Uno sguardo per impressioni, spietato, irridente, divertente e talvolta perfino malinconico su molti interrogativi rimasti irrisolti e che presenta il mondo quale potrebbe essere. Il dizionario, diviso in otto sezioni e due appendici, composto da trecentoventicinque voci, non intende coprire esaustivamente il campo dello scibile umano. Gnocchi segue il criterio guida della parzialità assoluta, dell'intuizione antipedagogica attraverso un'irresistibile vena comica.
Il volume contiene parte delle gag, battute, e-mail, sms proposti a "Quelli che il calcio" dal 26 agosto 2001 al 5 maggio 2002, insieme a segreti e "dietro le quinte" di un anno della trasmissione televisiva domenicale. Gene Gnocchi ha realizzato questo libro in collaborazione con Francesco Freyre, autore televisivo e di teatro.
Prefazione di Luigi Negri
Una rilettura critica delle biografie di Pio IX (1792-1878) e Giovanni XXIII (1881-1963), due papi tanto uguali quanto diversi, singolarmente uniti da una comune beatificazione che si svolgerà a Roma il 3 settembre di quest'anno. Gli Autori hanno rivisitato le storie dei due papi in modo parallelo, utilizzando un linguaggio brillante e accessibile. Andando al di là dei luoghi comuni, ne sono emerse due figure significative ed emblematiche.
- Prefazione di Giuseppe Mani, Arcivescovo Ordinario militare per l’Italia
- Presentazione di Luigi Rossini, Brigadiere Generale – Comandante della Brigata Alpina Tridentina
- Introduzione di monsignor Aldo Del Monte, Vescovo emerito di Novara.
Davanti all’immane tragedia della ritirata di Russia degli Alpini della Divisione Tridentina, che lascia sui bordi delle strade della sterminata steppa russa giovani a morire, senza speranza di salvezza alcuna né possibilità, per i moribondi, di essere confortati, se non dalla fede offerta con umiltà, Don Gnocchi scopre il volto di Cristo e il senso ultimo di quella terribile vicenda. Così come vide la grandezza dei suoi alpini, dopo la vittoriosa battaglia del 17 gennaio del ’43 per rompere l’accerchiamento russo. Una giornata così epica da fargli esclamare: «Dio fu con loro, ma gli uomini furono degni di Dio».
È uno scritto-confessione che cambia il corso della sua vita e inaugura la sua opera di carità. Una carità smisurata, che segnerà per sempre la sua esistenza, connoterà una parte della storia d’Italia, e che offre ancora oggi aiuto e speranza alle generazioni che si avvalgono dei servizi della Fondazione che porta il suo nome.
Leprotti è un uomo distratto e solitario. Osserva la vita nelle strade, la misteriosa organizzazione dei marocchini che puliscono i vetri ai semafori, e ripensa la propria vita. Ma soprattutto Leprotti vive con una madre anziana e altrettanto distrattamente surreale. Insieme architettano grandi progetti che non si realizzeranno mai e si dedicano a sproporzionate nefandezze.
Questo viaggio nei problemi del matrimonio comincia quando i problemi non si sono ancora manifestati. Il libro è pensato per informare e per aiutare quanti soffrono, per sé o per i loro cari, il problema della separazione, in prospettiva umana e cristiana (pp. 160).
Non una “fragilità bella”, perché non è vero; e neppure una “bellezza fragile”. La fragile bellezza è il titolo del concorso promosso dal Centro Girola della Fondazione Don Carlo Gnocchi al quale sono pervenuti 159 racconti poetici, una parte dei quali è ora pubblicata nel volume.
La lettura dei testi ‚Äì scrive Mario Mozzanica nell ºIntroduzione - ¬´daÃÄ una conferma eccezionale: il malato, il fragile, il disabile, in non autosufficiente non diventa mai, come nella cultura corrente, un sostantivo. Resta sempre un aggettivo, che qualifica una persona nella sua irriducibile irripetibilitaÃĬª.