La Chiesa e le sue finanze: questo binomio, di per sé contraddittorio, fonte di frequenti scandali e causa di lotte di potere, è stato al centro dell'attività riformatrice di papa Francesco nei primi due anni di pontificato. Del resto, in un arco relativamente limitato di tempo - dal 2009 al 2015 - si sono susseguiti molti degli eventi chiave che hanno portato a cambiamenti senza precedenti: la Santa Sede prima ha attraversato momenti di conflittualità e di crisi drammatici, poi si è incamminata su una strada di riforme non ancora conclusa e che sta adesso entrando nel vivo. Fra cronaca, retroscena, analisi e riflessioni, il libro racconta la svolta nella gestione e nell'organizzazione delle finanze vaticane, già cominciata con il pontificato precedente e proseguita dopo l'elezione di papa Francesco. Molti gli interrogativi e i nodi da sciogliere: in che misura la riforma finanziaria del Vaticano è stata imposta dall'esterno alla Santa Sede? Quali i "poteri forti" coinvolti in questo processo? Che ruolo hanno avuto le multinazionali esperte in antiriciclaggio e gestione finanziaria? Quanto ha pesato quest'insieme di fattori nel determinare le dimissioni di Benedetto XVI? Ancora, perché sta finendo il potere italiano nella Curia e nel papato? Infine, riuscirà Bergoglio a coniugare la sua idea di una Chiesa "povera per i poveri" con la trasparenza?
In questo periodo storico, in cui nel mondo occidentale - e non solo - i legami familiari si sfaldano, le famiglie si dividono, i rapporti umani sono sempre più difficoltosi, Papa Francesco ci offre la testimonianza sapiente e paterna del suo magistero e ci regala parole di fede e incoraggiamento non solo per il nucleo familiare in genere, ma per ogni suo componente (dai genitori ai bambini ai nonni) in particolare. Con quel modo tutto suo di parlare al cuore, coinvolge profondamente chi lo ascolta: è incoraggiante con i genitori, le giovani coppie, i fidanzati; pieno di gratitudine per le madri, e tenero e riconoscente con i nonni; dona speranza ai giovani, e gioia ai bambini. Ma in questa raccolta di discorsi - tenuti dal 2013 al 2015 - Papa Francesco non parla solo dell'ambiente familiare, della sua centralità nel consolidamento degli affetti, nella maturazione dei figli, nell'affermazione di una vita degna di essere vissuta. Abituato a "uscire dalle mura", egli guarda anche a quello che, fuori, danneggia o condiziona la famiglia nel suo crescere e nel suo aprirsi solidarmente al mondo. E affronta così tematiche connesse alla povertà, allo sfruttamento, allo spreco, al cibo negato, al lavoro perduto, all'emarginazione, con l'energia e la determinazione del combattente, con la convinzione che sia proprio lì la battaglia decisiva in cui si gioca il destino di tutti.
Aprirsi agli altri, mettersi al servizio del prossimo, puntare sull'"essere" e non sull'"avere", senza dimenticare le esigenze di chi non ha nulla: è il messaggio che fin dal giorno dell'elezione ha caratterizzato Papa Francesco. Siamo tutti, chi più chi meno, vittime della "pazzia" che "ci porta a considerare la nostra vita e il nostro valore sulla base degli oggetti che possediamo o non possediamo". Invece dovremmo sforzarci di promuovere "nuovi e più sani modi di alimentarci, di festeggiare, di scegliere gli oggetti che accompagneranno la nostra esistenza. Dobbiamo imparare a rivalutare ciò che è gratuito invece di ciò che percepiamo come 'importante' solo perché gli si può attribuire un prezzo, ciò che è il risultato di tempo e lavoro condiviso invece del 'già pronto', che di solito ha vita breve. E apprezzare la varietà degli esseri umani anziché sottometterci alla tirannia dell'omologazione o della diversità vissuta come motivo di discriminazione". Abbiamo bisogno di una nuova antropologia, la cui origine, "per quanto possa apparire debole o romantica", non può essere che l'amore: "Amare il prossimo facendoci noi stessi prossimo è ciò che ci costituisce come persone. Riconoscere l'altro come nostro simile non ci 'dà' nulla, ma ci rende esseri umani. Soltanto così potremo essere una vera comunità di uomini e non un'orda di bestie". In questo volume, che contiene il nucleo centrale del suo apostolato, Papa Francesco riflette sul grande tema dell'educazione.
