Un invito a contemplare la casa comune, la città, con l'intelligenza della storia e la sapienza del Vangelo. Un testo ricco di citazioni di autori antichi e moderni, cristiani e non cristiani, e di impulsi per riflettere sul presente. Una lezione di Giuseppe Dossetti sull'Eucarestia e la Città. Un testo che può essere considerato una sintesi della sua riflessione spirituale e teologica sulla socialità umana, sull'impegno della comunità dei credenti nella storia, nel confronto continuo con la parola della Scrittura e con la rivelazione del Dio "amico degli uomini". Un testo che interpella anche oggi, nel suo invito a una comprensione profonda dell'attualità storica e, al contempo, a vigilare contro ogni tentativo di sovrapposizione tra progetti divini e forme organizzate umane. Prefazione di Matteo Maria Zuppi. Postfazione di Giorgio Marcello.
Un libro documentato, che nasce nell'ambito di un convegno internazionale. In un presente di guerre diffuse, un libro per trovare strategie di pace Per i credenti, per scoprire aspetti inediti della figura di Gesù secondo i vangeli. Per laici, per scoprire le tecniche di azione nonviolenta di Gesù nel suo tempo "Un testo che ci guida alla scoperta della figura di Gesù come operatore di pace nonviolento. Un uomo che insegna come prevenire e arrestare la violenza, in modo effettivo e creativo. Il libro esplora anche gli atti di resistenza civile di Gesù, le sue azioni di riconciliazione e i suoi interventi in difesa degli innocenti. La sua cura per costruire una comunità nonviolenta e la sua scelta di vivere, appieno e fino alla fine, una vita nonviolenta può essere di grande ispirazione nel tempo complesso che viviamo, non solo per i cristiani".
Monte Sole è una collina dell'appennino Bolognese, nota per la più grande strage perpetrata dalle truppe tedesche nell'Europa occidentale durante la seconda guerra mondiale: tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 muoiono circa ottocento persone in diverse località distribuite su quella montagna. L'eccidio è passato però alla storia come l'eccidio di Marzabotto, per il luogo in cui dal 1945 si è svolta la celebrazione di ricordo annuale. Solo dal 1975 si è iniziato a parlare di Monte Sole, in particolare per impulso delle comunità cristiane che hanno scelto di risalire alle disabitate località del massacro e di ripulire le rovine delle chiese. Il libro affronta la strage da punto di vista, finora poco approfondito: quello ecclesiale. Attraverso un minuzioso e paziente esame delle fonti reperibili, dopo un lungo silenzio su quelle vicende, si è passati ad una riscoperta che ha riconosciuto in quei luoghi un "santuario" per il nuovo millennio. Il percorso di analisi permette di rileggere in modo fecondo la storia della diocesi all'interno delle vicende italiane dal dopoguerra alla fine del millennio. Nello stesso tempo la riscoperta di quella realtà così tragica fa emergere domande che conducono a rileggere questioni storiche e teologiche preziose per comprendere gli appelli dell'oggi.
In una notte di tempesta, alla vigilia di una grande battaglia campale tra l'esercito dei soldati cristiani e quello dei soldati musulmani, due uomini in fuga da quegli accampamenti, un cristiano e un musulmano, si rifugiano in una grotta del deserto, dimora di un eremita. La convivenza forzata in quella vigilia di guerra li porta a conoscersi, dialogare sul senso della vita, sul perché delle guerre e sul modo di risolverle. È questa la cornice narrativa di un libro che si occupa di dialogo tra religioni e culture in un'ottica di pace e convivenza, collegandosi a due eventi importanti: l'incontro tra s. Francesco e il Sultano d'Egitto (settembre 1219) durante la Quinta crociata; il viaggio apostolico di papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti (febbraio 2019). Il libro si compone di una parte narrativa e di una parte saggistica, di approfondimento tematico.
Un gruppo di ragazzi composto da cristiani, non credenti e musulmani, per un anno ricerca, studia e si confronta incontrando le molte comunità di varie confessioni e di varie provenienze - italiane e straniere - presenti a Bologna. Seguendo come si intreccia la fede con l'identità personale e collettiva si scopre, letteralmente, un'altra città ricca di storie, culture, passione di fede e di vita. Il percorso mostrando come le nostre città si stanno trasformando permette ai ragazzi di viaggiare dentro le proprie convinzioni, dubbi, ricerche di fede e di significato. Un intreccio di sguardi e osservazioni che possono aiutare ad una maggiore consapevolezza umana, civile e politica.
