La necessità di insegnare ai credenti dell'islam "come fare che cosa", in tutti i campi della vita, attraversa la storia delle società islamiche dagli inizi, ma conosce oggi una fase critica senza precedenti. A fronte della quantità crescente di studi monografici, il libro propone uno sguardo d'insieme e si rivolge, oltre che agli specialisti, a chiunque sia interessato, per professione o altri motivi, a comprendere meglio l'islam. Come evidenzia nella Prefazione Caterina Bori, «nel panorama italiano non c'è ancora uno studio simile, in grado di restituire il ventaglio delle discussioni sui nodi etici, religiosi e giuridici che attraversano l'universo islamico contemporaneo». Partendo dalle premesse teologiche e giuridiche dell'atto umano, il volume procede trattando il galateo dei rapporti con Dio, gli angeli, il Corano e il Profeta. Segue l'etica familiare, sessuale, medica, economica e ambientale, il rapporto con i non musulmani, la trasmissione dell'islam ai giovani, «temi davvero rilevanti per chi, dopo aver studiato la tradizione vivente altrui, ritorna a sostare e interrogarsi sulla propria», come osserva Fabrizio Mandreoli nella Postfazione.
Il Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la convivenza comune è lo storico risultato di un viaggio altrettanto storico. In poche pagine, i due leader religiosi affermano la concreta possibilità del dialogo, unica scelta possibile - e ammissibile - per chi crede in Dio e considera l'altro come fratello.
Ma le parole di Papa Francesco e dell'Imam Ahmad Al-Tayyeb vanno oltre, individuando un terreno comune di convivenza, di fronte ai grandi mali del mondo moderno. Una collaborazione nella difesa del creato e delle creature, in primo luogo le più deboli, e nella promozione della libertà e dell'uguaglianza, senza distinzioni: «La libertà è un diritto di ogni persona: ciascuno gode della libertà di credo, di pensiero, di espressione e di azione. Il pluralismo e le diversità di religione, di colore, di sesso, di razza e di lingua sono una sapiente volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani».
La fede porta il credente a vedere nell'altro un fratello da sostenere e amare. Partendo da questo valore trascendente, questo documento ragionato con sincerità e serietà si evidenzia come una dichiarazione comune di buone e leali volontà, tale da invitare tutte le persone che portano nel cuore la fede in dio e la fede nella fratellanza umana a unirsi e a lavorare insieme, affinché esso diventi una guida per le nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto, nella comprensione della grande grazie divina che rende tutti gli esseri umani fratelli.
Uno dei maggiori studiosi del mondo arabo, Francesco Gabrieli, si misura in questo breve libro con la civiltà orientale e il suo millenario confronto con l’Occidente, teatro di ostilità ma anche di incontri fecondi e scambi ideali e materiali. Un agile compendio che consente di viaggiare nel tempo dalle origini dell’islam all’apogeo dell’impero, dall’epoca delle crociate all’impero ottomano fino alle complesse vicende del mondo islamico nell’età moderna. In appendice al libro, una preziosa antologia letteraria.
Sommario
I. La civiltà arabo-islamica e l’Occidente. II. L’antica Arabia. III. Il Profeta meccano. IV. Il primitivo Stato islamico e le conquiste. V. Gli Omayyadi. VI. Gli Abbasidi. VII. La disintegrazione dell’Impero. VIII. La cultura araba del Medioevo. IX. Le Crociate. X. I mongoli e la decadenza dell’Islam. XI. L’Impero ottomano. XII. Arabi e Islam nell’età moderna. Appendice.
Note sull'autore
Francesco Gabrieli (1904-1996), professore di Lingua e letteratura araba all’Università di Roma, si è occupato di storia politica e religiosa dell’islam e di letteratura araba e persiana. Autore di scritti letterari e di viaggio, è stato presidente dell’Accademia dei Lincei e ha vinto nel 1983 il Premio Balzan per l’orientalistica. Tra le sue pubblicazioni: L’Islam nella storia (Dedalo 1993), Dal Nilo alla fontane di Roma. Saggi di letteratura araba moderna (Franco Angeli 2004), Tra Oriente e Occidente (Liguori 2009).
Che cosa sta succedendo nel mondo arabo, e per quale ragione? Che origini ha la minaccia fondamentalista, e in che misura essa rappresenta la fede islamica? Dalla rivelazione coranica all’impero Ottomano, dal colonialismo alle rivoluzioni arabe e al terrore, una guida alla scoperta dell’Islam e delle sue istituzioni politiche.
Negli ultimi anni l’Islam, spesso con le minacciose sembianze del terrorismo fondamentalista, è tornato a bussare alla porta di ciascuno di noi. La terribile cesura dell’11 settembre 2001 sembra averci svelato i sentimenti ostili, figli di ferite mai sanate, che parte del mondo islamico nutre oggi nei confronti dell’Occidente. I risultati nefasti delle guerre in Afghanistan (2001) e Iraq (2003) hanno contribuito ad allargare il fossato tra chi ancora crede nel modello democratico occidentale e chi lo ritiene causa dell’attuale crisi. E se le rivoluzioni arabe sembrano aver condotto in più casi all’aggravarsi delle situazioni, l’avanzata dello Stato Islamico e la sua propaganda terrorizzano l’Occidente, oscurando agli occhi di molti la varietà di forme di opposizione all’autoproclamatosi “califfo” al-Baghdadi. Scopo di questo libro è ripercorrere dalle origini la storia dell’Islam, interrogandone i testi storici ed esaminandone le istituzioni classiche, cercando di capire quali riferimenti siano ancora validi oggi, cosa è stato frainteso o distorto, e cosa ha portato alla situazione attuale. Scopo di questo saggio è anche sollecitare una questione: come è possibile che la stessa fede musulmana sia capace di animare tanto il coraggio indomito della Nobel Malala Yousafazi che la ferocia di Osama Bin Laden e dei suoi accoliti? La storia dell’umanità è piena di violenza, e non solo tra i fedeli dell’Islam. Lo scopo della fede, ha detto Daisaku Ikeda, è rendere felici gli esseri umani: questo piccolo libro è dunque un tentativo di conoscere meglio una realtà complessa e articolata e di fugare gli equivoci, per aiutare noi stessi e gli altri a costruire una migliore comprensione reciproca evitando i facili e spesso comodi radicalismi.
