Il dibattito intorno al rapporto tra Chiesa e laicità dello stato occupa un vasto spazio sui giornali e nei talk show televisivi, e genera vivaci dibattiti e scontri polemici.
La forma della Chiesa, determinata dalle condizioni della sua esistenza in una società secolarizzata, democratica e strutturata in uno stato laico, non sembra però godere di una abbondante letteratura nell’ambito teologico.
In questo volume, Severino Dianich affronta consapevolmente questa tema così scomodo e tenta valutazioni e suggerirmenti che intercettano alcune linee dell’attuale politica ecclesiastica in Italia; convinto che, in una situazione in cui la missione della chiesa nei paesi di antica tradizione cristiana sta attraversando una crisi che coinvolge la stessa permanenza nella fede di molti battezzati e la proposta della fede in Gesù ai non credenti, sia un dovere della riflessione teologica studiare il problema sul piano fondamentale, quello della "forma evangelici" come carattere essenziale della missione della chiesa.
Destinatari
Un libro destinato a laici e religiosi.
Autore
Severino Dianich, prete della diocesi di Pisa, si è laureato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana, è stato professore ordinario di ecclesiologia e cristologia alla Facoltà di Teologia di Firenze, dove ha diretto un Master in Teologia e Architettura di Chiese. Negli ultimi dieci anni la sua ricerca si è orientata sui problemi della relazione fra espressioni artistiche e riflessione teologica. Della sua vasta bibliografia basti ricordare La chiesa mistero di comunione (Marietti, 1990); La Chiesa e le sue chiese. Teologia e architettura (San Paolo, 2009); Per una teologia del papato (San Paolo, 2010), La Chiesa. Una «realtà complessa» tra istituzione e mistero (San Paolo, 2010).
Punti forti
La costante attualità del tema avvalorata dall’importanza dell’autore.
Questa fortunata opera di Severino Dianich è stata ripubblicata più volte dal 1975 ad oggi.
Per questa nuova edizione l'autore l'ha completamente rivisitata e riscritta, giudicando che l'idea originaria oggi poteva risultare ancor più interessante, a partire dai suoi studi degli ultimi anni, che sono venuti a confermarla ed arricchirla di nuove e positive conseguenze.
è l'idea che tutta la struttura della chiesa trovi la sua ragion d'essere nel semplice avento che le dà origine: il credente, grazie al dono divino della comunione, comunica la sua fede ad un interlocutore che lo accoglie, dando così vita ad una relazionalità nuova, fondata sulla fede.
L'opera fu giudicata a suo tempo "uno strumento prezioso" per le scuole di teologia e per la catechesi di alto livello: "Il suo valore non è tanto nella mole delle pagine-scriveva Tullio Citrini - bensì nell'intelligente intreccio dei temi", per cui è "degna di essere definita geniale".
Nell’uso comune della lingua italiana parlare di “missione” assume diversi significati. Questo volume muove dalla consapevolezza che, dietro un tema che tanta massificazione mediatica ha oggi così inflazionato, sussiste ancora una fecondità di non poco rilievo, se è vero che – come amava ripetere Giovanni Paolo II – «la chiesa o è missionaria, oppure non è più nemmeno evangelica».Viene analizzato anzitutto il concetto di missione a partire dall’attualità del fenomeno religioso nell’età contemporanea. Una particolare attenzione viene dedicata al concilio Vaticano II e agli sviluppi post-conciliari. La riflessione condotta prepara poi il campo per una ricerca sulle radici storico-bibliche del tema, per gettare infine uno sguardo più consapevole e maturo verso le forme della missione di ieri, di oggi e di domani.
Destinatari
lCristiani desiderosi di formazione, catechisti, gruppi e movimenti.
Gli autori
Severino Dianich, prete della diocesi di Pisa, si è laureato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana, è stato professore ordinario di ecclesiologia e cristologia alla Facoltà di Teologia di Firenze, dove ha diretto un Master in Teologia e Architettura di Chiese. Negli ultimi dieci anni la sua ricerca si è orientata sui problemi della relazione fra espressioni artistiche e riflessione teologica. Della sua vasta bibliografia basti ricordare La chiesa mistero di comunione (Marietti, 1990); La Chiesa e le sue chiese. Teologia e architettura (San Paolo, 2009); Per una teologia del papato (San Paolo, 2010), La chiesa, una “realtà complessa” tra istituzione e mistero (San Paolo, 2010).