Edizione italiana riveduta e aggiornata, tradotta dall'arabo, del capolavoro storico di Maher Charif. Composta di tredici capitoli, corredata di indici e tavole cronologiche, questa prima edizione in una lingua occidentale ha la prefazione di Massimo Campanini, uno dei massimi islamologi e arabisti italiani. Essa risponde all'interesse scientifico principale dell'Autore che, nel campo degli studi di storia moderna, si qualifica essenzialmente come "storico del pensiero". Il volume racconta l'evoluzione del modo in cui i palestinesi hanno pensato sé stessi, gli ebrei e gli altri arabi nel corso di un secolo, dall'inizio del '900 sino a oggi. Nel corso di una ricerca protrattasi per oltre sette anni, l'autore ha attinto a un deposito documentario vasto, formato esclusivamente da fonti di prima mano. Offre così una presentazione globale, accurata e al tempo stesso leggibile delle molte anime dell'universo palestinese, che mancava sullo scaffale del lettore italiano, sia dello studioso che dell'appassionato di Medio Oriente e di politica internazionale.
Quindici tra i più noti accademici israeliani affrontano dal di dentro le questioni più attuali relative allo Stato di Israele: lo Stato e l'identità nazionale; che cos'è il sionismo; il significato filosofico di uno stato democratico ed ebraico; cosmopolitismo e identità; l'Olocausto come narrazione sionista ed antisionista; il significato costituzionale dell'ebraicità di Israele; è possibile uno stato ebraico e democratico? Israele come Stato-Nazione nei giudizi della Corte Suprema; la politica dell'immigrazione in Israele; religione e Stato; il diritto alla Terra; la minoranza arabo-palestinese; la società israeliana si sta disintegrando? Il tentativo dei palestinesi israeliani di sfidare lo Stato ebraico in materia di istruzione; Il futuro nazionale di Israele.
Il 1° gennaio 1968 fu celebrata la Prima giornata mondiale della pace per iniziativa di Papa Paolo VI. Il cardinale Lercaro per la sua diocesi di Bologna volle sottolineare particolarmente l'evento con una celebrazione liturgica e un'omelia nella quale rifletteva a fondo sul tema della guerra e della pace in riferimento alle esperienze del secolo che la sua vita aveva attraversato. In particolare venne delineato il caso che nell'attualità del momento storico rappresentava l'atto di guerra più esplicito, devastante e discusso: l'intervento bellico degli Stati Uniti sul Viet Nam del Nord. La riflessione di Lercaro, che negli ultimi due anni del suo episcopato era tornato più volte sul tema della pace, si concentrava ora sul compito della chiesa di vigilanza e di profezia verso ogni sistema di male in particolare di quello rappresentato dagli atti di guerra e da chi ne portava la responsabilità maggiore. Se si voleva assumere sul serio il vangelo della pace andava proclamato con forza l'abominio di quella guerra. "La chiesa non può essere neutrale di fronte al male" infatti "la sua via non è la neutralità ma la profezia" Questa affermazione che oggi sembra ovvia allora non lo era anzi apriva ad orizzonti nuovi per il ruolo della chiesa nel mondo. C'è voluto un papa, Francesco, per restituire a Bologna e al mondo il ricordo dell'omelia di Lercaro del 1968, che egli ha ricordato citando proprio quella frase nel suo incontro a Bologna con gli studenti e il mondo accademico il 1° ottobre 2017.
Chi sono i cristiani in Israele oggi? Da questa domanda p. David, ebreo e cristiano, inizia a descriverci la Terra santa, i dilemmi ecumenici tra Israele e Palestina, gli orizzonti aperti da Papa Francesco, quali siano le prospettive per il futuro e la storia della comunità cattolica a Gerusalemme. Non mancano racconti di storie affascinanti, come quella di Shimon Balas ebreo di origine irachene, e le esperienze di dialogo con i musulmani.
Un ebreo cristiano parla degli ebrei, di come intendono se stessi, di come la Chiesa li ha intesi, di quali siano i rapporti attuali tra cattolici ed ebrei, del valore della terra per gli uni e per gli altri, di Israele oggi, di chi siano gli ebrei messianici, dei rapporti tra messianici e cattolici. Il dialogo iniziato con il Concilio tra cattolici ed ebrei ora continua.