"Storie nascoste" testimonia la ricerca dei fili e delle tracce di storie che chiedono di essere studiate e raccontate. Non storie occultate, ma remote, cadute nell'oblio del tempo e che la paziente ricerca dello storico attende di riportare alla luce. "Storie nascoste" è l'omaggio che una piccola comunità di studiose e studiosi di generazioni, interessi, sensibilità diverse rende a Paolo Simoncelli. I diversi contributi che spaziano lungo tutta la modernità restituiscono in qualche misura la gamma degli interessi con cui lo storico romano ha esplorato il passato e di cui è testimonianza la sua ricca produzione. Ne vien fuori un mosaico complesso che spazia con la solida bussola del metodo storico dalla politica alla letteratura, dalla Firenze del Cinquecento alla Roma risorgimentale; dalla Francia in rivoluzione alla Normale di Pisa; popolato di nomi a cui è facile dare un volto, da Machiavelli a Cantimori, da Pontormo a Sironi, fino a quella folla indistinta, ognuno con una propria vita, dei fuoriusciti repubblicani fiorentini. "Storie nascoste" è la nostalgia di un percorso comune nel passato e la curiosità per un futuro da scoprire.
Il volume propone una lettura pedagogica del laboratorio teatrale a scuola come spazio potenziale e generativo di molteplici ricadute educative. Attraverso un movimento che grazie all'incontro con le pratiche è interessato ad individuarne le trasversalità teoriche e metodologiche, il lavoro si articola in tre direzioni: la prima discute i significati di tali esperienze che le rendono auspicabili nei contesti educativi e scolastici; la seconda esplora le caratteristiche che rendono tali esperienze rilevanti dal punto di vista formativo; la terza indaga le condizioni che consentono la loro realizzazione e amplificazione a scuola. Vengono quindi esplorate le attenzioni, le domande e le dimensioni qualificanti, emergenti anche dalla ricerca-formazione sul campo realizzata all'interno del progetto Educarte Linguaggi e tecniche delle arti performative, per delineare una proposta teatrale a scuola che possa connotarsi come buona prassi. Il testo si propone di offrire spunti riflessivi e progettuali sia ad educatori, insegnanti ed operatori artistici che promuovono esperienze artistico-performative a scuola, sia agli studenti che intendono approfondire tale ambito.