il titolo originale dell opera di p. Clutrera, stampata a palermo nel 1881, h: mineralogia biblica. Ovvero spiegazione dei corpi inorganici menzionati nella sacra scrittura. Lo scopo che ci si prefigge ripubblicandola e`quello di arricchire il patrimonio dei testi sul visibile parlare". " il titolo originale dell'oper a di p. Clutrera, stampata a palermo nel 1881, h: mineralogia biblica. Ovvero spiegazione dei corpi inorganici menzionati nella sacra scrittura. Lo scopo che ci si prefigge ripubblicandola e`quello di arricchire il patrimonio dei testi sul visibile parlare". Sia sulla codificazione sia sulla decodificazione della nostra arte hanno influito e influiscono assai i bestiari, gli erbari, i lapidari dell'immaginario orm ai da noi lontani. Ma le chiavi codificatrici e decodificatrici sui termini biblici di zoologia, di botanica, di mineralogia che fondano le trasposizifantasticamente". Se e`necessario alla esatta penetrazione di innumerevoli opere d'arte n on dimenticarsene, e`perr penetrantissimo accostare alla "fantasia" zoologica, botanica e mineralogica pure le attenzioni "scientifiche" che la nostra tradizione ha rivolto all apprendimento e alla comprensione delle scritture. Percir la collana "visibile parlare" offre testi di quella "fantasia" e offre testi di questa "scienza". Il volume e`diviso in cinque sezioni: nellaprima, fatta osservare la differenza che passa tra gli esseri viventi e gli esseri bruti, tra i corpi organici e gli inorganici, si accennano i principali caratteri per cui i minerali si distinguono gli uni dagli altri, aggiungendo, a vantaggio di coloro che non sono versati nello studio delle scienze naturali, informazioni su alcune sostanze, che servono a intendere bene i minerali ricordati nella bibbia. Nella seconda si parla delle tanto discusse pietre preziose che adoranvano il "razionale" del sommo sacerdote dzionale" del sommo sacerdote degli ebrei. Nelle altre due sezioni si tratta dei metalli e delle leghe, degli altri minerali biblici e, infine, delle rocce. Concludono il volume, un indice dei luoghi della bibbia spiegati o citati, e un indice delle cose piu`notevoli contenute in esso. "
Il 19 Ottobre 2008 la Chiesa ha dichiarato beati Zelia Guérin (1831-1877) e Luigi Martin (1823-1894), genitori di Teresa di Lisieux. L’entusiasmo di molti e – a seconda delle reazioni – il disagio degli intellettuali di fronte a questa coppia singolare di sposi è legato ad alcune caratteristiche anomale di un amore che contrasta con la cultura dei nostri tempi.
Sarebbe un errore abbandonare la storia di questi coniugi alle sopravvivenze del passato. Meglio non lasciarsi irretire da certe forme desuete per arrivare al nucleo prezioso di due anime sinceramente e totalmente desiderose di dare a Dio il primo posto e di fare la Sua volontà qualunque essa fosse. Nonostante il riserbo nella espressione dei sentimenti, Zelia e Luigi sono stati capaci di un amore di rara intensità, un mix formidabile, capace di resistere e trionfare sulle umiliazioni, le morti e i fallimenti.
Destinatari
Genitori, religiosi.
Gli autori
Giulia Paola di Nicola e Attilio Danese, sposati dal 1971, sono docenti di sociologia della famiglia presso l’Università “G. D’Annunzio” e presso la “Leonardo da Vinci” di Chieti. Entrambi saggisti svolgono un’intensa attività culturale in Italia e all’estero sulle problematiche relative all’antropologia della reciprocità uomo-donna, alle scienze e alla spiritualità del matrimonio, al rapporto tra persona e sociologia. Dirigono la rivista “Prospettiva Persona” e la collana “Scienze del matrimonio” presso la Casa editrice Effatà (Torino). Collaborano con diverse riviste. Sono membri dell’Accademia Internazionale INTAMS di Bruxelles e della Consulta nazionale della Famiglia della CEI. Per le Edizioni San Paolo hanno pubblicato "Verginità e Matrimonio. Reciprocità e diversità di due vocazioni" (2000); "Da Amore a Zapping. Manuale definitivo per incomprensibili adolescenti" (2008).
