Messalino per bambini in edizione economica e in brossura. È aggiornata alla nuova edizione del Messale Romano (2020). Può essere una proposta-regalo da parte di catechisti e/o parroci per i propri ragazzi. È composta di quattro parti: la celebrazione eucaristica: spiegazione e rito; gli atteggiamenti in chiesa e la riconciliazione; le preghiere; l'anno liturgico. Età di lettura: da 6-10 anni.
Terzo e ultimo volume del ciclo degli Uzeda, "L'imperio" riprende il personaggio principale de "I Viceré", l'ambizioso e cinico Consalvo, e ne segue l'ascesa politica a Roma, in qualità di deputato e di ministro. Sinora poco letto anche a causa dello stato provvisorio in cui l'autore lasciò il dattiloscritto tra le sue carte (prima della pubblicazione postuma nel 1929), il romanzo di De Roberto ritorna oggi in un nuovo testo criticamente rivisto che sana le incongruenze delle edizioni precedenti, accompagnato da un commento che per la prima volta fa luce sui tantissimi riferimenti polemici alla corrotta politica liberale di fine Ottocento e lo presenta ai lettori in tutta la sua statura di grande classico. Arricchisce il volume un'ampia introduzione del curatore, Gabriele Pedullà, dove, a partire da "L'imperio", l'intera trilogia degli Uzeda viene riletta retrospettivamente alla luce dell'inesausta pulsione a smascherare la violenza dei rapporti di forza - nella coppia, nella famiglia, nell'arena pubblica - che accompagnò De Roberto per tutta la vita.
Aboca Museum presenta la riproduzione facsimilare dell'affascinante florilegio "Hortus amoenissimus" di Franciscus De Geest, celebre pittore olandese del Seicento barocco (1638-1699). Questi, divenuto celebre per i ritratti e le nature morte, si era dedicato con entusiasmo anche all'illustrazione di piante fiorite, realizzando questo splendido florilegio manoscritto, datato Leeuwarden 1668 e attualmente conservato presso la Biblioteca Nazionale di Roma. Una raccolta di 201 disegni originali dal vero, splendidamente colorati con tecnica mista, testimonianza della varietà di piante da fiore coltivate nei giardini botanici dell'epoca e delle ricche collezioni dei tanto ricercati tulipani d'Oriente. La misura è in folio oblungo verticalmente, mm 447 x 283. Il florilegio è introdotto da una suggestiva tavola di presentazione: l'artista offre il suo splendido libro a Flora, dea della Primavera. Accompagna la riproduzione facsimilare un commentario di circa 100 pagine in inglese contenente: la presentazione della figura dell'autore; la descrizione dell'iconografia secentesca delle piante; l'identificazione, in chiave moderna, delle specie presenti nel florilegio.
Maestro di editoria e studi biblici, Paolo De Benedetti è stato traduttore - a partire dalla giovanile versione del "Cantico dei cantici", revisore di traduzioni altrui e teorico dell'arte del tradurre. Entriamo qui nella sua officina, a contatto con una metodologia critica che non si limita a segnalare i problemi dei testi, ma sa andare in profondità alla ricerca di soluzioni alternative. Emblematiche in tal senso sono le pagine sulla preghiera di Gesù, il "Padre nostro". Tradurre, per De Benedetti, è mettersi al servizio del testo e dei lettori, in un andirivieni tra competenza filologica, sapienza ermeneutica e resa linguistica. Ogni buona traduzione ha un «settantunesimo senso»: tiene conto delle tradizioni «che non sono meno di settanta», ma sa introdurre, se così si può dire, un altro inatteso significato.
Gesù visto da vicino con gli occhi profondi e documentati di un autore abile nel presentarlo ai più giovani con un linguaggio narrativo e coinvolgente. In queste pagine affiora un Cristo intenso, sorprendente, affascinante, originale, capace di interrogare e far riflettere il lettore moderno (tanto che il volume può costituire un ottimo punto di partenza anche per una catechesi degli adulti). Ogni capitolo si conclude con la proposta di una riflessione personale e di gruppo.
Il documento, corredato da un ampio apparato di note che ne favorisce la comprensione, ricostruisce, fase per fase - dal biennio 1968-69 alla metà degli anni Ottanta - i convulsi mutamenti del contesto storico-politico del nostro paese, permettendo al tempo stesso di entrare all'interno di dinamiche ancora oggi sconosciute della complessa storia delle Brigate rosse. Soprattutto il lento ma inesorabile dissidio tra la componente dei suoi fondatori storici imprigionati da anni e la direzione esterna. Dissidio insanabile che, dopo il tragico esito del sequestro Moro, sfocerà in una serie di scissioni e poi nella dissociazione e nel «pentimento» da parte di molti dei suoi militanti, preludio all'esaurirsi di quel progetto politico rivoluzionario.
Traducción castellana, introducciones y notas de Vicente Martínez-Blat, ocd.
