Nel tempo postmoderno della ''morte di Dio'', le domande che il volume si pone sono le seguenti: in quale Dio non crede l'ateo postmoderno? È possibile che il suo ateismo abbia origine da un'immagine di Dio negativa e distorta che non nutre la sua immaginazione e le sue speranze più nascoste? E dinanzi ad un simile ateismo è ancora adeguata l'apologetica classica con la sua forte impronta razionale e il ricorso alle prove argomentative sull'esistenza di Dio? DALL'INDICE - Dire Dio nell'era della postmodernità: la ''morte di Dio'' come cifra del presente e come domanda - Alle origini della postmodernità: Nietzsche e la ''morte di Dio'' - Il cristianesimo e Nietzsche: il pensiero cristiano dinanzi alla ''morte di Dio'' e le istanze di rinnovamento - Cristianesimo, immaginazione e immagini di Dio. Oltre la ''morte di Dio'' FRANCESCO COSENTINO ha conseguito il dottorato in Teologia Fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana presso la quale è Assistente.
L'autore - sacerdote camilliano, fondatore delle Tende di Cristo, luogo di accoglienza per emarginati e tossicodipendenti - presenta in questo nuovo libro le meditazioni sullo Spirito Santo.
Il silenzio si presenta come fenomeno culturale complesso che può essere, oggi come nell'antichità, interpretato dai punti di vista più disparati e definito nei modi più diversi. Nel suo studio Francesco Zanella si sofferma sugli aspetti principali della riflessione filosofica e teologica riguardo al silenzio nell'antichità tarda, in particolar modo nelle fonti letterarie del mondo classico, del cristianesimo, dello gnosticismo e dell'ebraismo. Intento del saggio è di fare emergere le relazioni, anche conflittuali, fra i diversi ambiti culturali, religiosi e letterari investigati, così da far luce su dinamiche al centro della storia delle idee nel mondo antico e tardoantico, della loro trasmissione e circolazione.
Il Natale e la “carezza di Dio” all’umanità, dice papa Francesco. Il libretto raccoglie alcune delle tante espressioni del Papa per dire a ogni cristiano, e non solo, che cos’e il Natale.
La fede nasce come dono di Dio. E' Lui che si rivela, ci parla, si comunica con tutto il Suo amore invitando la nostra vita alla festa di questo amore. la rivelazione di Dio, dunque, è il primo passo di quel cammino del Padre senza il quale noi non potremmo uscire da noi stessi per muoverci verso di Lui che è nostra vera gioia. Questo dono è anche una chiamata e una responsabilità per la nostra esistenza. Il testo intende soffermarsi sulla rivelazione di Dio e su tutte le sue dimensioni, con uno sguardo attento sull'uomo e sul nostro tempo.
Francesco Cosentino (Catanzaro 1979), ha conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Attualmente insegna teologia fondamentale presso l'Istituto Teologico "Ecclesia Mater" di Roma. Ha già pubblicato: Un Dio possibile. Cristianesimo, immaginazione e "morte di Dio", Cittadella Editrice 2009 e Immaginare Dio. Provocazioni postmoderne al Cristianesimo, Cittadella Editrice 2010.
La Lettera firmata da papa Francesco il 20 agosto 2018 indirizzata al Popolo di Dio. Al suo interno il Pontefice affronta le conseguenze degli “abusi sessuali” commessi su minori da “chierici e persone consacrate”. Il messaggio è chiuso da un invito all’esercizio penitenziale della preghiera e del digiuno rivolto a tutti i fedeli.
Chi ha creato il mondo? Cosa c’è al di là di ciò che vediamo? Perché esistiamo e da dove veniamo? Queste sono le domande che l’uomo si pone da quando è comparso sulla terra e attraverso la religione prova a cercare le risposte. Ma cos’è la religione? E quante sono le religioni nel mondo? Questo libro offre un primo sguardo sulle tre grandi religioni monoteiste: ebraismo, cristianesimo e islam; ma anche su induismo, buddhismo, shintoismo, taoismo, animismo e le religioni tradizionali.
Raccogliendo alcune frasi pronunciate da papa Francesco sul Natale, il libretto vuole esprimere un augurio significativo per la festa più sentita dell'anno. Il messaggio di fondo: contemplando il mistero del Natale, che si incarna nei diversi protagonisti della pagina evangelica, riscopriamo la tenerezza che Dio ha riservato all'umanità, abbracciando il mondo.
