«Qual è la forma vera di Cristo? Quella che dobbiamo indossare? Quella nella quale dobbiamo crescere? Il libro di monsignor Ghidelli che presentiamo dà una prima, essenziale risposta a questa domanda: la forma di Cristo è quella di un'esistenza filiale, che si colloca davanti a Dio Padre con la fiducia e l'obbedienza di un figlio autentico. Gesù è il Figlio di Dio, l'unico, quello nel quale il Padre ha posto tutto il suo compiacimento; ma, nel disegno del Padre, Gesù deve diventare "il primogenito tra molti fratelli" (Rm 8,29). La filiazione divina non è un privilegio privato di Gesù, ma è una sorgente inesauribile di esperienza filiale aperta a tutti gli uomini, senza esclusioni.» (Dalla Presentazione di Luciano Monari, vescovo di Brescia)
Attingendo al tesoro inesauribile del Concilio Vaticano II, Carlo Ghidelli ci offre un'intelligente lettura dei grandi temi della fede cristiana, guidata dalle pagine della Bibbia e illuminata dai testi conciliari. Una sapiente riflessione per trovare la chiave interpretativa dell'esistenza e dell'intera vita ecclesiale e civile. Un volume che raccoglie una serie di meditazioni utili per vivere l'esperienza degli esercizi spirituali, rivolti sia ai presbiteri che ai fedeli laici.
È proprio vero che le lacrime sono sempre solo segno di tristezza e di dolore? Il pianto è una dimensione fondamentale della nostra umanità, al punto che anche Gesù, di fronte alla morte dell'amico Lazzaro, si commuove profondamente, è turbato e scoppia in pianto. Se Gesù "avesse operato la risurrezione di Lazzaro senza battere ciglio e senza una lacrima, avrebbe mostrato certamente la sua onnipotenza, ma senza soffrire lui stesso lo strappo violento della morte dell'amico" (dalla Prefazione). Attraverso l'analisi di alcuni testi tratti dall'Antico e dal Nuovo Testamento, l'autore traccia un itinerario che attraversa tutta la storia biblica, "storia di lacrime e di consolazione".
Il libro di monsignor Ghidelli, da considerare un'efficace sintesi del Concilio Vaticano II, coglie e comunica la bellezza della spiritualità conciliare. Delinea cioè, non una dottrina o morale, bensì un'estetica dello Spirito, il capolavoro della grazia operativa sia nell'interiorità della coscienza, sia nel cuore della Chiesa, sia per l'umanità più in generale. Emerge di conseguenza la necessità e la coerenza di una dimensione contemplativa e orante che l'autore imprime nella sua opera, non solo come chiave di lettura dei testi conciliari, ma anche con l'aiuto finale di ogni capitolo perché il lettore possa accedere alla spiritualità conciliare come una lectio orante.
Questo libro è dedicato ad approfondire l'identità e il carisma dell'Opera dell'Amore Sacerdotale, che intende accogliere e accompagnare la fraternità tra un prete e una donna consacrata e formare "nuclei di famiglie in preghiera" per essere di sostegno ai preti e ai consacrati.
Il volume ne fa emergere i fondamenti nella Parola di Dio e nella viva tradizione della Chiesa e definisce quella che si può considerare una vocazione "nuova" dentro la comune vocazione al sacerdozio, sia ordinato sia battesimale, inteso - come hanno richiamato i padri conciliati - come partecipazione al sacerdozio di Cristo Signore.
Da Paolo VI a papa Francesco, dal cardinal Martini al cardinal Ballestrero, dalla teologa Cettina Militello al teologo e pastore protestante Paolo Ricca, e poi tante altre figure note e meno note nel panorama religioso e culturale contemporaneo: una galleria di cinquanta ritratti dedicati a uomini e donne che l'autore ha conosciuto nella sua "non breve vita".
Con questa raccolta di studi e riflessioni sul concilio Vaticano II l'autore intende fare memoria di quel grande evento affinché non vada smarrito il tesoro racchiuso nei documenti conciliari e mettere in risalto la portata profetica del concilio stesso, che in gran parte attende ancora di essere realizzato nelle restanti riforme. Sollecitato dalla recente nomina di Francesco a vescovo di Roma, Carlo Ghidelli fa continuo riferimento alle nuove e sorprendenti decisioni di papa Francesco, oltre che al suo magistero affidato per lo più alle omelie quotidiane. In ciò che scrive e propone al Papa, l'autore vuole dar voce a quella corresponsabilità ecclesiale che deriva dalla collegialità episcopale che, a quanto traspare dalle sue parole e dalle sue prime decisioni, sta tanto a cuore al nuovo vescovo di Roma.
Il Salmo 51, conosciuto come «Miserere», è certamente tra i più noti. Merita un’attenzione speciale soprattutto perché in esso possiamo riconoscere il cammino di fede e di ritorno a Dio, che risulta essere sempre attuale. In questa prospettiva il re Davide, autore del salmo, può essere considerato come un modello, per come ha saputo dare alla sua vita un orientamento del tutto nuovo, risorgendo dalla tomba del peccato.
Il libro rivisita i principali passaggi del salmo, nel desiderio di condividere con Davide l’esperienza del perdono invocato e ottenuto, la confessione esteriore ed interiore della colpa, l’anelito alla liberazione dal peccato e alla comunione con Dio. È un cammino ad un tempo bello e impegnativo, per il quale si esige soltanto una cosa: la disponibilità a lasciarsi invadere dalla grazia di Dio la quale, quando entra nella vita di una persona, crea, cioè la rende nuova creatura.
