Nasce il ministero del catechista. Chiamato non solo a svolgere un compito ma a rispondere a una precisa chiamata. Cioè, per utilizzare le parole del Papa, a «essere» catechista, non a vivere questa dimensione come se fosse un lavoro. Significa preparazione, servizio alla Parola di Dio, testimonianza di fede. Un perimetro d'azione che ora trova espressione nella Lettera apostolica in forma di Motu proprio che sarà presentata martedì 11 maggio. Il Motu proprio dunque istituirà formalmente il ministero di catechista, sviluppando quella dimensione evangelizzatrice dei laici auspicata dal Vaticano II. Un ruolo cui, aveva detto Francesco in un videomessaggio nel 2018, spetta la responsabilità di "un primo annuncio". In un contesto di "indifferenza religiosa aveva indicato il Papa la vostra parola sempre sarà un primo annuncio, che arriva a toccare il cuore e la mente di tante persone che sono di attesa di incontrare Cristo".
Più volte e in più occasioni, papa Francesco lo aveva detto: «Catechista è una vocazione: essere catechista, questa è la vocazione, non lavorare da catechista». Più volte, in più occasioni, incontrandolo, i catechisti avevano colto la decisione e la serietà con cui Francesco si era rivolto a loro riconoscendone la ministerialità di fatto nel prezioso percorso di evangelizzazione compiuto dalla Chiesa a ogni latitudine. Oggi, quella convinzione prende la forma del Motu proprio e interpella la Chiese particolari e ogni singolo catechista. Il Motu proprio è introdotto da Mons. Valentino Bulgarelli, Direttore dell'Ufficio Catechistico Nazionale.
Venezia, febbraio 2020. Il carnevale viene interrotto bruscamente e Francesco Zambon, veneziano e funzionario dell'OMS, mentre dalla sua finestra vede i turisti in abiti variopinti correre terrorizzati verso il primo vaporetto disponibile, riceve l'incarico di coordinare le informazioni che arrivano dall'Italia e che possono essere utili al mondo: il Covid-19 non è più un virus esotico, ha fatto irruzione in Occidente. Seguono settimane di lavoro forsennato, per provare a capire cosa stia accadendo nel nostro paese, perché tutti quei contagi, perché tutti quei morti. L'11 maggio il rapporto è finito, approvato dai vertici dell'OMS, stampato e pronto per essere divulgato. Potrebbe salvare molte vite. Ma qualcosa si inceppa e il 13 maggio il rapporto viene ritirato. Perché? Perché conteneva alcuni errori, dicono dai vertici dell'OMS. Ma la ragione è che rivelava un dettaglio fondamentale: il piano pandemico italiano non veniva aggiornato dal 2006, quindi era del tutto inadeguato. Ecco perché tutti quei morti. Ecco perché nessuno doveva sapere. Questa è la storia di un uomo solo, che ha denunciato e pagato in prima persona. Questa è una storia che ha fatto il giro del mondo, su cui le procure stanno indagando e che in queste pagine viene raccontata per intero per la prima volta. Nessuno sa quante vite sarebbero state risparmiate, ma tutti devono sapere quali sono state le omissioni, le coperture, le viltà che hanno reso il nostro paese così colpevolmente fragile.
La devozione di papa Francesco a Maria è nota a tutti i fedeli, così come la sua particolare attenzione alla preghiera del Rosario. Papa Francesco crede profondamente alla protezione mariana, ulteriormente invocata nei giorni del virus con la visita all'icona della Salus populi romani. «Ho pensato di proporre a tutti di riscoprire la bellezza di pregare il Rosario. Lo si può fare insieme, oppure personalmente, ma in ogni caso c'è un segreto per farlo: la semplicità». Papa Francesco.
Riflessioni e preghiere del vescovo di Bergamo, una delle città più provare dalla pandemia Covid 19. Cinque grandi capitoli: dolore, solitudine, preghiera, limite, comunità. A fronte del senso di vuoto, di rabbia, di disperazione, si erge la forza della preghiera, il valore di un sorriso, il vincolo di una comunità, piccoli segni di speranza e, soprattutto, un sentimento profondo di fede e di condivisione con i sofferenti.
Dante avrebbe voluto andarsene in vacanza a Lanzarote, ma Virgilio fa carte false per trascinarlo... all'Inferno. Un posto bellissimo, con le fiamme come nei concerti metal! E dove si va sempre in discesa, come sugli acquascivoli... Quando si ritrova circondato da rocce, lamenti e urla che neanche a un concerto di Ariana Grande, Dante capisce di essere proprio sfortunato. Vatti a fidare degli amici! Dopo aver affrontato fiumi vorticosi, dannati tormentati da orrendi supplizi e diavoli dagli occhi di brace, alla fine di ogni cerchio, girone o bolgia lo aspetta un bivio. Quale strada porta all'uscita? Quella di mattoni gialli con un cartello che indica "OZ". Qualcosa non va! Meno male che per ogni dubbio si può chiedere a Specchietto, perché Specchietto sa sempre tutto... La Divina Commedia è disseminata di ostacoli e livelli da superare, proprio come un gioco! Un approccio inedito e ingaggiante per scoprire tutto quello che dovreste sapere sul capolavoro dantesco, canto dopo canto, con istruttivi e originali box di approfondimento su personaggi, meccanismi e struttura dell'opera. Pieno zeppo di scoppiettanti trovate, enigmi e prove da risolvere, un libro-game imperdibile che vi catturerà con l'umorismo di un grande maestro e le vignette del popolarissimo DAW di "A" come ignoranza. Età di lettura: da 11 anni.
