Il libro compie un excursus sugli autori più importanti della filosofia moderna che hanno contribuito a disegnare le linee prevalenti del pensiero degli ultimi secoli, mettendo in discussione i principi della metafisica classica e dando vita a forme di pensiero caratterizzate dal soggettivismo. Queste sfociano poi in correnti, ideologie e atteggiamenti, divenuti comuni nella nostra epoca, quali razionalismo, empirismo, illuminismo, idealismo e nichilismo. Lo scopo di questo lavoro non è trattare in modo completo e particolareggiato la Storia della filosofia moderna, ma delineare alcune categorie interpretative che permettano di approfondire quelle filosofie che nell?epoca moderna si sono affermate come dominanti, al punto da cambiare in gran parte i valori e lo stile di vita del mondo occidentale.
La filosofia del '900 non presenta grandi scuole di pensiero che ci offrano sistemi filosofici organici, tali da darci una visione e una interpretazione complessiva della realtà in tutti i suoi aspetti. Ciò è dovuto generalmente all'eclissi di una filosofia dell'essere, nella quale, dopo i monismi dell'Idealismo e della sinistra hegeliana e la reazione dell'irrazionalismo e dello scientismo positivistico, è venuto meno lo studio dell'identità metafisica degli enti e delle caratteristiche del Fondamento unitario che permetteva di illuminare e interpretare tutti gli aspetti del reale.
II libro offre, pertanto, una carrellata di "voci", molte delle quali esprimono una ricerca intensa e spesso disperata del senso dell'essere e della vita, ricerca spesso destinata a concludersi in un pessimismo nichilistico.
Non mancano, tuttavia, alcuni filosofi, come Maritain e Gilson, che, riagganciandosi alla tradizione della metafisica del pensiero antico e medioevale, tracciano linee guida e aprono orizzonti per la ripresa di una ricerca che ci permetta di riscoprire la bellezza e la positività del nostro essere nel mondo
Sergio d'Ippolito è stato docente di Filosofia e Storia nel Liceo Classico, ha collaborato con il Ministero della Pubblica Istruzione e con l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Dal 2009 insegna presso ['Istituto Superiore di Scienze Religiose all'Apollinare della Pontificia Università della Santa Croce. Ha pubblicato Fondamenti metafisici dell'etica (Napoli 2006), Introduzione alla filosofia della realtà (Roma 2017), Elementi di filosofia moderna. Alle radici della cultura contemporanea (II ed. Roma 2019).
Il presente lavoro vuole fornire alcuni strumenti necessari per procedere ad una indagine che recuperi l'approccio alla realtà fondato sui principi ineliminabili del senso comune. Essi non possono essere dimostrati con la ragione discorsiva, ma sono tali che, se li neghiamo, cadiamo in contraddizioni insuperabili che renderebbero impossibile il nostro stesso esistere e ci farebbero perdere ogni fiducia nella possibilità di conoscere alcunché sul fondamento e sul significato della nostra vita e del mondo. Questo libro desidera, invece, condurre il lettore, che sia animato da autentica onestà intellettuale, a scoprire la possibilità, partendo dall'esperienza comune della realtà di cui siamo parte, di giungere alla certezza e alla comprensione di una dimensione metafisica, che ci consenta di scoprire il senso profondo di tutto ciò che ci è stato dato.
La Via crucis proposta da fra Ippolito Fortino ci pone al fianco di Gesù nella salita al luogo del patibolo, quasi come compagni di cammino, in un percorso spaziale (di stazione in stazione) che mira a esplorare la "geografia" del suo cuore. Quali sentieri ha percorso la sua interiorità in quelle ore decisive prima della morte in croce? È una sfida avvincente ripercorrere uno dopo l'altro "i misteri dolorosi" del Vangelo, secondo la versione di ogni evangelista, ascoltando con rispettosa venerazione le parole della Sacra Scrittura e nello stesso tempo usando con affettuosa libertà la facoltà dell'immaginazione. È l'esercizio spirituale che ci propone il testo, che può divenire anche un itinerario quaresimale personale o comunitario.
Le meditazioni evangeliche sui sette dolori di Maria ci pongono al fianco della madre del Signore Gesù, Vergine Addolorata. Questo itinerario di preghiera e contemplazione propone la scoperta evangelica del cammino interiore di Maria. Attraverso il dolore, annunciato dalla profezia di Simeone nel tempio di Gerusalemme, Maria scopre e riscopre la volontà di Dio su suo Figlio e dunque su di lei. Chi decide di vivere il Vangelo avrà in Maria la compagna del e nel "dolore", passaggio di vita nel quale lasciarsi comunque amare dal Figlio e Signore.
