Una nuova edizione rivista e corretta della Notte Oscura di San Giovanni della Croce, con la traduzione di Silvano Giordano e un'introduzione di Federico Ruiz.
Un feeling speciale lega Giovanni Paolo II ai giovani. Un libro-notes ne raccoglie le frasi più significative.
«Vi ho cercato, e voi siete venuti da me, per questo vi ringrazio»: è l’ultimo abbraccio di Giovanni Paolo II ai giovani raccolti sotto la sua finestra. In occasione della beatificazione (Roma, 1 maggio) e della GMG che si terrà a Madrid in agosto, Città Nuova ha raccolti alcuni pensieri di papa Wojtyla nel volumetto Vi ho cercato, pensieri di Giovanni Paolo II ai giovani. Si tratta di un libro notes con chiusura ad elastico che raccoglie frasi, pensieri e brevi meditazioni tratti dai discorsi di Giovanni Paolo II ai giovani pronunciati negli appuntamenti delle Giornate Mondiali della Gioventù. Un omaggio ad un Papa straordinario, carismatico, capace di parlare direttamente al cuore della gente, soprattutto dei giovani.
Cofanetto in tre volumi con tutte le opere letterarie, gli scritti filosofici e le Encicliche di Giovanni Paolo II.
Descrizione:
La selezione di scritti di Papa Giovanni Paolo II, che viene presentata in questo volume, è proposta nella tradizionale sistemazione di un brano al giorno per i dodici mesi dell'anno, a formare un singolare "breviario". Un filo rosso collega le scansioni mensili e i singoli brani, mettendo in luce la dominante che ci sembra abbia caratterizzato il suo pontificato: il coraggio. Un coraggio che pone profonde radici nell'amore a Cristo, alla Madonna e alla Chiesa, e perennemente sostenuto dalla preghiera.
In occasione della prossima beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, il 1° maggio 2011, ci sembra opportuno e doveroso ricordare e rileggere alcuni passaggi del suo ricco insegnamento, per ciò che ci riguarda più direttamente come Apostolato della Preghiera. A tale scopo, abbiamo selezionato una piccola antologia, come una collana di perle preziose, che Papa Giovanni Paolo II ci ha lasciato in eredità. La nostra raccolta di testi inizia con una stupenda e profonda meditazione biblica sul costato aperto, si sviluppa nella preghiera con i commenti alle singole litanie del Sacro Cuore, per estendersi con le applicazioni pastorali e il richiamo all’attualità del culto al Cuore di Cristo. In conclusione, riportiamo uno stralcio dell’ultimo testo di Papa Giovanni Paolo II, letto il giorno dopo la sua morte.
Come ha potuto Dio permettere tante guerre, i campi di concentramento, l'olocausto? Il Dio che permette tutto questo è ancora davvero Amore? è giusto nei riguardi della Sua creazione? non carica troppo le spalle dei singoli uomini? non lascia l'uomo solo con questi pesi, condannandolo a una vita senza speranza? Oggi abbiamo forse più che mai bisogno delle parole del Cristo risorto: "Non abbiate paura!". Ne hanno bisogno i popoli e le nazioni del mondo intero. Occorre che nella loro coscienza riprenda vigore la certezza che esiste Qualcuno che tiene in mano le sorti di questo mondo che passa; Qualcuno che ha le chiavi della morte e degli inferi; Qualcuno che è l'Alfa e l'Omega della storia dell'uomo. E questo Qualcuno è Amore: Amore fatto uomo.
"La politica non è oggi in grado di proporre antidoti ai guasti di una memoria fondata sulla centralità delle vittime. Meglio sarebbe guardare con fiducia alla conoscenza storica. Più storia e meno memoria vorrebbe dire distanziarsi dalla tempesta sentimentale che imperversa nelle nostre istituzioni, recuperare un rapporto con il passato più problematico, più critico, più consapevole."
La memoria pubblica è un "patto" in cui ci si accorda su cosa trattenere e cosa lasciar cadere degli eventi del nostro passato. Su questi eventi si costruisce l'albero genealogico di una nazione. Sono i pilastri su cui fondare i programmi di studio per le scuole, i luoghi di memoria, i criteri espositivi dei musei, i calendari delle festività civili, le priorità da proporre nella grande arena dell'uso pubblico della storia, le scelte sulla base delle quali si orientano tutti i sentimenti del passato che attraversano la nostra esistenza collettiva. I fondamenti di quel "patto" cambiano a seconda delle varie "fasi" che scandiscono il processo storico di una nazione. Vent'anni fa, la classe politica uscita dal crollo della Prima Repubblica venne chiamata a una complessiva opera di "rifondazione". Si trattava, fra l'altro, di rinnovare un intero apparato simbolico, quell'insieme di pratiche di natura rituale sul quale un sistema politico fonda la propria legittimazione. Vent'anni dopo prendiamo atto di un vero fallimento.
