I testi qui raccolti per tematiche hanno lo scopo di offrire ai cristiani del nostro tempo uno sguardo d’insieme sulla profondissima produzione teologica di Massimo il Confessore, uno tra i più grandi teologi del cristianesimo antico, capace di “confessare” la fede nel suo Signore fino al dono estremo del martirio. La sua opera, vasta e complessa, abbraccia i campi più diversi – esegetico, ascetico, dogmatico, teologico, liturgico – ed è affidata a un imponente corpo di testi, dispute, opuscoli e all’epistolario stesso del Confessore, in dialogo con le autorità politiche ed ecclesiali, con monaci e teologi del suo tempo. È in questo corpo che è possibile rinvenire i cardini essenziali del pensiero di un padre della chiesa in dialogo fecondo con la tradizione (da Dionigi l’Areopagita a Gregorio di Nazianzo), all’insegna di una riflessione e di una scrittura fortemente radicate nell’ascolto, nella meditazione e nella conoscenza della Parola di Dio.
Massimo il Confessore († 662), monaco, funzionario di corte dell’impero bizantino, visse una vita errabonda, che lo condusse dalle rive del Bosforo all’Africa e a Roma, dove partecipò alla preparazione del concilio lateranense del 649, fino all’arresto, ai processi, alla deportazione e all’esilio sulle montagne del Caucaso. Sarà canonizzato dalla chiesa ortodossa nel 680. In un tempo segnato da grandi controversie teologiche e rivolgimenti politici, nella sua vita e nei suoi scritti Massimo contrastò la diffusione delle dottrine miafisite e monotelite, opponendosi a ogni intromissione del potere politico in materia dottrinale e scorgendo nell’invasione araba un estremo appello alla conversione lanciato ai cristiani del suo tempo.
Traduzione italiana di Mons. Attilio Costantini.
Ascrivibile al genere medioevale dei trattati sulle virtù e sui vizi, questo progetto generale di esercizio delle virtù, ispirato da una spiritualità agostiniana e bernardiana, affronta già nodi teologici in funzione riformistica.
Il volume propone l’unica traduzione, rivista puntualmente sull’originale latino e linguisticamente aggiornata, del primo libro dell’opera di un grande mistico e dottore della Chiesa: san Lorenzo Giustiniani.
Nella primavera del 1884 Don Bosco è a Roma alle prese con problemi finanziari e impegnato a ottenere per la sua Congregazione un rassicurante stato giuridico. In questo periodo si accentua in lui anche la preoccupazione di dare stabilità e unità alle sue opere e al tempo stesso di rafforzare lo stile educativo tipico del sistema preventivo. In questo contesto nasce la Lettera da Roma indirizzata ai suoi giovani di Valdocco e ai loro educatori. Il suo contenuto è da considerare come uno dei più ricchi documenti pedagogici di Don Bosco: è come fosse il suo testamento, e un testamento va preso sul serio per realizzare quanto in esso richiesto. Questo libretto la ripropone con l'accompagnamento di un agile commento che la attualizza.
Attribuito per lungo tempo a Gregorio Magno, questo Commento al Primo Libro dei Re è in realtà opera di un monaco del XII secolo, Pietro Divinacellus, che nell'esegesi del testo biblico si sarebbe ispirato agli scritti di Gregorio Magno. Si tratta di un'acquisizione recente, degli anni Novanta. Del testo la prima traduzione in lingua moderna è quella curata da A. De Vogué per le Sources Chrétiennes e terminata nel 2004. La presente, prima traduzione italiana, è dunque la seconda in assoluto e si riferisce ai sei libri che coprono un commento ai primi sedici capitoli circa del Primo Libro dei Re che vengono identificati con il Primo Libro di Samuele. Consapevole della polisemia del testo biblico, Pietro Divinacellus, partendo dalla comprensione del senso letterale, accede al senso tipico - con il quale fatti e personaggi dell'Antico Testamento vengono letti come profezie e prefigurazioni del Nuovo - che diventa a sua volta fondamento del senso morale.
Prólogo, texto griego, versión española y notas de Daniel Ruiz Bueno.
Como obra de elocuencia cristiana, las “Homilías sobre el Evangelio de San Mateo” son un monumento único y ejemplar en el que la voz de San Juan Crisóstomo tiene la resonancia eterna del evangelio que comenta. De ellas, cualquier alabanza resulta corta. Santo Tomás de Aquino las estimaba más que ser dueño de la ciudad de París; el célebre maurino Bernardo de Monfauçon se refería a ellas como la obra de más rico contenido moral de todo el orbe cristiano, y un patrólogo tan eminente como Altaner rinde homenaje a la exactitud exegética que en ellas campea, superior a la del mismo San Agustín.
Ed. bilingüe (griego/español). 4 vols.: I: Homilías sobre el Evangelio de San Mateo (1-45) (NO0141); II: Homilías sobre el Evangelio de San Mateo (46-90) (NO0146); III: Tratados ascéticos (NO0169); IV: Homilías sobre la Primera Carta a los Corintios (NO0706).
Prólogo, texto griego, versión española y notas de Daniel Ruiz Bueno.
Como obra de elocuencia cristiana, las Homilías sobre el Evangelio de San Mateo son un monumento único y ejemplar en el que la voz de San Juan Crisóstomo tiene la resonancia eterna del evangelio que comenta. De ellas, cualquier alabanza resulta corta. Santo Tomás de Aquino las estimaba más que ser dueño de la ciudad de París; el célebre maurino Bernardo de Monfauçon se refería a ellas como la obra de más rico contenido moral de todo el orbe cristiano, y un patrólogo tan eminente como Altaner rinde homenaje a la exactitud exegética que en ellas campea, superior a la del mismo San Agustín.
Ed. bilingüe (griego/español). 4 vols.: I: Homilías sobre el Evangelio de San Mateo (1-45) (NO0141); II: Homilías sobre el Evangelio de San Mateo (46-90) (NO0146); III: Tratados ascéticos (NO0169); IV: Homilías sobre la Primera Carta a los Corintios (NO0706).
Este extraordinario doctor de la Iglesia sigue diciendo mucho al hombre de hoy. Sus cartas transmiten sabiduría, sentido común y sentido sobrenatural. Sencillas y profundas, llenas de ingenio y simpatía, conmovedoras muchas veces, no solo hablan al destinatario, sino que dejan ver el alma del escritor, en diálogo vivo con Cristo. Mostrándola en su intimidad, como sin querer y con franqueza, anima a los lectores a andar por el camino de la contemplación y de la alegría de quien ha visto al Señor.
La presente edición contiene una acertada selección del epistolario del maestro san Juan de Ávila. La versión realizada actualiza el lenguaje propio del siglo XVI, manteniendo fielmente su frescura y permitiendo al lector de hoy no familiarizado con el estilo de la época, recoger, junto con la doctrina, el sabor de una lengua que tan maravillosamente cultivaron los escritores del Siglo de Oro de nuestras letras.
Con questo libro inizia una collana dedicata ai bambini: "Grandi Santi per piccoli lettori". Vogliamo infatti presentare alcuni personaggi che sicuramente diventeranno amici preziosi da imitare: i Santi. In queste pagine vi presentiamo santa Scolastica, sorella di san Benedetto. Attraverso un episodio della sua vita, Scolastica ci insegna che nulla al mondo è più potente dell'Amore; chi ama può tutto perché ottiene tutto dal cuore di Dio che è l'Infinito Amore.