Il Dio della misericordia ha scelto di nascere in una famiglia, in uno sperduto villaggio, in una periferia poco visibile, piena di problemi. Poteva farsi re o imperatore, ma non l'ha fatto. Ha scelto una famiglia. Ha scelto di farsi Figlio. Ha scelto una Madre. Una ragazza che ha in cuore un segreto a lei stessa ignoto. Una figlia d'Israele scelta per essere madre del suo Creatore, e in cui misteriosamente finisce per concentrarsi il cammino di salvezza della storia umana. Una creatura umile e debole come tutti noi, che accetta con coraggio di farsi sorprendere da Dio e da quel momento risplende di luce e grazia nuova. Una donna pienamente inserita nel suo tempo e nel suo popolo, che lavora, che va al tempio, totalmente immersa in questo mistero nella sua quotidianità operosa e che, anni dopo, quando si ritroverà al cospetto del Figlio morente, dilaterà la sua maternità per abbracciare l'umanità intera. La protagonista del racconto è Maria di Nazareth, la voce narrante è quella di papa Francesco, per il quale Maria è figura cardine di quella pedagogia della misericordia a cui ha dedicato il nuovo Giubileo.
Una guida all’Anno Santo della Misericordia nelle parole dirette di papa Francesco. In questo documento ufficiale, il Papa traccia un vero e proprio percorso da vivere nei giorni del Giubileo, fatto di momenti spirituali ma anche di azioni concrete. Delinea gli eventi principali dell’Anno Santo e invita tutti i cristiani a riscoprire le opere di misericordia spirituale e corporale, per curare le ferite antiche e nuove che colpiscono l’umanità, senza escludere nessuno. Perché la misericordia e il perdono sempre più devono diventare l’architrave della Chiesa nel mondo.
Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, "ricco di misericordia" (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come "Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà" (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella "pienezza del tempo" (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio.
Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, "ricco di misericordia" (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come "Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà" (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella "pienezza del tempo" (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio.
La giornata del Papa comincia prima delle cinque del mattino e le Letture della Messa del giorno la nutrono: è questo tempo di preghiera che il Santo Padre desidera condividere quotidianamente con i fedeli. Non attraverso una solenne celebrazione in San Pietro, ma con una Messa di fronte a poche persone nella cappella della Residenza di Santa Marta. Le omelie di Papa Francesco, diventate uno degli aspetti più caratteristici del suo pontificato, nascono qui, spontaneamente, e sono il cuore pulsante della sua pastorale, messaggi densissimi che fanno appello al cuore del Vangelo. Non bisogna però leggerle solo come un panorama di dolcezza: contengono parole forti, spesso accuse e anche precise "messe in guardia". Soprattutto, ci guidano nelle lotte di ogni giorno: contro il "principe di questo mondo", nello scontro dell'anima con Dio e nel difficile rapporto con il potere. Il loro valore simbolico è tanto maggiore quanto più ci dicono il senso dell'annuncio evangelico in una forma peculiare, inedita: attraverso immagini pregnanti e un linguaggio semplice, immediato, che vanta una chiarezza e una freschezza maturate in una vita a costante contatto con la gente. Papa Francesco parla di tenerezza, di fede e di ideologia, di spirito e di organizzazione, e di molto altro. Per un anno ha aperto la mappa della sua vita spirituale e del suo impegno sacerdotale in uno sforzo che trascende la semplice "comunicazione di una verità": queste pagine sono molto di più. Prefazione di Federico Lombardi.