In una notte di tempesta, alla vigilia di una grande battaglia campale tra l'esercito dei soldati cristiani e quello dei soldati musulmani, due uomini in fuga da quegli accampamenti, un cristiano e un musulmano, si rifugiano in una grotta del deserto, dimora di un eremita. La convivenza forzata in quella vigilia di guerra li porta a conoscersi, dialogare sul senso della vita, sul perché delle guerre e sul modo di risolverle. È questa la cornice narrativa di un libro che si occupa di dialogo tra religioni e culture in un'ottica di pace e convivenza, collegandosi a due eventi importanti: l'incontro tra s. Francesco e il Sultano d'Egitto (settembre 1219) durante la Quinta crociata; il viaggio apostolico di papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti (febbraio 2019). Il libro si compone di una parte narrativa e di una parte saggistica, di approfondimento tematico.
L'autore affronta il tema non con gli occhi di un occidentale o di un cristiano, ma basandosi su ciò che si insegna nella predicazione in moschea e soprattutto nella scuola, dall'infanzia fino all'università, attraverso i libri scolastici di religione, in particolare quelli usati in Giordania. Il testo espone la teologia islamica illustrando molti dei 99 nomi che il Corano conferisce ad Allah e che sono a fondamento sia della fede sia dell'etica: rivelano infatti l'essenza divina e diventano norme di comportamento per il fedele. Viene trattata perciò anche la vita del credente, che rivolge ad Allah ogni azione, a lui offre obbedienza e sottomette la propria volontà. Prefazione di Fabrizio Mandreoli.
"Leila della tempesta" è un dialogo sulla cittadinanza, l'emigrazione, la religione, il rapporto uomo-donna, la violenza in nome di Dio e la mistica del cuore, che mette al centro una giovane tunisina di nome Leila, personaggio reale, giunta in Italia attraverso il mare e finita in carcere per commercio di stupefacenti. Intorno a lei si muove un coro di persone della stessa provenienza geografica, culturale e religiosa, che si confrontano su questi temi con un monaco cristiano che parla nella loro lingua e li stimola a riflettere sulle loro tradizioni e sull'incontro tra esse e quel testo fondativo della vita in Italia che è la Costituzione repubblicana. Un dialogo serrato nel quale si intrecciano molti "temi alti" trattati però in modo accessibile a ogni genere di lettore. Presentazione di Piero Stefani.
Antologia di detti e aneddoti relativi a 23 personaggi vissuti a Bassora in Iraq,tra il 630 e l’800,nella stagione di fondazione dell’ascetismo islamico.Si divide in quattro sezioni:1) Malik b.Dinar;2) gli asceti che possono essere considerati tra i precursori immediati di Malik;3) Hasan,maestro di Malik e fondatore della prima scuola ascetica di Bassora;4) i condiscepoli di Hasan,compagni di Malik. I 633 testi sono accompagnati da un apparato sintetico di note non accademiche ma di spiegazione.Lo scopo è triplice:a) spiegare anzitutto al lettore eventuali passaggi oscuri ove qualche detto o aneddoto lo necessiti;b) indicare le fonti,islamiche o bibliche,a cui numerosi brani fanno diretto o indiretto riferimento;c) presentare alcuni "istituti" tipici del pensiero e del mondo religioso islamici:la concezione della vita,della morte,del giudizio ultimo,del matrimonio e del divorzio,dell’eredità,del digiuno e della preghiera,del pellegrinaggio e dell’elemosina,del destino e del libero arbitrio.Alcune note di tipo storico-biografico presentano personaggi e fatti che si affacciano qui e là nei testi. I testi sono preceduti da un’ampia Introduzione in quattro capitoli:1) nel primo viene descritto il contesto storico-culturale in cui vissero gli asceti;2) nel secondo si racconta l’emergere della corrente ascetica dal tempo di Maometto sino all’apparire dei nostri protagonisti;3) nel terzo si espongono le grandi idee e intuizioni spirituali che percorrono l’antologia;4) nel quarto si presenta un personaggio che ha un ruolo ispiratore di questi asceti: il "Gesù islamico". A chiusura dell’Introduzione vi sono le notizie biografiche reperite su ciascun autore.Un Indice analitico finale consente al lettore di rintracciare più facilmente i temi di interesse.
CURATORE Ignazio De Francescosi occupa di letteratura cristiana antica in lingua siriaca e di letteratura ascetica islamica.Presso Paoline ha pubblicato,di Efrem il Siro,Inni Pasquali (2001);Inni sulla Natività e sull’Epifania (2003); Inni sul Paradiso (2006). Di prossima uscita, presso Arnoldo Mondadori/Lorenzo Valla, Detti arabi di Gesù(in collaborazione con Sabino Chialà).