Quest'opera puo' considerarsi il testamento spirituale di Edmund Husserl.
Il manifesto programmatica della fenomenologia come unico percorso filosofico che rende possibile fondare le scienze della natura senza incorrere nello scetticismo relativista, e le scienze dello spirito senza incagliarsi nelle secche dello storicismo. Questa edizione è arricchita dalle note che Husserl apportò sulla sua copia originale.
La tematica teleologita è indubbiamente uno degli aspetti fondamentali della fenomenologia di Edmund Husserl e rappresenta al tempo stesso una delle più importanti chiavi di lettura della sua filosofia. L'idea teleologica infatti, a suo avviso, è il motore di ogni attività impulsiva e ideale e l'assoluto fondamento e principio della storia. Eppure, secondo Husserl, la filosofia, nelle sue varie espressioni storiche, non è stata mai in grado di riconoscere e tematizzare questa evidenza, venendo così meno alla propria missione primaria, laddove invece è proprio suo compito ri-conoscere e ri-comprendere la teologia immanente nella storia della filosofia e in ogni singola azione umana, come presupposto e punto d'arrivo di ogni sua indagine...
Nel 1929 Husserl tenne a Parigi due conferenze sulla fenomenologia che avrebbero accresciuto notevolmente la sua fama e la diffusione del suo pensiero. Il testo delle lezioni è rappresentato dai "Discorsi parigini", mentre la loro rielaborazione sistematica è data dalle "Meditazioni cartesiane" che costituisce uno dei libri chiave della filosofia husserliana. Questa edizione italiana presenta entrambi i testi.
Le Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica rappresentano
un momento fondamentale della ricerca filosofica di Husserl. In nessun altra opera
la fenomenologia è dispiegata con la stessa ampiezza, in modo da fare emergere il
progetto complessivo e le ambizioni di una teoria della ragione logica e pratica, radicata in un’analisi delle strutture fondamentali della coscienza. In Idee I questa teoria
fenomenologica della ragione è delineata nelle sue coordinate generali, attraverso
una presentazione dei concetti fondamentali della fenomenologia. Qui Husserl
analizza gli essenziali passi metodologici che renderanno possibile, nei successivi due
libri, la descrizione delle caratteristiche strutturali delle principali regioni ontologiche del nostro mondo circostante, mettendo in luce le radici «sensibili» della costituzione fenomenologica e dei processi originari, associativi e precategoriali, che sono
alla base del suo procedimento. Ogni riflessione sulla fenomenologia dovrà dunque
sempre prendere avvio da quest’opera considerata nella sua pur stratificata unità; e
ad essa dovrà tornare come essenziale punto di riferimento per confrontare e analizzare i successivi sviluppi del pensiero husserliano.
Rispetto a un lavoro cosí decisivo, la precedente edizione italiana, basata com’era
su un testo non approvato da Husserl, in cui venivano inglobate annotazioni che
l’Autore stesso non aveva ritenuto di dovere inserire nelle riedizioni avvenute mentre
egli era ancora in vita, e gravata da scelte di traduzione che era necessario riconsiderare, restava da molti punti di vista arretrata rispetto alle nuove acquisizioni filologiche. Di qui l’inevitabile decisione, per poter meglio comprendere un’opera di straordinaria importanza per la filosofia del Novecento, di ritradurre interamente
Idee I, in modo da permettere allettore italiano di disporre del testo originario
delle Idee e, a piè di pagina, delle annotazioni di Husserl ai suoi esemplari d’uso.
Le Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica rappresentano un momento fondamentale della ricerca filosofica di Husserl. In nessun'altra opera la fenomenologia è dispiegata con la stessa ampiezza, in modo da fare emergere il progetto complessivo e le ambizioni di una teoria della ragione logica e pratica, radicata in un'nalisi delle strutture fondamentali della coscienza. Se in Idee I la teoria fenomenologica della ragione è delineata nelle sue coordinate generali, attraverso una presentazione dei concetti fondamentali della fenomenologia, in Idee II e III Husserl, proseguendo la descrizione delle caratteristiche strutturali delle principali regioni ontologiche del nostro mondo circostante, mette in luce le radici «sensibili» della costituzione fenomenologica e dei processi originari, associativi e precategoriali, che sono alla base del suo procedimento. Ogni riflessione sulla fenomenologia dovrà dunque sempre prendere avvio da quest'opera considerata nella sua pur stratificata unità; e ad essa dovrà tornare come essenziale punto di riferimento per confrontare e analizzare i successivi sviluppi del pensiero husserliano.La nuova traduzione di Idee I, che restituisce allettore italiano il testo definitivo dell'opera husserliana, ha reso necessaria anche una profonda revisione di alcune scelte terminologiche relative agli altri due libri, comportando, di conseguenza, una radicale revisione della precedente traduzione italiana. In questo modo si presenta, con Idee II e Idee III, un lavoro fondamentale della filosofia contemporanea che è non soltanto da rileggere, ma soprattutto da rimeditare e riscoprire.
Il punto che Husserl, nelle Meditazioni cartesiane, vuole mettere in luce è quello della possibilità di fondare la scienza, la filosofia, intesa come fondamento e unità del sapere, su basi evidenti. Nonostante i temi trattati siano complessi, tale testo si ritiene comunque importante perché costituisce un orientamento nei metodi e nelle problematiche della filosofia del Novecento.