Bert Jan Lietaert Peerbolte, studioso olandese di Nuovo Testamento, ha ultimato i propri studi teologici in Groningen e Leiden, dove ha conseguito il dottorato nel 1995. Ha insegnato presso l’Università di Utrecht (1999-2000) e la Kampen Theological University (2000-2008). Da settembre 2008 è docente ordinario di Nuovo Testamento presso la Vrije Universiteit di Amsterdam. Il suo campo di ricerca comprende gli studi paolini, il libro dell’Apocalisse e il giudaismo antico. Con San Paolo ha pubblicato il saggio Paolo il missionario.Alle origini della missione cristiana (2006).
Lo studente che intende applicarsi seriamente e raggiungere un buon risultato lavora molto di più di un operaio o un impiegato medio. Questo aspetto della vita di chi studia spesso non viene considerato nella sua vera portata. Studiare da adulti – tale è l’esperienza universitaria – deve essere considerato un vero e proprio lavoro, duro e gratificante insieme, nel quale ogni giorno si è messi alla prova e chiamati ad affinare la propria efficienza. È la fatica con la quale ci si guadagna il pane che si mangia ed è il dovere di cui ci si sente responsabili davanti a Dio e alla società. L’autore sottolinea come studiare significhi rendersi “discepoli”, sottoponendosi a una “disciplina”, perché non c’è acquisizione di sapere senza ordine, senza regole, senza impegno, senza ascesi. Il discorso sulla vita spirituale del cristiano non può prescindere da tutto ciò. Il testo prosegue la collana di formazione per giovani universitari, avviata con A. Matteo, Onora la tua intelligenza. Lettera a un giovane studente; E. Salmann, Scienza e spiritualità. Affinità elettive; R. Repole, Il gusto del pensiero. Lettera a un giovane studente e M.P. Gallagher, Una freschezza che sorprende: il Vangelo nella cultura di oggi.
Descrizione dell'opera
«Questo è un libro di teologia di tipo speciale, perché ha un'ambizione, quella di offrire una seria riflessione teologica sulla chiesa, che tutti, anche coloro che mai hanno fatto studi di questo tipo, possano capire facilmente. [...] La ricerca teologica, infatti, non è destinata ad accumularsi nelle biblioteche, bensì ad animare le idee dei credenti e a dialogare con tutti gli uomini che si interrogano sul senso della vita» (dalla Presentazione).
Scrivere di teologia facendosi capire da tutti non è una cosa facile. Pur impegnato da molti anni nello studio e nell'insegnamento specialistico, l'autore ben riesce nel suo felice intento: con stile agile e mai banale, egli spiega che cos'è la chiesa, le forme della sua missione e il suo rapporto col mondo.
Sommario
Presentazione. 1. Cosa dice la gente. 2. Vista dal di dentro. 3. Cristiani di altre chiese. 4. Un fatto: nasce la chiesa. 5. Le cose che ci vogliono. 6. Forme di chiesa. 7. Le strutture di base. 8. Chiesa e mondo: un rapporto difficile. 9. Tra il passato e il futuro. 10. Meditazione conclusiva.
Note sull'autore
SEVERINO DIANICH, nato nel 1934, è stato docente di ecclesiologia alla Facoltà Teologica di Firenze e, per molti anni, parroco di Caprona, nella diocesi di Pisa. La sua opera più importante in materia è il Trattato sulla chiesa, Queriniana, Brescia 2005, scritto assieme a Serena Noceti. Presso le EDB ha curato, con T. Verdon, La Trinità di Masaccio. Arte e teologia (2004) e, con G. Cioli e V. Mauro, Spazi e Immagini dell'Eucaristia (2007).
Questo libro mette sulla carta con chiarezza interrogativi che ogni persona pensante vede sorgere in sé, quando gli si propone la figura di Gesù appeso sulla croce come salvatore degli uomini e datore di senso della storia. Troppo clamorosa è la contraddizione fra lo strazio di un uomo crocifisso e la convinzione che egli possa essere il messia atteso da Israele e segretamente sospirato da ogni uomo. Eppure qui sta il nocciolo di tutto il cristianesimo. Severino Dianich, prete della diocesi di Pisa, è stato docente di Teologia in diverse Facoltà teologiche italiane e presidente dell'Associazione Teologica Italiana.
