Gli scritti brevi di Gioacchino sono uno strumento importante per comprendere il suo pensiero nelle sue line più decisive, che qui, rispetto alle grandi opere, si possono cogliere in una lettura sintetica e veloce. In questo volume (che, dopo la prima parte già apparsa in questa stessa collana, ne completa la raccolta) si trovano: Soliloquio, una meditazione sulla vita dell'uomo, di miseria, e sul suo futuro di gloria; Le tribolazioni ultime, che rappresenta un compendio maturo della previsioni sugli eventi della fine dei tempi, ritenuta prossima; le Lettere, che costituiscono una testimonianza preziosa dell'autocoscienza dell'abate come autore e come membro della gerarchia ecclesiastica; la Visione della storia e l'Inno sul regno della patria celeste, che sotto la veste poetica mostrano, in sintesi e con immagini potenti, elementi significativi della sua speculazione. Alla traduzione annotata dei tre scritti è affiancato il testo latino, tratto dall'edizione critica degli Scripta breviora (2014) curata da Alexander Patschovsky e Gian Luca Potestà.
«Questo libro vuol essere un commento degli Esercizi ignaziani. Un commento pratico, non teorico, vale a dire non destinato a una mera conoscenza, ma piuttosto a praticare gli Esercizi». Così l'autore stesso definisce lo scopo di questo libro, composto da circa 200 "schede di lettura" destinate in prima battuta a chi deve "dettare" ad altri gli Esercizi, ma utile anche a chi desidera praticarli in proprio. «Posso attestare - sottolinea nella Prefazione papa Francesco, il più illustre dei figli spirituali di padre Fiorito - che, quando si stanno dando Esercizi e si cerca qualcosa per aiutare l'esercitante su qualche punto concreto, si resta sorpresi da quanto siano illuminanti queste "schede di lettura"». Prefazione di papa Francesco.
Fra le innumerevoli agiografie di santa Rita da Cascia (1381-1457), questa si distingue per la sua lineare semplicità. I fatti salienti della vita di Rita vengono raccontati in modo coinvolgente e immediato: la nascita da genitori in età avanzata, il miracolo delle api su lei neonata, il suo matrimonio con il giovane ufficiale, la nascita di due gemelli, la morte violenta del marito e la morte per malattia dei figli, da lei invocata per non permettere che si macchiassero del sangue della vendetta, la sua entrata nel convento delle suore agostiniane di Cascia, il segno della spina sulla fronte, il miracolo della fioritura della rosa in pieno inverno. Originale è l’accorgimento di far raccontare la storia a un falegname contemporaneo di Rita: Cecco Barbari, realmente citato nei documenti dell’epoca. Persona schietta e di assoluta semplicità di cuore, egli rimane colpito dall’eccezionalità e dalla modestia di questa figura femminile, in cui la forza di carattere e l’intensità della fede raggiungono alti vertici. La scelta di dare voce a questo personaggio è stata determinata dalla volontà di rendere il racconto
più semplice e diretto possibile, comprensibile anche ai più piccoli. La voce narrante ha permesso di ricostruire ambienti, situazioni storiche e personaggi con maggiore e più diretta credibilità.
L’AUTORE
Nato in provincia di Caserta nel 1952, vive e lavora a Viareggio (Lucca). Poeta e scrittore, ha lavorato come autore radiofonico per diversi anni in radio private ed emittenti televisive. Autore non convenzionale e creativo, ha pubblicato svariati libri, soffermandosi prevalentemente sulle storie di vita delle persone comuni e su quelle dei santi. Da sempre affascinato e devoto
a santa Rita da Cascia, ha pubblicato Margherita Lotti. Santa Rita da Cascia (San Paolo, 2011), tradotto anche in portoghese.
La metafora del cammino, profondamente biblica, può essere un'efficace proposta nell'educazione dei giovani alla fede, ma anche degli adulti. Pensarsi nomadi, come ci insegnano le figure bibliche prese in considerazione nel volume, è decidere di non vivere nella banalità dell'ovvio, dello scontato. È scegliere di non arroccarsi sulle proprie sicurezze acquisite, è decidere di uscire fuori dagli schemi per vedere con il cuore e con l'anima ciò che è invisibile agli occhi. Mettersi in cammino è conoscersi e accettarsi per quello che si è, costruire un'immagine di sé stessi reale e riconciliata, accettando di lasciarsi guarire dai mille silenzi e incontri che la strada offre. Integrando il dato biblico-spirituale con riflessioni più esistenziali, l'autore fa emergere le domande del nostro cammino e della nostra vita. Ci regala soprattutto preziosi incoraggiamenti nel percorso di ricerca di Dio e della propria felicità: non lasciarsi ingannare dalle apparenze, non arrendersi al fallimento, non avere paura, non fermarsi, non credere che tutto è perduto per sempre.