L'autore: Carlo Ghidelli
Formatosi alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico di Roma, ha pubblicato molti studi, approfondendo in particolare l’opera di san Luca (Vangelo e Atti degli Apostoli).
Biblista noto in campo internazionale, ha collaborato alla traduzione interconfessionale della Bibbia in lingua corrente, nonché alla recente revisione della Bibbia promossa dalla CEI.
Già docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, nel 1983 è divenuto sottosegretario della CEI e, dal 1986 al 2000, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica.
Ordinato vescovo nel 2001, ha retto l’Arcidiocesi di Lanciano-Ortona fino al 2010. Attualmente risiede a Milano.
Descrizione dell'opera
L'autore riflette sul alcuni proverbi o espressioni tratti dai capitoli 36 e 37 del libro del Siracide, che commenta in maniera esortativa con stile nitido e piano. Sono "spigolature" di grande fruibilità morale, che respirano l'atmosfera della sapienza tradizionale e riflettono la quotidianità dell'esistenza in cui l'umanità da sempre si trova coinvolta. «La sapienza nel saper scegliere, giudicare, vivere è una luce che brilla e può riscaldare l'esistenza di tutti, anche se molti preferiscono vie tenebrose e scivolose» (dalla Presentazione del card. G. Ravasi).
Sommario
Presentazione (G. Ravasi). Introduzione. I. Necessità del discernimento. II. Vera e falsa compagnia. III. Veri e falsi amici. IV. Veri e falsi consiglieri. V. Vera e falsa sapienza. Conclusione.
Note sull'autore
CARLO GHIDELLI (1934) ha conseguito la Laurea in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e la Licenza in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico di Roma; è stato docente nel Seminario Teologico diocesano di Crema e alla Facoltà Teologica di Milano. Segretario del Vescovo di Crema (1964-1982), assistente diocesano dell'Azione Cattolica, già consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, è stato sottosegretario della CEI (1983-1986) e assistente ecclesiastico generale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (1986-2000). Arcivescovo di Lanciano-Ortona dal 2001 al 2010, presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese e Molisana dal 2004 al 2011, è membro del Centro Studi dell'Unione Apostolica del Clero (UAC). Biblista noto in campo nazionale e internazionale, ha collaborato alla traduzione interconfessionale della Bibbia in lingua corrente, nonché all'ultima revisione della Bibbia CEI. Autore di numerose pubblicazioni, ha approfondito in particolare lo studio dell'opera lucana.
A cinquant’anni dall’apertura del Vaticano II, il volume illustra l’operato del Concilio a partire da alcuni dei documenti prodotti dal Concilio stesso.
Prendendo in considerazione,tra gli altri,Sacrosanctum Concilium,Lumen gentium, Dei Verbum, Gaudium et spes, Ad gentes, l’autore espone le principali istanze del Vaticano II, sottolineandone la portata rivoluzionaria e la necessità che l’eredità di quella «stagione» della Chiesa non vada perduta, ma anzi raccolta e rilanciata.
Mons. Ghidelli riporta anche alcuni episodi che testimoniano come l’iter di preparazione e approvazione di alcuni documenti sia stato lungo e travagliato; nonché alcune «curiosità»,come,per esempio,il fatto che la costituzione pastorale Gaudium et spes, diventata poi simbolo dell’ottimismo e della speranza cristiana, era inizialmente intitolata con un binomio di segno opposto, cioè Angor et luctus.
Chiude il volume un capitolo sulle analogie tra il primo Concilio della storia, quello di Gerusalemme (a cui partecipò, tra gli altri, san Paolo), e il Concilio Vaticano II.
DESCRIZIONE: Gli interrogativi che risuonano in queste pagine sono scritti nella Bibbia, e appartengono a ogni uomo. Si intraprende il cammino della sapienza, un moto di ricerca e introspezione a partire dalla parola di Dio che è anche una sfida: leggere e meditare le Scritture, andando oltre. La profonda spiritualità – letteralmente un appello all’azione dello Spirito – che si dà nell’intreccio di testo e commento ricalca il modello della lectio divina, lettura orante della Bibbia, che fu esperienza dei Padri della Chiesa e poi pratica monastica: dalla lectio (la lettura del passo scelto) alla meditatio (la riflessione), sino alla oratio (la preghiera). E qui non si esaurisce, perché l’invito è all’actio, la conversione della nostra vita.
COMMENTO: Dal grande biblista, l'attualità della sapienza biblica per la vita quotidiana. Riflessioni di intensa spiritualità che nascono dal commento di alcuni tra i più significativi passi della Bibbia.
CARLO GHIDELLI biblista di fama internazionale, già arcivescovo di Lanciano-Ortona e docente alla Facoltà Teologica Settentrionale di Milano, è membro del Centro Studi dell’Unione Apostolica del Clero. Ha collaborato alla traduzione interconfessionale della Bibbia in lingua corrente e alla revisione della Bibbia promossa dalla CEI. Autore di vari volumi, per l’editrice La Scuola ha pubblicato: Paolo maestro di vita cristiana. La pedagogia dell’apostolo (2009).
Dante non è solo il sommo poeta che ci ha regalato la Divina Commedia; egli è anche - e soprattutto - un grande uomo di fede e un finissimo teologo.
Nella Commedia la preghiera si esprime come poesia, così essa parla d'amore e le parole diventano segno per elevare una gioiosa lode alla bellezza di Dio e per ricordarci la sua infinita simpatia per gli uomini.