Siamo andati sulla Luna, ma le grandi domande filosofiche dei Greci, dei medievali, dei moderni e dei contemporanei, rimangono le medesime. Siamo creature misteriose, tanto piccole e tanto grandi, in un Cosmo immenso, ma non infinito, e portiamo a spasso, sulle nostre spalle, l'oggetto più complesso dell'Universo (il cervello). Siamo corpo e anima, cervello e mente; viviamo nello spazio e nel tempo, ma siamo proiettati sempre Oltre. Perché? Cosa significa questo immenso Enigma? Le neuroscienze, il dibattito sull'Intelligenza Artificiale, la Cosmologia del Big Bang, la dinamica del nostro venire alla luce... insomma, il sapere dell'uomo di oggi può dialogare con le riflessioni dei grandi filosofi che chi ci hanno preceduto, per permetterci di capire qualcosa, come in uno specchio.
Il volume
- analizza in modo completo il ragionamento giuridico
- illustra le più importanti teorie in materia
- spiega concretamente le modalità di costruzione di un atto giuridico o di un elaborato concorsuale vincenti, evidenziando:
· Argomentazione
· Interpretazione
· Principi
· Organizzazione
· Scrittura
Sacerdoti e scienziati: chissà perché, all'orecchio dell'uomo contemporaneo, questa accoppiata suona male. Il punto è che i dogmi del positivismo, sposati sia da molti ambienti liberali sia dalle dittature novecentesche, detti e ripetuti infinite volte, hanno fatto breccia nell'immaginario collettivo, nutrito da una versione banale, zoppa e antistorica dell'affare Galilei. La realtà, però, è facilmente verificabile: all'origine della scienza sperimentale moderna vi sono essenzialmente uomini religiosi, profondamente religiosi; uomini per i quali studiare la natura altro non è che cercare di leggere il libro scritto dal Creatore, andare alla ricerca delle sue tracce, delle sue orme. Senza nessuna presunzione di possedere ogni verità, di ridurre la causa prima alle cause seconde, di trasformare la scienza sperimentale in una fede, di farne una metafisica onnicomprensiva... Così è stato per Keplero, Newton, Maxwell, Volta, Galvani, Planck, e per tantissimi altri giganti del pensiero scientifico. Così è stato anche per numerosi sacerdoti che hanno contribuito con il loro lavoro alla nascita della citologia, della biologia, della genetica, della cristallografia, della geologia, dell'astronomia... Nomi a tutti noti, come quello di Gregor Mendel, e meno noti, come quello di Georges Lemaître, padre del Big Bang, o del tutto dimenticati come quelli dell'Abbé Haüy, di padre Corti, padre Venturi, padre Bertelli, padre Secchi, padre Guglielmini.
Cresce ogni giorno di più la richiesta di conoscenza sulle nuove forme del lavoro connesse all'evoluzione tecnologica, alla globalizzazione, alle competenze che individui e organizzazioni dovrebbero avere per essere efficaci e competitivi. Questa nuova edizione del volume fornisce un quadro aggiornato degli studi di psicologia del lavoro e delle relative pratiche professionali. Nella prospettiva presentata, lavorare significa gestire relazioni con il contenuto del lavoro, con la tecnologia, con le persone e i ruoli con i quali si interagisce, con il mercato e con la società civile. Scritto con un linguaggio semplice e ricco di esempi, il libro si rivolge a dirigenti, consulenti, lavoratori, studenti che vogliono affrontare la complessità dell'esperienza lavorativa nel nuovo scenario economico e organizzativo. Nella parte conclusiva si riflette sull'esigenza di una nuova cultura del lavoro, fondata su una ridefinizione di luoghi e tempi del lavoro, sulla condivisione, sulle pratiche che consentono di superare il rischio di dissipazione e declino.
Il 13 marzo 2020 un'immagine colpisce chiunque apra, anche per caso, le pagine web dei maggiori quotidiani nazionali: vi appare papa Francesco, accompagnato a distanza da alcune guardie del corpo, che cammina in una strada semivuota della capitale: sta recandosi in visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, per rivolgere una preghiera all'icona della Vergine Salus populi Romani. Davanti a questa icona, amatissima. Da questo cammino, da questo pellegrinaggio silenzioso sulle tracce della "Vergine della salute e della salvezza-, abbiamo voluto prendere anche noi il punto di avvio del nostro racconto, che ci condurrà forse a comprendere meglio il senso più sincero della profonda devozione mariana del papa.