Santa Isabel de la Trinidad es una de las figuras místicas más importantes del siglo XX. Contempo -ránea y coterránea de santa Teresa de Lisieux, ambas carmelitas contemplativas y, desde su claus-tro, prolíficas y profundas escritoras espirituales. A pesar de que la Iglesia solo ha otorgado el título de Doctora a la santa de Lisieux, es indudable que el magisterio de la de Dijon posee evidentes quilates espirituales y que su influjo en la Iglesia es de una acreditada trascendencia.
Ya escribió sobre ella el teólogo Hans Urs von Balthasar cuando ni siquiera había sido beatificada: «La estructura del universo espiritual de Isabel, el contenido y el estilo de su pensamiento teológico son de una densidad, de una consistencia perfecta». Y san Juan Pablo II, refiriéndose a ella, dijo: «Entre los santos de Francia que ejercieron la mayor influencia en mi vida, Isabel de la Trinidad es un admirable testigo de la gracia del bautismo cumplida en un ser que la acoge sin reservas: nos ayuda a encontrar a nuestra vez las formas de oración y entrega».
La BAC publica ahora en español, íntegra y críticamente, las Obras completas de santa Isabel. Sus escritos han sido siempre —y especialmente en nuestros días— una apremiante llamada a la interioridad y, en concreto, a la experiencia de la inhabitación trinitaria. La lectura de estas páginas resultará, sin duda, un auténtico alimento espiritual para los lectores ávidos de crecer y ahondar en su vida cristiana.
Perché il dolore, la sofferenza, la malattia? Come mai ci ammaliamo fisicamente o spiritualmente? Gesù guarisce ancora? Potrebbe guarire anche me? Quali sono le condizioni per guarire? Come pregare per la guarigione di un malato? Chi possiede il carisma di guarigione? Il Signore potrebbe aver scelto anche me per questo ministero straordinario? A queste e altre domande si propone di rispondere, pur con tutti i suoi limiti, questo seminario di guarigione.
La delicatezza del tema, la semplicità del linguaggio e la concretezza con cui l'argomento viene esposto, rende questo percorso accessibile a tutti, ma si rivolge particolarmente ai malati nel corpo e nello spirito e a quanti hanno «compassione» di loro. Attraverso questo ministero la Spirito Santo vuole risvegliare la fede nella Chiesa e manifestare le meraviglie di Dio.
Lia Cerrito, Missionaria del Vangelo, ha incarnato il carisma vocazionale dell'Istituto ed è stata una donna ed una testimone dalla proteiforme attività, piena di idee, di progetti da realizzare e di tanti realizzati, ricca di fantasia, capace di sognare ma al tempo stesso di essere straordinariamente aderente alla vita di ogni giorno, calata del tutto nel mondo, pur non appartenendo al mondo. Le sue giornate erano intense, materialmente e spiritualmente, come stanno a testimoniare i suoi scritti editi ed inediti, le sue agende, i suoi appunti. Lia Cerrito ha espresso in pieno nella Chiesa del XX secolo il "genio femminile": lo aveva come dono, così come aveva come dono la "cultura del progetto", quel guardare sempre avanti con ottimismo, nonostante le tante difficoltà oggettive che ogni progetto si portava dietro, perché continuamente proiettata sul mistero Pasquale. Era al contempo una donna semplice, affascinata dal messaggio di Francesco d'Assisi, conquistata dalla "povertà evangelica" su cui tornerà molto spesso nei suoi scritti come riflessione personale e come riflessione da donare agli altri. Qui si presentano sinteticamente le vicende di una consacrata che ha vissuto nel secolo la sua esperienza vocazionale e che ha fatto della Parola il suo centro assoluto e indiscusso.
Straordinario romanzo della letteratura popolare e colta italiana, sottovalutato dai suoi contemporanei, I Viceré è una saga epica di inaudita ricchezza, che esplora la storia e le vicende esistenziali dell'antica famiglia catanese d'origine spagnola degli Uzeda di Francalanza. L'opera, pubblicata nel 1894, costituisce il secondo volume d'una trilogia e si cala a pieno in un'epoca di rivolgimenti di cui De Roberto è tra i massimi interpreti. Considerato oggi un grande classico della letteratura italiana, è la storia di ogni tempo, ricca di agganci storici e narrazioni incrociate tra i personaggi, nello scenario storico di una Sicilia splendida e decadente.
Un catechismo sotto forma di domande e risposte per scoprire la fede in Gesù e nella Chiesa.
Il catechismo fa riecheggiare dentro di noi la parola di Dio, come l’eco che si sente in montagna. Essa cambia la nostra vita. Attorno a noi sentiamo molte parole inutili, delle chiacchiere, che non cambiano nulla: la parola di Dio, invece, cambia tutto. È come un martello pneumatico che spacca il nostro cuore di pietra! Per ricevere con frutto la parola di Dio, occorre non solo ascoltarla, ma farla riecheggiare dentro di noi. La parola di Dio non è un testo, una frase, una parola, ma è qualcuno! San Giovanni nel suo vangelo dice che Gesù è il Verbo, cioè la Parola in persona! Quel che Dio aveva da dirci, ce lo ha detto dandoci il suo Figlio Gesù. Il catechismo dunque ci permette di conoscere Gesù, di seguirlo, e di conservarlo costantemente nel nostro cuore.