Las obras de autores como Tolkien, Shakespeare, Dickens o Austen nunca pasan de moda: ofrecen al lector “una escuela de vida”.
Como en sus libros anteriores, el autor trata de mostrar cómo las cumbres de la literatura universal ayudan a redescubrir el sentido de la existencia y a distinguir lo bueno de lo malo, lo verdadero de lo falso, lo bello de lo feo.
Shakespeare, Scott, Austen, las hermanas Brontë, Dickens, George Eliot y Tolkien tienen mucho que decirnos a quienes transitamos por este mundo en el siglo XXI. Son clásicos: sus obras nunca pasan de moda, y ofrecen al lector “una escuela de vida”.
Mariano Fazio (Buenos Aires, 1960) es historiador y filósofo, y Profesor de Historia de las Doctrinas Políticas en la Pontificia Universidad de la Santa Cruz. Ha sido el primer decano de la Facultad, y rector magnífico de dicha universidad. Actualmente vive en Roma, donde trabaja como vicario auxiliar del Opus Dei.
El libro que el lector tiene entre sus manos aborda una temática profundamente inglesa, pero a su vez tiene un alcance universal. Los tres autores estudiados -Moro, Newman y Chesterton- son ingleses hasta los tuétanos. Uno sufrió martirio por su defensa de la fe católica; los otros dos se convirtieron a ella. Los tres amaron a su patria tiernamente, y los tres sufrieron la persecución, discriminación o calumnias por parte del poder político o de la tradición cultural dominante. Por eso, los tres navegaron contracorriente porque entendieron que lo más digno en el hombre, lo que lo hace feliz y supremamente libre, es ser leal a lo que en una conciencia bien formada se presenta como la verdad. Una verdad que no oprime o limita, sino todo lo contrario: abre las puertas a un mundo amplio, con aire puro, donde se puede respirar a dos pulmones.
La verdad libera. La frase del evangelio de san Juan -la Verdad os hará libres- fue vivida por Moro, libérrimo entre los muros de la Torre de Londres; por Newman, que en su honesta búsqueda de la verdad se liberó de todas las falacias de una tradición político-religiosa que encerraba la mente en los límites estrechos del prejuicio; por Chesterton, quien guiado por el sentido común alcanzó la plenitud de la verdad en la Iglesia católica, que le daba -con expresión muy chestertoniana- la llave para abrir todas las puertas.
Hoy podríamos afirmar que Inglaterra es el mundo. Es decir, que la corriente cultural dominante implica en muchos casos ir contracorriente. Pero contracorriente hacia la libertad: como Moro, siendo leales al poder político, pero sin someter nuestra libertad interior ante sus exigencias despóticas; como Newman, con la libertad de exponer y vivir coherentemente nuestra fe, liberándonos del qué dirán y de los respetos humanos; como Chesterton, presentando con buen humor, sentido común y decisión la belleza y el valor de la verdad, para no quedar esclavizados por las modas pasajeras de lo políticamente correcto.
Mariano Fazio, Buenos Aires, Argentina (25 de abril de 1960). Licenciado en Historia y doctor en Filosofía. Recibió la ordenación sacerdotal en 1991, a manos de san Juan Pablo II. Fue rector de la Pontificia Universidad de la Santa Cruz en Roma entre 2002 y 2008. Ha sido Vicario del Opus Dei en Argentina, Paraguay y Bolivia y, desde 2014 hasta mayo de 2019, fue Vicario General de la misma Prelatura. Actualmente es Vicario Auxiliar del Opus Dei.
Sacerdote, historiador y escritor, Fazio ha publicado más de veinte libros sobre sociedad moderna y procesos de secularización, entre los que destacan Historia de la filosofía III. Filosofía moderna e Historia de la filosofía IV. Filosofía contemporánea, Transformar el mundo desde dentro y De la persona a la aldea global, todos publicados en Palabra.
La cultura italiana ha radici millenarie e una grande capacità di universalizzarsi, e ha regalato al mondo architetti, pittori, scultori, musicisti e scrittori unici e straordinari. Questo libro intende introdurre il lettore ad alcuni classici della letteratura italiana: sarà, per così dire, una sorta di "viaggio letterario" in Italia. Per brevità, ho selezionato soltanto alcuni autori per me particolarmente significativi: Dante, Manzoni, Collodi, De Amicis e Guareschi. Le loro opere offrono uno spaccato della storia e della società dell'Italia del loro tempo, e dimostrano la possibilità di dialogo, di comprensione e di convivenza tra persone di diversa sensibilità culturale: un dialogo reso possibile, a mio avviso, dal profondo humus cristiano del Paese. Ma al di là di queste ragioni oggettive, ho scelto questi testi anche perché sono i miei classici, quelli che mi hanno accompagnato nel corso della vita, e la cui lettura mi ha lasciato qualcosa. Sono certo che potranno essere molto utili anche a quanti finora non hanno avuto occasione di accostarsi ad essi.