Il 27 marzo 2020 Papa Francesco, in una piazza San Pietro deserta e lucida di pioggia, aveva parlato a milioni di persone collegate in tutto il mondo attraverso TV, telefoni e computer: «In mezzo alla tempesta, il Signore ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare». Man mano che l'epidemia di Covid-19 si diffondeva, con le sue angosciose conseguenze, Francesco si rivelava un punto di riferimento costante non solo per i fedeli, ma per tutti coloro che pativano per la malattia o la combattevano su vari fronti. A un anno di distanza, rispondendo alle domande di Domenico Agasso, il Papa ci consegna le sue riflessioni per invitarci a trovare il significato e la grazia nascosti in un periodo di grande sofferenza per il mondo intero. Con le sue parole calorose, dirette, ricche di immagini suggestive, Francesco esorta a combattere il virus dell'indifferenza e dell'egoismo che ha portato il mondo vicino alla distruzione e soprattutto a coltivare con tenacia la speranza, che non risparmia dal male, ma dà la forza per affrontare gli ostacoli, anche quelli che appaiono insormontabili. La speranza protegge dallo scoraggiamento e dalla disperazione, sconfigge la tentazione della rinuncia. Avere e trasmettere speranza significa sapersi affidare a Dio in ogni situazione della vita, specialmente nella prova, e preparare con fiducia un mondo nuovo. Pensieri coraggiosi e illuminanti che ci guidano di fronte alle scelte che tutti - come individui e come società - siamo chiamati a fare per dare un'anima al nostro futuro.
Il nuovo volume della collana Le parole di Papa Francesco contiene le omelie pronunciate dal Pontefice tra l'8 aprile 2015 e il 29 giugno 2015. All'interno catechesi sulla famiglia che spaziano su temi quali: la sofferenza dei bambini; la differenza e la complementarietà tra l'uomo e la donna e l'importanza del Sacramento del matrimonio; le riflessioni sul primo racconto della creazione dell'essere umano tratto dal primo capitolo della Genesi; le riflessioni sulla bellezza del matrimonio cristiano che - come ricorda il Papa - "non è semplicemente una cerimonia che si fa in chiesa" ma "un sacramento che avviene nella Chiesa, e che anche fa la Chiesa, dando inizio a una nuova comunità familiare". E ancora: le riflessioni sulla vita della famiglia, la vita reale, coi suoi tempi e i suoi avvenimenti; l'importanza dell'educazione dei figli; l'importanza e la fiducia espressa nel fidanzamento; la malattia e la morte.
Attraversiamo tempi quanto mai incerti. La pandemia, la guerra, la crisi climatica, politica e sociale hanno reso il presente un terreno fragile su cui camminare, e il futuro un'incognita che fa paura. In un simile contesto, mantenere accesa la luce della speranza diventa un compito sempre più arduo. Eppure, quella luce, per quanto flebile, continua a splendere. E splende con forza tra le pagine di questo volume, in cui papa Francesco, alla soglia del decimo anno del suo pontificato, riprende il senso degli interventi di riforma del Vaticano e della Chiesa da lui attuati da quel 13 marzo del 2013 e, nelle riflessioni offerte a Hernán Reyes Alcaide, giornalista suo conterraneo, disegna il mondo che vorrebbe vedere realizzato attraverso dieci richieste in nome di Dio. Con la sua voce limpida e diretta, mantenendosi fortemente ancorato all'attualità e riprendendo non solo le parole dei Vangeli, ma anche di pensatori, scrittori e artisti - da Camilleri a Dostoevskij, da Dante Alighieri a Banksy -, Francesco si rivolge a tutti, credenti e non, per pregare per una casa comune pacificata, liberata dalla povertà, custodita per le generazioni a venire, con le porte aperte al prossimo; per un'umanità che ripudia ogni tipo di abuso, riconosce la dignità di ciascuna persona, le pari opportunità di donne e uomini e non usa il nome di Dio per fomentare le guerre. Perché, se è vero che il mondo ci appare oggi un luogo cupo e inospitale, la strada per uscire dalle tenebre esiste, tracciata da tutti coloro che, grazie all'amore e con l'aiuto di Dio, si fanno ogni giorno «pellegrini di speranza», il motto scelto dal Santo Padre per il Giubileo del 2025: come questo libro, un invito di Francesco a camminare insieme verso la luce.