«Sai perché siamo un popolo nomade?», chiese il nonno Nacor al piccolo Abram. «Perché abbiamo nostalgia di casa», continuò sorridendo, mentre osservava il volto stupito di suo nipote. «Cos'è la nostalgia, nonno?» «La nostalgia è quando ti manca qualcosa che ami». «Andremo a casa?», chiese Abram. «Sì, piccolo mio». «E dove si trova?» «La nostra casa è il cuore di Dio. In ogni altro luogo, noi saremo sempre degli stranieri». È la nostalgia dell'Infinito, desiderio che abita il cuore di ogni donna e uomo, a spingere Abram oltre se stesso, oltre la sua terra, oltre ogni certezza acquisita. È quel desiderio di Infinito a rendere la sua avventura umana una delle pagine più cariche di umanità, nella sua ricchezza e nella sua fragilità. Una delle pagine capaci di parlare al cuore di uomini e donne di oggi.
Commento delle Regole per il discernimento della Prima settimana degli Esercizi spirituali di sant'Ignazio di Loyola. Negli Esercizi spirituali di sant'Ignazio di Loyola si delineano due linee d'azione: una, la contemplazione dei grandi "temi" biblici, e un'altra, l'esperienza della varietà degli spiriti. Per guidarci in questa esperienza di discernimento dei diversi spiriti, sant'Ignazio ha scritto le sue Regole per il discernimento. L'autore vuole aiutarci nella conoscenza pratica di quelli che, secondo le parole di sant'Ignazio, "sono più tipici della Prima settimana degli Esercizi", attraverso un commento al testo ignaziano, esemplificato con testi di altri autori (sant'Antonio abate; santa Teresa di Gesù; sant'Agostino, ecc.). La lettura di quest'opera è quindi la migliore introduzione all'esperienza del discernimento degli spiriti, sia all'interno degli Esercizi che al di fuori di essi, nella vita quotidiana.
«Nel variegato panorama dei contributi dedicati al pensiero filosofico di Giovanni Duns Scoto, si ritiene mancasse una ricostruzione sistematica di quella dinamica che coinvolge la libertà umana, presupponendola, e che origina – mediante l’agire della sinderesi e della coscienza – il comportamento etico del viator.
L’architettura del presente volume, pertanto, si fonda sul binomio sinderesi-coscienza, sviluppato secondo tre fondamentali dimensioni caratterizzanti la riflessione antropologica: l’essere, l’agire ed il conoscere. L’intreccio di tali dimensioni è colto a partire da chiavi ermeneutiche offerte dalla riflessione antropologica scotiana, tra cui: il primato della volontà sull’intelletto e, di conseguenza, il primato della prassi sulla conoscenza; l’indiscussa libertà quale anima della volontà; la singolarità del soggetto in virtù della quale il viator è relegato in una solitudine ontica (ultima solitudo) che rivela la cifra della sua libertà di autodeterminazione e costituisce, ad un tempo, la premessa del suo agire morale».
«Giammarco Fiore, frate minore, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filosofia presso la Pontificia Università Antonianum (Roma), specializzandosi nel pensiero degli autori della tradizione francescana del secondo Medioevo e coltivando, in modo specifico, il proprio interesse per l’insegnamento teologico e filosofico di Giovanni Duns Scoto († 1308). Per diversi anni Socio della Commissio Scotistica Internationalis, si è recentemente diplomato Archivista-Paleografo presso la Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica ed Archivistica (Città del Vaticano). Membro della Società Italiana per lo studio del pensiero medievale (SISPM) dal 2020, è attualmente collaboratore con l’équipe dei Frati Editori di Quaracchi.
Raccolta di studi sui vari aspetti del tema dell'esorcismo: biblico, patristico, storico, liturgico; con valide proposte di carattere teologico e pastorale.
"Ripartire dal primo annuncio significa generare alla vita di Cristo, investendo in proposte e facendo vivere esperienze reali di rinnovamento interiore reso palese nell'esperienza religiosa della quotidianità esistenziale. Tale dimensione è sempre prossimale rispetto alla dimensione biblica, contestualmente a quella formativa per un'azione efficace nella società. Vuol dire ancora, a partire dall'Evangelii gaudium di papa Francesco, ravvivare hic et nunc la coscienza missionaria della comunità ecclesiale, in contesti umani divisi tra indifferenza e secolarizzazione, che implica la cura del senso dell'esistenza nella dimensione della fede." (dalla Postfazione di Carmine Matarazzo). Prefazione Corrado Lorefice.
Dieci canzoni che nascono dall'esperienza: "C'è una storia dietro di te ricca di valori, di esperienze che tu stesso hai vissuto e spesso dimenticato... Riscoprire tutto ciò può diventare per te una grande risorsa dentro la quale ritrovare un senso grande per il quale vale spendere una vita intera". Questo cd fa parte del progetto che comprende anche un volume + dvd che costiutuisce un percorso educativo per orientare i giovani nella ricerca di Dio.
L'obiettivo di questo percorso educativo (pensato per un itinerario annuale o per un campo estivo) è aiutare i giovani a sapersi orientare nella ricerca di Dio e interiorizzare l'esperienza dell'incontro con Cristo. Ogni tappa propone: il videoclip di una canzone inedita che lancia il tema, una dinamica di gruppo per interiorizzare il tema, il confronto con un "testimone", un momento di preghiera e la visione di un film da vedere insieme. Oltre a questo libro con i testi e il materiale per gli incontri e un dvd allegato con 10 videoclip, canzoni e testimonianze, è disponibile a parte il cd musicale con la registrazione delle dieci canzoni che danno lo spunto al cammino.