Con il passare degli anni la figura di Joseph Ratzinger - Benedetto XVI come docente, teologo e Pontefice è sempre più luminosa. Questo volume che segue gli snodi della sua vita è un invito alla scoperta del suo ricchissimo pensiero, che spazia dai grandi temi affrontati dal Concilio Vaticano II, alla minaccia della contemporanea "dittatura del relativismo", al laboratorio intellettuale delle sue Encicliche: è un percorso che sottolinea il nucleo del suo Magistero che ha sempre ricordato l'importanza del dialogo tra la fede e la ragione per avvicinarsi a Dio.
Si è scritto molto sulla libertà, da parecchi secoli e spesso con acume. Questo libro vuole dimostrare che la libertà tende all'amore, e che questa verità riveste un'importanza enorme nella vita di ogni uomo. Siamo stati creati liberi per amare e, quando non raggiungiamo questo fine proprio della libertà, ci troviamo di fronte a un fallimento esistenziale. Tutti desideriamo una vita piena, felice, realizzata. Il criterio per raggiungerla risiede nel fare tutto liberamente e per amore. La tesi è molto semplice, come lo sono tutte le grandi verità. Metterla in pratica è assai più complicato. Nel pensiero contemporaneo sovrabbondano concezioni della libertà lontane da questa, dove essa è concepita come una mera capacità di scelta tra diverse possibilità, o come prerogativa dell'individuo di fare ciò che vuole senza altro criterio che i suoi desideri e i suoi capricci. Molte volte si contrappone la libertà all'impegno, al dovere, all'obbedienza e all'osservanza di alcune norme di condotta. Scopo di queste pagine è incoraggiare il lettore a un concetto più alto di libertà. In questo sforzo di raggiungere un concetto più elevato di libertà, ci vengono in aiuto i classici della letteratura universale: essi descrivono in maniera plastica il cammino della libertà umana verso l'amore, quel processo di liberazione dell'amore che è stato seminato nel cuore dell'uomo. I classici sono lì a ricordarci una serie di valori a cui l'umanità ha aspirato fin dal principio, e che meritano di essere salvaguardati e custoditi. Parlano di cose che penetrano nel cuore dell'uomo e lo commuovono. Un classico è un libro che, benché sia stato scritto secoli fa, ha ancora qualcosa da dirci. E può farlo perché ci parla di cose come la verità, la bellezza, il bene e l'amore, ovvero quelle categorie esistenziali che ci riguardano più da vicino. I classici possono condurci a intravedere la verità, a provare il desiderio di esercitare la virtù, ad apprezzare quella bellezza che ci riempie l'anima. Sono in grado di trasformare la vita dei lettori, schiudendo insospettati orizzonti di amore e di libertà.
È possibile trasformare il mondo per renderlo più conforme al disegno di Dio? Secondo l'autore è questa la specifica missione dei cristiani di ogni tempo, alle prese con il quotidiano della vita professionale e familiare. È un progetto apostolico appassionante che i credenti possono realizzare, con l'aiuto della grazia, «per rimettere insieme ciò che abbiamo rotto con il peccato, per contribuire a costruire il regno di Dio, un regno di verità e di vita, di santità e di giustizia, di amore e di pace. A tutto questo il Signore ci chiama». Anche e tanto più nel presente, in cui la negazione di Dio e di valori universali coincide con l'affermazione dell'individualismo, dell'edonismo e del relativismo. Come spiega questo libro, non si può cambiare qualcosa che non si ama. Le attuali sfide culturali richiedono in primo luogo uno sguardo d'amore e di speranza: un approccio positivo, capace di comprendere e decodificare la realtà con quello stile che matura nella preghiera e nella vita sacramentale.
La Divina Comedia, Los novios, Las aventuras de Pinocho, Corazón y Don Camilo son los cinco clásicos que analiza el autor en esta obra y que ofrecerá al lector un mayor conocimiento de la literatura italiana. Italia, il bel paese, el país bello. Así la llama Dante en su Divina Comedia. La cultura de ese bello país se configura sobre su tradición clásica, su fe cristiana y su apertura a lo universal, que hará de Italia un puente entre culturas, de paso obligado también en nuestros días. Shakespeare y Cervantes sueñan con Italia, como Goethe, Dickens y tantos otros. El autor ofrece aquí una introducción a algunos clásicos de lectura indispensable (Divina Comedia, Los novios, Las aventuras de Pinocho, Corazón y Don Camilo), que ayudarán a entender mejor la inestimable contribución de il bel paese a la cultura universal.
