La meditazione è diventata una pratica molto diffusa, il rimedio per risolvere qualunque problema, dal sovrappeso alle relazioni di coppia al successo nel lavoro. Gli studi più recenti hanno ormai dimostrato la plasticità del cervello, cioè la sua capacità di modificarsi in base alle emozioni e agli stati mentali, e hanno aperto la strada a tutta una serie di metodi di "training mentale" che si propongono di migliorare la vita emotiva e intellettuale. In questo libro, Goleman e Davidson raccontano il loro interesse più che trentennale per la meditazione e le loro ricerche, spiegando la verità medica su ciò che essa può fare per noi e come trarne il massimo beneficio. Sgombrando il campo dalle distorsioni pseudoscientifiche e dai miti, dimostrano che al di là del benessere mentale la meditazione può portare in primo piano l'altruismo, l'empatia e la compassione, e indicano nuovi percorsi da seguire per sviluppare un addestramento mentale più efficace e duraturo, a beneficio di tutta la società.
Biografia di un vescovo fuori dagli schemi.
A dieci anni dalla morte, il primo profilo di un protagonista della Chiesa italiana, con la sua parola schietta e fuori dagli schemi.
Una biografia dal taglio divulgativo, per tutti.
«Mentre si fanno scorrere le pagine di questo libro, ci si accorge che pian piano, agli occhi della mente, viene formandosi l'immagine del vescovo Alessandro. E tornano alla memoria anche i tratti salienti del teologo Maggiolini e del don Sandro pastore che nel mondo dell'università e dalle colonne dei giornali o sulle frequenze di Ascolta, si fa sera ha saputo dare il meglio di sé». Così Oscar Cantoni, attuale vescovo di Como, presenta questa biografia del suo predecessore, che «ci offre quasi un filmato realistico per descrivere chi realmente sia stato Alessandro Maggiolini». A dieci anni dalla morte (11 novembre 2008) Daniele Premoli ne tratteggia la figura, dando largo spazio a testi anche inediti che ci fanno apprezzare di nuovo la schiettezza e l'originalità di un cristiano fuori dagli schemi. Prefazione di Oscar Cantoni.
All'interno di una taverna semibuia una canestra di frutta sporge dalla tavola, quasi fosse vera: è l'istante in cui Gesù, nell'atto di spezzare il pane, viene riconosciuto dall'oste e da due discepoli. È qui che la verità si rivela. Le figure vicine a Cristo, nella "Cena in Emmaus", appartengono alla moltitudine anonima e trova spazio nelle tele secentesche di Caravaggio e che assomiglia all'umanità "di piccol affare" passata sulla terra senza lasciar traccia, ma richiamata in vita dai "Promessi sposi". Il volume accosta Manzoni a Caravaggio con tre obiettivi principali: costruire uno scambio tra parola e immagine che non valga puramente come forma di interdisciplinarità o spunto suggestivo, ma funzioni come esperienza di reciproca implicazione; restituire un'attenzione non solo religiosa ma culturale alla ricchissima tradizione di temi e narrazioni fissata dal cristianesimo; infine, riformulare un'idea di realismo che arriva da molto più lontano rispetto a quello ottocentesco. È il realismo proveniente da un mondo popolare abituato a percepirsi e a consumare storie attraverso le immagini; quello che fa arrivare il sacro nelle taverne buie, nelle cucine, a tavola con gli straccioni.
Immagina che tutte le creature del mondo possano vivere secondo la propria natura, liberi e al sicuro, circondati dall'affetto dei propri simili. Ispirato al cantico di san Francesco, questo albo è un canto per gli animali pensato per i piccoli lettori. Da leggere e rileggere come favola della buonanotte (e tutti insieme a Natale). Età di lettura: da 6 anni.
Unendo un'accurata lettura dei testi biblici alla ricerca del loro senso teologico, in queste pagine Daniel Marguerat intende riflettere sul senso del pregare e su questioni di fondo quali: Perché pregare? Quale Dio preghiamo? In che modo siamo esauditi?
Siamo tutti figli di un «sì», da questa semplice sillaba ha origini l’esistenza. Per vivere abbiamo bisogno di dirla e, soprattutto, è necessario che ci venga detta. Dire «sì» vuol dire fare un passo avanti e prendere i comandi. Significa accettare sfide impossibili, realizzare le utopie, difendere le conquiste e assumersi la responsabilità del futuro. Dopo il successo di Io dico no! prosegue il racconto delle storie di disobbedienza civile di Daniele Aristarco, un nuovo appassionante viaggio tra i personaggi, i luoghi simbolici e i valori positivi che stanno alla base del vivere civile. E dunque: sì alla pace, alla memoria, alla verità, all’accoglienza e al coraggio. Dai Gracchi a Giuseppe Garibaldi, da Maria Montessori a Elon Musk, da Primo Levi a Pablo Picasso: il racconto dell’ostinazione e delle idee che sanno mettere in moto il gioco del futuro.
La lingua italiana può aiutare la trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni, favorire la trasparenza amministrativa, e per questa via promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita democratica del nostro Paese: a partire da tali premesse il libro delinea i principali tratti della varietà linguistica dell'italiano istituzionale. Dopo aver illustrato i linguaggi istituzionali, sono fornite indicazioni su come progettare testi istituzionali mediali accessibili al maggior numero di persone e di dispositivi digitali. Una guida preziosa per quanti devono sviluppare abilità di scrittura nel contesto di attività d'informazione e comunicazione del settore pubblico.