Dio ha scelto il pane perché esso diventasse la sua presenza per l'umanità. Così ha realmente consacrato il cibo, non più solo strumento di alimentazione ma segno di qualcosa in più: condivisione, giustizia, fraternità. Dunque, se Dio ci nutre, anche noi siamo chiamati a nutrire le sorelle e i fratelli accanto e lontano da noi. Papa Francesco fa parlare in profondità e con freschezza il Vangelo, dimostrando come ogni rito religioso diventi fonte di nuovi stili di vita, nella ricerca di un'esistenza più equa e giusta per tutti.
Papa Francesco ha composto una preghiera particolare "per il prossimo Sinodo dei vescovi che affronterà il tema della famiglia". È questa: "Gesù, Maria e Giuseppe, in voi contempliamo lo splendore dell'amore vero, a voi con fiducia ci rivolgiamo. Santa Famiglia di Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole Chiese domestiche. Santa Famiglia di Nazareth, mai più nelle famiglie si faccia esperienza di violenza, chiusura e divisione: chiunque è stato ferito o scandalizzato conosca presto consolazione e guarigione. Santa Famiglia di Nazareth, il prossimo Sinodo dei Vescovi possa ridestare in tutti la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia, la sua bellezza nel progetto di Dio. Gesù, Maria e Giuseppe, ascoltate, esaudite la nostra supplica. Amen".
Il volume raccoglie tutti gli interventi tenuti da papa Francesco nel corso del suo viaggio apostolico in Sri Lanka e Filippine, svoltosi dal 12 al 19 gennaio scorsi. Si inizia con il discorso nel corso della cerimonia di benvenuto presso l'aeroporto internazionale di Colombo, capitale dello Sri Lanka. Seguono le parole pronunciate durante l'incontro interreligioso ed ecumenico alla Bandaranaike Memorial International Conference Hall, quindi l'omelia per la Messa di canonizzazione del beato Giuseppe Vaz e la preghiera mariana al santuario di Nostra Signora del Rosario di Madhu. Durante il volo che il 15 gennaio lo porta a Manila, capitale delle Filippine, il Papa incontra i giornalisti e risponde alle loro domande. Il primo appuntamento ufficiale a Manila si svolge la mattina del 16 gennaio presso la Rizal Cerimonial Hall del palazzo presidenziale di Malacañang. Seguono l'omelia della Messa celebrata nella cattedrale dell'Immacolata Concezione, il discorso pronunciato durante l'incontro con le famiglie, l'omelia a braccio durante la Messa presso l'aeroporto internazionale di Tacloban e quella che era stata preparata, il discorso pronunciato nell'incontro con i sacerdoti, le religiose, i religiosi, i seminaristi e le famiglie dei superstiti all'uragano, l'incontro con i giovani al campo sportivo dell'università Santo Tomas, l'omelia della Messa conclusiva al Rizal Park. Conclude il volume la trascrizione della lunga conferenza stampa tenuta durante il volo di ritorno.
Città del Vaticano, 12 marzo 2015 – Esce oggi per i tipi della Libreria Editrice Vaticana il primo volume degli Insegnamenti di Francesco, che riunisce tutti gli interventi tenuti dal Pontefice nel periodo che va dal 13 marzo al 30 giugno 2013, cioè dalla prima benedizione Urbi et Orbi seguita alla sua elezione al soglio di Pietro il 13 marzo di due anni fa, alla recita dell’Angelus del successivo 30 giugno. Gli interventi riportati nelle quasi 600 pagine del volume sono 118 e comprendono omelie, catechesi, discorsi, messaggi, lettere, telegrammi.
Il volume è corredato da una serie di Indici: l’indice degli atti pontifici, l’indice analitico (suddiviso in persone, materie e argomenti, luoghi), l’indice dei riferimenti (Sacra Scrittura, documenti della Chiesa e insegnamenti pontifici, altri autori ed opere).