Prima opera teologica - scritta all'inizio del III sec. - espressamente dedicata allo studio dell'enigmatica figura dell'Anticristo. Questi è l'esatto contraltare di Gesù Cristo, al punto che la cristologia di Ippolito emerge spontaneamente dalla sua "anticristologia". Per Ippolito la vera differenza tra il Cristo e l'Anticristo sta nelle intenzioni dell'Avversario e nel modo con cui costruisce il suo regno del male. Invece, nelle forme in cui si presenta, l'Avversario fa tutto a somiglianza di Cristo per sedurre e ingannare. Seguono poi tre opere. "Omelia pasquale": non è di Ippolito, ma ha come fonte un'omelia di Ippolito. È un documento inestimabile: ci trasmette il modo penetrante e profondo con cui gli antichi cristiani vivevano e contemplavano il grande mistero della nostra fede. "Due discorsi sull'Anticristo", pungenti e ironici del cardinal Giacomo Biffi. È la prima edizione di "Cristo e l'Anticristo" con testo critico greco e traduzione a fronte.
L'autore di questo libro ha attinto dagli Scritti ventiquattro tra i verbi più ricorrenti o più significativi con i quali frate Francesco in prima persona ha espresso il senso evangelico della propria vita e offerto le chiavi della propria interiorità. Dei verbi preferiti da questo singolare scrittore si cerca di assaporare "lettera e spirito" sulla base del principio secondo cui Francesco si legge con Francesco, cioè cogliendo le connessioni e le illuminazioni reciproche nel complesso di tutti gli Scritti.
Il CD contiene dieci canti a tema religioso magistralmente interpretati da Dajana D'Ippolito, una delle voci più belle e versatili del panorama musicale italiano. I brani, vere e proprie preghiere, sono dedicati al Signore, a Maria, ai salmi, a padre Pio, a Natuzza Evolo, a santa Gianna Beretta Molla; sono arrangiati e curati nei minimi dettagli e sprigionano una forza senza pari. Da ogni canto emerge la fede sincera e profonda di Dajana e la sua scelta di mettere a disposizione di Gesù e della Madonna il suo enorme talento: ogni nota raggiunge il cuore dei fedeli, trasportandoli in una dimensione spirituale molto intensa.
Uno dei temi più alti della riflessione teologica di Hans Urs von Balthasar è la missione di Cristo nel mondo, dall’incarnazione
sino alla sua morte di croce. Questo tema lo vediamo espresso nel prefazio della seconda preghiera eucaristica, nella quale troviamo una preghiera rivolta al Padre, una al Figlio ed una allo Spirito Santo, e descrive ciò che fa il Padre, dicendo: Tu « lo hai mandato a noi come Salvatore e Redentore ». In queste parole noi troviamo la decisione e l’invio del Figlio, dal seno della Trinità, che si fa uomo nel grembo della vergine Maria, per opera dello Spirito Santo, che ci rivela il mistero del Dio invisibile, presentandosi a noi come sua immagine visibile e suo estremo amore nella gloria del suo morire.
Noi ora ritroviamo nella preghiera eucaristica questa decisione eterna di Dio e al vediamo attualizzata oggi nel prefazio della seconda
preghiera eucaristica. Come il Cristo giunge ad essere salvatore in un dramma fino a dare la sua vita, von Balthasar lo presenta nella trattazione della kenosi, in cui Gesù Cristo, versando il suo sangue, stabilisce la nuova ed eterna alleanza, tra Dio e l’uomo redento. In termini balthasariani, noi vediamo ora che nella preghiera eucaristica si ripete, si attualizza il sacrifico di Cristo, si sparge di nuovo il suo sangue. Ora, quel che avviene sull’altare, non è altro che una kenosi totale che Cristo fa di se stesso: offre il suo corpo e versa il suo sangue per noi, per la salvezza di tutti Quello che fa Cristo sull’altare è il modello paradigmatico del suo sacrificio. Questo aspetto kenotico della nostra salvezza è l’elemento fondamenale di una teologia liturgica soteriologica. Proprio in questa kenosi totale dello svuotarsi completamente sull’altare nel sacrifico della messa, noi vediamo, seguendo la riflessione teologica di von Balthasar, concretizzata la nascita di una teologia della salvezza.
La tradizione apostolica è l'opera di Ippolito di Roma che ha suscitato maggior interesse. Con la Didachè è la più importante e antica delle costituzioni della Chiesa dei primi secoli. Le prime due parti svolgono in modo unitario il tema della gerarchia ecclesiastica (scelta, ordinazione, funzione) e quello della iniziazione cristiana. La terza - riservata alle norme di vita cristiana - tocca vari argomenti senza giungere a una trattazione organica e completa, fatta eccezione forse per la preghiera quotidiana