Quattromila anni or sono
un popolo piccolissimo si
fece portavoce di una nuova tradizione religiosa: l’ebraismo. Nei millenni successivi, gli ebrei hanno assistito alla caduta e
alla nascita di molti imperi e
al sorgere di nuove tradizioni religiose. Essi hanno abitato
a contatto con molte società e culture e l’ebraismo stesso ne è stato in uenzato. Nonostante ciò, lungo i secoli, i suoi elementi portanti sono rimasti sempre gli stessi: in queste pagine Daniel Taub li espone con chiarezza e precisione.
Il capolavoro di Czepko, i "Sexcenta monodisticha sapientum", è la raccolta poetica che ha ispirato all'amico Angelus Silesius il "Pellegrino cherubico" e, al pari di questo, si può considerare una vera e propria summa della tradizione spirituale classica e cristiana. I distici di Czepko trattano, con concettosa brevità, il tema cruciale del destino dell'uomo e dell'unione dell'anima con Dio. Il materiale speculativo dei versi è fornito all'autore dalla filosofia greca, dal mondo cristiano antico, ma soprattutto dalla mistica tedesca, medievale (Eckhart, Taulero, la Theologia deutsch) e rinascimentale (Franck, Weigel, Böhme). Con sublime arditezza il poeta ci parla così di distacco da se stessi, di "morte dell'anima", di ritorno all'origine e ricongiungimento a quell'Uno da cui, in realtà, non siamo mai usciti.
La scrittura è un gesto per "riprenderci nelle mani": essa ci consegna alla vita che rinasce ogni volta che troviamo una forma alla nostra storia. Moltiplicando gli avvenimenti attraverso lo sguardo della ricerca ermeneutica, scrivere diventa un esercizio di prolungamento esistenziale, che richiede di saper leggere dentro di sé, ma anche di guardare altrove, nel passato, nell'oggi, nel tempo che verrà per comprendere chi siamo. "A scuola di autobiografia" racconta il percorso Gràphein, primo appuntamento formativo che introduce al corso triennale della Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari. Nel ritmo fruttuoso che scandisce i tempi dedicati alla scrittura, al silenzio, all'oralità, si affiancano e approfondiscono l'esperienza dell'ascolto della lettura ad alta voce e della condivisione di spazi meta riflessivi su un processo che si attraversa singolarmente, ove varianza, lentezza, attenzione alle piccole cose, dialogo con la fatica del ricordare, sono solo alcune dimensioni attraversate.
È impegnativo definire in modo compiuto il concetto di comunicazione per le molteplici sfumature che ne caratterizzano il senso e per l'ampiezza del suo significato che pervade ogni esistenza al punto da mostrarsi come il tessuto connettivo della nostra vita. Questo testo si propone di riflettere e indagare l'atto comunicativo nella sua feconda relazione con la cultura, nell'equilibrio tra linguaggio verbale e non verbale e secondo l'approccio semiotico, pragmatico, sociologico e psicologico. Particolare attenzione è dedicata, nella seconda sezione, ai modelli della comunicazione interculturale, all'analisi della conversazione come luogo simbolico di interazione sociale e alla psicologia dell'ascolto. L'azione del comunicare testimonia, nella terza parte, con l'affascinante espressione artistica di Pier Paolo Pasolini, Fabrizio De André e Paul Gauguin, tutta la sua capacità di conferire senso alla presenza umana nel mondo, attraverso parole, gesti, emozioni e armonie sonore e visive. Con un saggio di Luigi D'Angiuro.
"Ci sono tre cose che sono sicuro di sapere di te: la prima è che sei vivo, e questo è già un ottimo motivo per sorridere ed essere grati alla vita. La seconda è che purtroppo anche tu, come tutti noi d'altronde, morirai. E questo dovrebbe essere uno stimolo per vivere la tua vita pienamente. La terza è che ora stai leggendo queste righe, sei presente, nel qui e ora. Sei tu e queste parole. Tra poco la tua mente cercherà di capire se il libro che hai tra le mani è adatto a te e ti metterà davanti a una scelta. Il mio consiglio: segui il tuo intuito. Lasciati guidare dal cuore." Daniele non è uno psicologo, un coach, un guru spirituale e nemmeno un formatore. Forse è tutte queste cose messe insieme. Di base è un ragazzo di trent'anni che ha sviluppato un legame unico con la sua community di centinaia di migliaia di persone che lo seguono sui social e nei suoi eventi live. Persone, non fan, perché "Dan" condivide con loro la sua vita, le sue esperienze, le sue gioie e i suoi fallimenti nella non scontata ricerca della felicità. Ci mette letteralmente la faccia portando un messaggio nuovo, fresco e non incentrato solamente sul raggiungimento di un successo materiale, ma anche sullo sviluppo interiore della persona. Per diventare consapevoli delle persone che siamo, al netto dei condizionamenti sociali e delle attese altrui, dobbiamo innanzitutto ascoltarci in profondità (Ascolta), toglierci la maschera che ci siamo costruiti e avere la pazienza di fare due chiacchiere con chi si nasconde lì sotto. Solo così possiamo accettare le nostre debolezze, il nostro passato, le paure (Accetta) che inevitabilmente fanno parte dell'esperienza umana, abbandonando la rabbia e trasformando ciò che rimane in energia vitale. È a quel punto che scopriremo di avere idee, progetti, intuizioni, relazioni con persone belle (Apprezza) e sarà molto più naturale amare noi stessi, gli altri, la vita nel suo complesso (Ama). Daniele ci dice che la felicità è già dentro di noi: "È nelle piccole cose, nella nostra capacità di individuare e concentrarci sul bello della nostra vita, nel sentirci più ricchi interiormente". È questo il vero successo, questa la vera felicità.