Voltaire è stato il primo intellettuale impegnato del nostro mondo, il più letto, criticato, discusso ed emulato del suo secolo. Grande ammiratore degli Inglesi, della loro libertà di pensiero e delle loro istituzioni, giovane esule, tra il 1724 e 1728, nei teatri di Londra scoprì Shakespeare, allora in Francia del tutto sconosciuto, e lo utilizzò per rinnovare la tragedia francese. Solo pochi decenni dopo però, intorno al 1760, la fama del poeta inglese in Europa crebbe a dismisura, mettendo in crisi la tragedia, il ruolo della Francia nel mondo e quindi lo stesso Voltaire, la cui cultura significava regole, norme, principi e, soprattutto, buon gusto. Shakespeare, invece, che trascendeva i limiti aristocratici, metteva in scena non eroi ma uomini moderni, con un linguaggio ora ricercato ora triviale, unendo tragico e comico, alto e basso. Pur contro l’oscurantismo, Voltaire vide vacillare il suo mondo e attaccò il poeta inglese, il cui sorprendente successo gli parve, a un secolo e mezzo dalla morte, uno scandalo intollerabile. Ma sapeva, dal punto di vista letterario e teatrale, di essere ormai uno sconfitto. Il libro ricostruisce il modo in cui la scoperta quasi improvvisa dell’eredità di William Shakespeare aprì in Europa uno scontro culturale senza precedenti e sconvolse irreversibilmente l’assetto della civiltà classica. È la storia della riscoperta del poeta che, con il suo genio, pose fine alla tradizione del mondo neolatino e all’egemonia culturale francese, annunciò il Romanticismo e aprì alla modernità
Qué actitud tomar, desde una perspectiva cristiana, sobre temas tan actuales como la familia, el uso de las redes sociales o la ecología? En este breve libro, Mariano Fazio aborda estos y otros argumentos, con un estilo respetuoso y abierto al diálogo, sugiriendo principios para construir una sociedad mejor. Mariano Fazio es licenciado en Historia y doctor en Filosofía. Recibió la ordenación sacerdotal en 1991, a manos de san Juan Pablo II. Fue rector de la Pontificia Universidad de la Santa Cruz en Roma entre 2002 y 2008. Sacerdote, historiador y escritor, Fazio ha publicado más de veinte libros sobre sociedad moderna y procesos de secularización.
«“L’ultimo romantico”. Con questa significativa espressione, colta dalle labbra di san Josemaría, Mariano Fazio ci ricorda che il fondatore dell’Opera è stato un appassionato difensore della libertà. Nei suoi insegnamenti, “il rispetto della libertà altrui non fu mai indifferenza, bensì conseguenza dell’amore, della carità, che sa valorizzare ogni uomo nella sua concreta realtà”. Applicandosi l’appellativo carico di nostalgia di “ultimo romantico”, san Josemaría desiderava in primo luogo interpellare i suoi ascoltatori, per suscitare in loro lo stesso amore per la libertà che aveva nel cuore: “Non lasciatemi solo come l’ultimo romantico. Questo è il romanticismo cristiano: amare davvero la libertà degli altri, con tra sporto”»
(Dalla Presentazione di Fernando Ocáriz, Prelato del l’Opus Dei).
¿Es posible transformar el mundo para hacerlo más acorde con los sueños de Dios? Para Mariano Fazio la tarea de contribuir a la edificación de la sociedad es un proyecto apostólico entusiasmante, que los cristianos deben realizar con la ayuda de la gracia del Señor. "Volver a recomponer lo que hemos roto con el pecado, contribuir a edificar el reino de Dios (...), un reino de verdad y de vida, de santidad y de gracia, de justicia, de amor y de paz. A todo eso nos llama el Señor". Este libro aclara el papel del cristiano en la sociedad actual y cómo debe actuar para transformarla desde dentro, como hizo Jesucristo. Mariano Fazio (25 de abril de 1960) es licenciado en Historia y doctor en Filosofía. Recibió la ordenación sacerdotal en 1991, a manos de san Juan Pablo II. Fue rector de la Pontificia Universidad de la Santa Cruz en Roma entre 2002 y 2008. Ha sido Vicario del Opus Dei en Argentina, Paraguay y Bolivia y, desde 2014, ejerce como Vicario General de la misma Prelatura. Sacerdote, historiador y escritor, Fazio ha publicado más de veinte libros sobre sociedad moderna y procesos de secularización, entre los que destacan Historia de la filosofía III. Filosofía moderna e Historia de la filosofía IV. Filosofía contemporánea,ambos publicados en Palabra.