Classicista per formazione, ma anche appassionato cultore di semitistica, l’autore ha lasciato una produzione scientifica di alta qualità, dispersa in miscellanee e riviste specializzate spesso di non facile reperimento. Per ricordarlo, e per consentire a un pubblico il più vasto possibile di conoscere e apprezzare la sua figura di studioso raffinato e profondo, alcuni suoi amici e colleghi hanno pensato di riproporre la maggior parte dei suoi scritti in una più accessibile veste editoriale.
Sommario
Premessa. 1. Sull’uso di quamvis in Cicerone. 2. Cristianesimo e cultura classica. 3. Note su Tertulliano e Filone d’Alessandria. 3. Sul criterio e il valore della traduzione per Cicerone e S. Gerolamo.
4. Vnusquisque uestrum psalmum habet. 5. Rec. a B. Altaner, Patrologie. 6. Rec. a R. Joly, Hermas. Le Pasteur. 6. Rec. a G. Scarpat, Tertulliano, Adversus Praxean. 7. Rec. a J. Scherer, Entretien d’Origène avec Héraclide. 8. Rec. a M. Harl, Origène et la fonction révélatrice du Verbe Incarné. 9. Rec. a A. Wenger, Jean Chrysostome. Huit Catéchèses inédites. 10. Rec. a A. Salvatore, Studi prudenziani. 11. Rec. a I. Lana, Due capitoli prudenziani. 12. Rec. a G. Pomarès, Gélase Ier. 13. La preghiera nei misteri. 14. Sul Commento all’Epistola agli Efesini di Heinrich Schlier. 15. Per una comprensione neotestamentaria dell’annuncio del Regno di Dio. 16. Una nota ignaziana: ajntivyucon. 17. La «dedizione» del martire: Ignazio Sm. 4,2. 18. Il sangue vivificante di Cristo in Cipriano. 19. Una nota sul «mysterium» dell’«ordo verborum» nelle Scritture. 20. Rec. a Hieronymus. Liber de optimo genere interpretandi (epistula 57), ed. G.J.M. Bartelink. 21. Limus, in Enciclopedia Virgiliana. 22. Morte, in Enciclopedia Virgiliana. 23. Note ambrosiane. 24. Poesia per ritrovare forza (Is. 40, 27-31). 25. Osservazioni su Proverbi 19,17a in Cipriano. 26. Sermo humilis negli autori latini cristiani (Appunti per una storia del tema). 27. Et mussitatores discent legem (Is. 29,24 Vulg.). 28. Le prime due testimonianze su Procolo martire bolognese. 29. Avulsi sumus in eis (Ezech. 37,11 ap. Tertull., res. 29,12). 30. Ambrogio. Esortazione alla verginità 1-10: una proposta di lettura. 31. Rec. a F. Gori, Arnobio il Giovane. Disputa tra Arnobio e Serapione. 32. Una nota su 2Cor 4,8. 33. Dio padre nelle lettere di Clemente romano e di Ignazio martire. 34. Consenso al Vangelo e gloria di Dio. In margine a 2Cor 9,11-13. 35. I martiri Vitale ed Agricola ed il biennio della fede. 36. Note al testo ambrosiano. 37. Appunti (siro)esaplari. 38. Pighi e la religione romana. 39. Note sulle traduzioni greche e latine di Giudici 6,11-24.
Note sull'autore
Paolo Serra Zanetti (1932-2004), sacerdote della Chiesa bolognese, è stato per lunghi anni docente di letteratura latina, letteratura cristiana antica, ebraico, filologia ed esegesi neotestamentaria nell’ateneo della sua città. I suoi interessi lo hanno portato ad approfondire Cicerone, Ignazio di Antiochia, Cipriano di Cartagine, Girolamo traduttore e soprattutto, negli ultimi anni, la Bibbia greca dei LXX, il Nuovo Testamento e vari settori dell’esegesi patristica.