A tenere insieme il patto fondativo della nostra memoria sono oggi infatti solo il dolore e il lutto che scaturiscono dal ricordo delle "vittime". Della mafia, del terrorismo, della Shoah, delle foibe, delle catastrofi naturali, del dovere, vittime, sempre e solo vittime. Il dolore di ognuna di esse, per potersi vedere riconosciuto, deve sopravanzare quello delle altre. Per emozionare, commuovere, suscitare consenso, le sofferenze vanno gridate, possibilmente in televisione; e più forte si grida più si sfondano le barriere dell'audience e dell'ascolto. Quasi che le emozioni siano merci e che sia il mercato a imporre le sue regole, nel controllarne la domanda e l'offerta. Ma non è al mercato che si può chiedere di costruire una forma di bene comune e tantomeno una religione civile.
Un efficace inquadramento storico della terapia cognitiva, che sta affrontando una svolta decisiva. La metafora della mente come computer, adottata entusiasticamente dal cognitivismo clinico, è ormai considerata una forzatura nella scienza cognitiva non clinica. A questo cambiamento di paradigma corrisponde nel cognitivismo clinico l’apertura di nuove linee di ricerca sulle emozioni, sugli interventi di validazione e accettazione, sui livelli di padroneggiamento volontario degli stati mentali, fino ad arrivare agli studi sugli stati di coscienza.
Giovanni Maria Ruggiero, psichiatra e psicoterapeuta, è socio didatta della Società italiana di terapia comportamentale e cognitiva e autore di numerose pubblicazioni sul trattamento cognitivo dell’ansia e dei disturbi alimentari.
Il nuovo album in occasione della Beatificazione di Giovanni Paolo II con brani inediti dalla viva voce del Papa e interpretati da stars internazionali come Placido Domingo, Andrea Bocelli, Yasemin Sannino e The Priest.
L’album è realizzato dallo stesso produttore di Abbà Pater.
Tu Es Christus è infatti un omaggio a Giovanni Paolo II, il Pontefice simbolo della
moderna cristianità.
Nella memoria di tutti sono impresse in maniera indelebile le parole di
questo grandissimo Papa: discorsi, riflessioni, moniti che sono vere e proprie
pietre miliari sulla via dell’evangelizzazione e del vissuto cristiano. L’album
Tu Es Christus ripropone alcuni di questi memorabili momenti – concessi in
licenza dalle registrazioni di Radio Vaticana – “arricchiti” da melodie orche-
strali composte ad hoc.
L’album è ulteriormente arricchito da altri brani originali eseguiti da An-
drea Bocelli, Placido Domingo, The Priests e da Yasemin Sannino.
Inoltre, i Pueri Cantores – Coro dei Bambini della Cappella Sistina – sono
presenti nei brani di Andrea Bocelli e dei The Priest.
Contenuti del CD
1. Maranà tha - The Priests
2. Caeli porta - Papa Giovanni Paolo II Yasemine Sannino and Don Marcos Pavan
3. Cerchi Dio ? - Papa Giovanni Paolo II
4. Magister scimus - Placido Domingo
5. Rabbì, ubi abitas? - Papa Giovanni Paolo II
6. Attende Domine - Andrea Bocelli
7. Miserere nostri Domine - Papa Giovanni
Paolo II
8. Un si y un no - Papa Giovanni Paolo II
9. Mihi vivere Christus est! - Papa Giovanni
Paolo II
10. Scio cui credidi - yasemin sannino
11. Totus tuus - Papa Giovanni Paolo II
12. Beati mundo corde - Papa Giovanni Paolo II
13. Rejoye - Papa Giovanni Paolo II
«Attore e poeta, operaio e patriota polacco, amante della montagna e del nuoto, Karol Wojtyla divenuto Giovanni Paolo non ha avuto alcuna difficoltà a porsi a interprete dell'umanità della sua epoca, ma è riuscito anche a mostrare a quell'umanità - con l'esempio e con le parole - che cosa sia credere in Dio ai nostri giorni» (dalla Presentazione di L. Accattoli).
Aiutato dalla lunga durata del suo pontificato - 26 anni e mezzo - Giovanni Paolo II era proiettato nella predicazione del Vangelo fino ai confini della terra e nel sogno apostolico di arrivare a ogni persona. I testi raccolti nell'antologia descrivono efficacemente quel suo sogno: non potendo incontrare ogni famiglia egli scrive alle famiglie come categoria umana e così fa per le donne, i bambini, i giovani e gli anziani. E nel redigere i suoi testi con intonazione affabile e familiare egli modifica l'immagine papale, staccandola dal latino e dal bronzo tipici della tradizione pontificale e avvicinandola all'uomo di oggi.
Sommario
Presentazione. Lettera ai bambini. Lettera ai giovani. Lettera alle donne. Lettera agli anziani. Lettera alle famiglie.