La voce di Chiara Frugoni torna a parlare, con la freschezza e l'entusiasmo che i suoi lettori conoscono bene, delle sue origini bresciane e del suo fare storia, che collega la ricerca delle fonti e l'analisi delle immagini e ci ha permesso di riscoprire figure (a partire da quella, da lei studiata a fondo, di san Francesco), relazioni, passioni, paure del Medioevo. Lo fa attraverso una serie di interviste, pubblicate dal 2013 al 2022, seguendo il ritmo scandito dall'uscita dei suoi libri e di quelli del padre Arsenio. Chiara Frugoni racconta se stessa e la sua professione di storica: le sue parole sono state qui raccolte con fedeltà assoluta e nel rispetto del "bell'italiano" che caratterizzava i suoi libri e le sue partecipatissime conferenze.
Al centro di questo studio sta l’intricata vicenda della conferma della Regola francescana da parte di papa Onorio III, nel 1223. Che legame esiste tra questa conferma e l’incontro di san Francesco con Innocenzo III, che le leggende situano intorno al 1208-1209? E perché una nuova “Regola”, dopo che il Concilio Lateranense IV (1215) aveva espressamente vietato l’adozione di nuovi testi legislativi, invitando ad utilizzare le “Regole” già esistenti, quelle di Benedetto, Agostino, Basilio?
Attraverso l’esame minuzioso di alcuni affreschi del ciclo francescano nella basilica superiore di Assisi, e riprendendo un’intuizione di Paul Sabatier, l’Autrice ci accompagna in modo magistrale a comprendere il difficile percorso che portò la fraternità nata da Francesco a diventare un Ordine tra i più importanti e diffusi nella Chiesa medievale.
Un medioevo inaspettato dalle mille invenzioni: occhiali e bottoni, ma anche forchetta e spaghetti, note musicali e polvere da sparo. Un racconto affascinante, una storia documentata di sorridente ironia e di immagini colorate. Il narratore è Chiara Frugoni, uno dei maggiori medievisti italiani, che crea un dizionario ideale del Medioevo con lievità e humour rispondendo a tante curiosità implicite o esplicite poste dalle nostre esperienze quotidiane di oggetti, usanze e modi di dire.
Francesco non andò in Oriente per sete di martirio, come asserirono i suoi biografi, e non partì per andare dal sultano. Chiara Frugoni, con la competenza storica che le è propria, smonta molti luoghi comuni commentando e raccogliendo tutte le fonti di quell'evento, concludendo con un approfondimento sulle rappresentazioni iconografiche dell'avvenimento. Negli studi sulla vicenda esistenziale di San Francesco sembra acquistare sempre maggiore importanza il viaggio in Oriente, di cui parlano con stupore e ammirazione molti testimoni contemporanei. In un'epoca in cui la Chiesa si relaziona ai musulmani attraverso la crociata armata e lo scontro verbale, Francesco mostra che la testimonianza del Vangelo della fraternità è possibile anche con i credenti di altre religioni.