La nostra storia ha visto e vede la costruzione di cattedrali,santuari,complessi parrocchiali, monasteri, conventi, cappelle sparse ovunque nelle città e nelle campagne:un grandioso fenomeno che ha coinvolto e coinvolge teologi e architetti. La teologia e l'architettura solo di rado si sono intrecciate in modo sistematico:l'intento di questo libro è di portare finalmente al pensiero la loro relazione organica e vitale. Severino Dianich,uno dei più autorevoli teologi italiani,è convinto che la teologia non può che trarre grande giovamento dalla riflessione sulle chiese,perché non è possibile che l'immensa mole di edifici,nella sua incredibile varietà e ricchezza di forme, non abbia nulla da dire a proposito della complessiva esperienza della fede. Anche per questo il libro si compone al contempo di testo e di immagini,conducendo il lettore in un viaggio della mente tra le più belle chiese del mondo.
AUTORE
Severino Dianichè nato a Fiume nel 1934 e dal 1958 è prete della diocesi di Pisa. Laureato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana ha insegnato in diverse università ed è stato professore ordinario di ecclesiologia e cristologia alla Facoltà di Teologia di Firenze,dove ha promosso e diretto un Master in Teologia e Architettura di Chiese. La sua ricerca,infatti,negli ultimi dieci anni si è orientata sui problemi della relazione fra espressioni artistiche e riflessione teologica. Con Timothy Verdon ha curato per le Edizioni Dehoniane di Bologna una raccolta di studi sulla Trinità del Masaccio e,assieme a Gianni Cioli e Valerio Mauro,un'opera collettanea sulla cattedrale di Orvieto.Ha dato corsi e tenuto seminari su questi temi nella Facoltà di Architettura di Valle Giulia a Roma, nella sede di Ravenna dell'Università di Bologna,nella Facoltà di Architettura dell'Università Cattolica di Lima (Perù).Della sua vasta bibliografia basti ricordare La chiesa mistero di comunione,edito da Marietti e ripubblicato innumerevoli volte,Chiesa in missione ed Ecclesiologia. Questioni di metodoe una proposta delle Edizioni Paoline, Il Messia Sconfitto. L'enigma della morte di Gesùedito da Piemme,il Trattato sulla chiesa,scritto assieme a Serena Noceti,pubblicato dalla Queriniana.
Questo libro ripercorrendo le tappe della formazione a Roma di don Dianich, all’Università Gregoriana, offre al lettore uno “spaccato” del mondo teologico ed ecclesiale dell’immediato pre-Concilio, ricco di personaggi e dibattiti che avrebbero poi caratterizzato la storia della Chiesa e della teologia degli ultimi cinquant’anni. Il racconto procede fra coloriti ricordi personali e acute “messe a fuoco” dei punti problematici e delle questioni ancora aperte della teologia sulla Chiesa e sui sacramenti. L’ultima parte si apre così sul futuro della Chiesa e della fede di fronte alle sfide poste dal futuro, con la consapevolezza che i cristiani debbano essere non ai margini, ma nel cuore della storia.
Il Trattato della Chiesa e ben piu che un manuale, si configura come catalizzatore dei molteplici aspetti della riflessione teologica (dalla cristologia, all'antropologia, alla teologia sacramentaria, alla dottrina su Dio, all'escatologia). Sorto in un contesto giuridico, il trattato sulla chiesa ha conosciuto, a fasi alterne, tentativi di rinnovamento volti a recuperare la dimensione misterica della comunita cristiana, ma non ha mai potuto abbandonare le sue radici e prescindere completamente dalla problematica da cui aveva avuto origine. E cio`e`avvenuto non per ragioni storico-culturali, bensi per la natura stessa della chiesa, che comporta una dimensione societaria, inscindibile dalla dimensione misterica. Il trattato sulla chiesa si configura come catalizzatore dei molteplici aspetti della riflessione teologica (dalla cristologia, all'antropologi a, alla teologia sacramentaria, alla dottrina su dio, all'e scatologia), senza disdegnare le questioni attinenti al potere e all'organizzazione, affr ontate perr alla luce della volonta di gesu`e con la consapevolezza del rischio di mistificazione che tali elementi comportano. La chiesa appare alla fine come la forma storica della comunione nello spirito alla quale gesu`ha dato inizio e che per mezzo dello spirito mantiene viva nei secoli, affinche l umanita conosca il volto misericordioso di dio.
Il Dossier offre le linee essenziali del dibattito sul tema dei laici e prospetta linee di soluzione con l'occhio rivolto alla vita concreta delle comunita cristiane.