ha fatto innamorare generazioni a quell'avvenimento unico che chiamiamo "Rinascimento italiano", la sua nascita e le sue figure. Tra queste, l'irripetibile itinerario di Leonardo Da Vinci, finalmente in edizione italiana.
Cento anni dalla nascita, ormai sessanta dalla morte: e ancora la memoria e la leggenda di Fausto Coppi sono vivissime, e non solo in Italia. Per celebrare il centenario dell'Airone si preparano mostre, convegni, reading, gare in molte parti d'Italia. Campione di uno sport povero e faticoso, Coppi incarnò lo spirito di un'Italia che, fra le macerie della guerra, pedalava verso i traguardi esaltanti del miracolo economico. Nella competizione dura ma cavalleresca fra Coppi e Gino Bartali si immedesimava un paese, si specchiava persino l'antagonismo fra cattolici e comunisti. E in pari tempo le vittorie dell'uno come dell'altro contribuirono a ridare un orgoglio nazionale agli italiani. In questo puntuale e appassionato libro di Marchesini, Coppi e Bartali sono gli eroi sportivi della rinascita del paese.
Il tema della regalità sociale di Cristo ha conosciuto profonde trasformazioni nel corso del Novecento: a partire dal primo riconoscimento della sua dimensione politica e sociale durante il pontificato di Leone XIII; con l'enciclica Quas primas di Pio XI che sviluppa la dottrina e inserisce nel 1925 la nuova solennità di Cristo Re nell'ufficiale liturgia latina; e - per tutto l'arco del secolo - in rapporto ai totalitarismi, nel dopoguerra e nei ripensamenti del Concilio Vaticano II.
Quel che risulta è un cambiamento di prospettiva della Chiesa cattolica: se con papa Ratti attribuiva all'autorità legale di Cristo quella della Chiesa stessa e del pontefice, chiamati a stabilire regole per una collettività, oggi interpreta tale regalità come il potere dell'amore di Dio, per il quale a pastori e credenti è chiesto di realizzare il regno di Cristo in tera accompagnando la promozione di processi di trasformazione sociale con la "medicina della misericordia". Un mutamento di atteggiamento che illumina le dinamiche del rapporto tra cattolicesimo e politica nel secolo scorso e il cammino verso una maggiore laicizzazione, avviato con la riforma della liturgia nel dopo Concilio.
DANIELE MENOZZI è professore emerito di Storia contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Per Morcelliana, tra i fondatori e coordinatori della "Rivista di storia del cristianesimo" e nella direzione di "Modernism", ha pubblicato "I papi e il moderno" (2016) e curato "La Chiesa italiana nella Grande Guerra" (2015).
Questa guida dal taglio pratico alla "ruota della consapevolezza", la rivoluzionaria tecnica di meditazione mindfulness ideata dall'autore, accompagna il lettore passo dopo passo in un viaggio lungo ventuno giorni alla scoperta di cosa significa realmente essere presenti e consapevoli nella vita quotidiana. In un mondo sempre più frenetico come quello di oggi può essere difficile trovare il tempo per riprendere fiato, recuperare il proprio equilibrio interiore e soltanto... essere. Grazie alle istruzioni dettagliate e ai numerosi esercizi pratici, il lettore potrà fortificare la propria mente imparando a focalizzare l'attenzione, ad avere una consapevolezza aperta e a sviluppare uno stato mentale positivo: sono questi i tre pilastri della pratica meditativa della mindfulness che, in base ai risultati della ricerca scientifica, favoriscono il raggiungimento di un livello più elevato di benessere fisico e mentale.
Forte della sua esperienza come team leader vincente, e con un occhio sempre puntato sulla dimensione femminile, Daniela Bonetti smonta le "cattive abitudini" e le mentalità negative che portano al fallimento della squadra, per spiegare poi come si deve essere e cosa si deve fare per creare e mantenere la leadership.