Una raccolta di 100 frasi e brevi meditazioni per riscoprire il fascino senza tempo di un autentico gigante della santita: Giovanni della Croce.
Storici e araldisti si limitano a esporre le ragioni più evidenti e immediate del fenomeno araldico, trascurandone la natura di "codice distintivo" e quindi identificativo. È proprio tale natura, invece, che sta all'origine del fascino dell'araldica sulle persone. Il presente volume abbraccia questa visione ampliata e solidamente motivata, proponendo una rigorosa trattazione della materia in quattro parti. Nella prima vengono introdotte l'essenza e le cause del fenomeno araldico, l'origine della casta nobiliare, le fonti blasoniche. Il "codice distintivo" viene svolto analiticamente nella seconda e nella terza parte. La quarta parte, infine, è dedicata all'esame dei singoli generi di stemma e alla loro genesi.
Il volume raccoglie in maniera plastica il pensiero di Giovanni Paolo II nelle omelie che ha rivolto in 25 anni di pontificato all'inaugurazione dell'anno accademico delle università pontificie. A partire dal 1978 fino al 2002 è possibile descrivere un tracciato che, anno dopo anno, ha portato il Santo Padre a delineare le motivazioni degli studi compiuti a Roma e le finalità sottese. È facile trovare un magistero che si fa forte dell'esperienza precedente di Karol Wojtyla, professore di etica prima a Cracovia e a Lublino poi. Tra le righe, è possibile verificare i ricordi, a volte la nostalgia, ma soprattutto le convinzioni che hanno segnato il suo magistero petrino.
La tesi che si articola in tre parti, attraversa lo spazio temporale che dal CIC/1917 conduce al CIC/1983 ripercorrendo il pensiero del magistero e di alcuni canonisti in ambito sia ecclesiastico che statale. Ciò che emerge è l'aequitas definita sapiens dal terzo dei principi che hanno guidato la revisione del codice, spirito profondo della legislazione ecclesiale ossia la ricerca della giustizia .
E' un nuovo "manuale" di storia composto da uno dei più qualificati "francescanisti" laici del momento. Si parte da Francesco d'Assisi (XIII sec.) e si arriva alla nascita dei "Cappuccini" (XVI sec.), percorrendo storicamente le tappe del movimento "francescano" nelle sue più diversificate forme, istituzioni, idee, con un giudizio equilibrato sulle vicende, spesso drammatiche, che hanno determinato l'evolversi della "storia" italiana, europea e mondiale. Il libro è di scorrevole lettura: volutamente è privo di "note", mentre la bibliografia "ragionata", alla fine, offre gli strumenti per un maggior approfondimento e per uno studio personale. Correda l'apparato un Indice cronologico e un Indice dei nomi.
Nell'ambito dell'etica, ancora oggi, è fondamentale la domanda: è possibile argomentare e concludere su principi, valori, norme morali universalmente condivisibili? Si può oggi superare il confine segnato dallo scientismo nichilistico che elimina alla radice il senso del discorso sulla morale? Il saggio di Wojtyla ci riporta a questa problematica, teoricamente ardua ma più che mai ineludibile, indicando vie metodologicamente nuove.
Questo documento pontificio rilancia la pratica mariana del Rosario, proponendo anche i cinque nuovi "misteri della luce".
Lettera apostolica di Giovanni Paolo II all'episcopato, al clero e ai fedeli sul Santo Rosario.
«... È necessario che lo sguardo si volga "all'artefice della nostra salvezza" per generare una civiltà della verità e dell'amore. La civiltà dell'amore! Per non agonizzare, per non spegnersi nell'egoismo sfrenato, nell'insensibilità cieca al dolore degli altri. Fratelli e sorelle, costruite senza stancarvi mai questa civiltà! È la consegna che oggi vi lascio. Lavorate per questo, pregate per questo, soffrite per questo!». Dal messaggio del Santo Padre al Meeting 1982.