Le fiabe più belle arricchite dalle sognanti illustrazioni di Silvia Provantini, con testi semplificati adatti ai più piccoli. Classici intramontabili, da leggere ad alta voce, per liberare la fantasia dei bambini. Età di lettura: da 3 anni.
Le fiabe più belle arricchite dalle sognanti illustrazioni di Silvia Provantini, con testi semplificati adatti ai più piccoli. Classici intramontabili, da leggere ad alta voce, per liberare la fantasia dei bambini. Età di lettura: da 3 anni.
Quando i fratelli Grimm pubblicarono per la prima volta i loro due volumi di Fiabe del focolare, tra il 1812 e il 1815, non immaginavano che storie come Cappuccetto Rosso, Raperonzolo o Hänsel e Gretel sarebbero diventate le più famose al mondo. Eppure, quasi nessuno oggi conosce le fiabe contenute in quei due primi volumi, poiché nei successivi quarant’anni i Grimm misero in piedi un cantiere che sfornò altre sei edizioni, fino all’ultima del 1857, ognuna diversa per contenuti e stile. Questo volume riporta alla luce per la prima volta in traduzione italiana le 156 storie originarie raccolte dai Grimm duecento anni fa: più vicine al sentire del popolo, e dunque dirette, quasi teatrali, adatte insomma ad essere lette ad alta voce, proprio come i fratelli le trascrissero da raccontatrici e raccontatori, ascoltandoli accanto al focolare, in giardino, nei momenti di riposo dei giorni di festa. I Grimm spalancano davanti ai nostri occhi tutto un mondo sprigionato dalla fantasia e dalla tradizione orale, tramandato di bocca in bocca per secoli, e messo per la prima volta nero su bianco dai due pazienti e appassionati fratelli. È dunque con questa raccolta che essi diedero vita al mondo delle fiabe così come noi oggi lo conosciamo, ricco e luccicante nelle vesti sfarzose di re, principi, regine e principesse, ma anche misero eppure autenticamente vivace nel popolo di pescatori, minatori, contadine, sempliciotti e astuti che percorrono in lungo e in largo boschi e campagne. E poi animali di ogni genere, di terra, d’acqua e d’aria, che bisticciano, combattono, si aiutano e si amano proprio come i loro padroni, quando poi non si rivelano dotati di parola o addirittura umani imprigionati in un corpo di bestia per via di un incantesimo. Mossi dalla paura o dalla meraviglia, dalla fame o dalla superbia e dall’invidia, i personaggi di queste storie portano alla luce del sole un vasto spettro di sentimenti, che tutti, dai più nobili ai più bassi, fanno parte della vita. Anche il male non è lontano e fuori dal mondo; alberga piuttosto nel cuore e sempre lì può trovare la sua redenzione. Queste fiabe hanno creato un immaginario che da allora in poi è stato rivisitato e interpretato nelle ma maniere più diverse, dal cinema alla tv, da Walt Disney al fantasy. Due secoli dopo, è tempo di tornare là dove tutto è cominciato. E la sorpresa sarà ancora maggiore, poiché si scoprirà che non tutte le fiabe a noi più familiari erano realmente così come le conosciamo, qualcuna era anche più avvincente (Raperonzolo, per esempio), qualcun’altra più crudele (come Biancaneve) e qualche altra ancora, meravigliosa, era stata fatta scivolare dai Grimm nel cassetto, e mai più ripubblicata. Le illustrazioni di Fabian Negrin, artista che ancora una volta si cimenta magistralmente col repertorio fiabesco più raccontato al mondo, offrono vie d’accesso inconsuete per inoltrarsi nella scoperta del noto e dell’ignoto che è la sostanza prima dell’esperienza di lettura di ogni fiaba. Come dice Jack Zipes, uno dei massimi studiosi della fiaba e tra i primi ad aver riportato in vita questa edizione dei Grimm, «Negrin non vuole che i lettori leggano senza pensare. Egli è tra i migliori interpreti dell’illustrazione contemporanea, capace di ri-raccontare le fiabe dei Grimm cogliendo quella vibrazione che s’intona a un XXI secolo denso di conflitti».
Amina Eapen è una fotografa di matrimoni, e vive a Seattle in un tipico appartamento da middle class. Sua madre, Kamala, vive nel New Mexico in una casa circondata da pioppi e da una mesa contro cui la sera echeggia lo stridio dei grilli. Sua madre detesta Seattle, una città perennemente "senza sole" dove, come ha letto su un numero di Rolling Stone che Amina le ha inavvertitamente lasciato, le rock star non trovano di meglio che spararsi. Una sera di pioggia la ragazza riceve una telefonata di Kamala. All'orecchio le giungono i rumori della notte del New Mexico, l'applauso soffocato del vento che soffia tra i pioppi, il ticchettio del lucchetto del cancello dell'orto. Le giungono anche notizie che non avrebbe mai voluto sentire: Thomas, suo padre, un medico stimato, di notte se ne sta seduto sotto il portico di casa in preda a febbre e a un furore di parole. E Kamala, infrangendo la legge non scritta di non valicare mai il confine della zona di casa riservata a Thomas, si è spinta nella luce gialla del portico giusto per udire il marito parlare con Ammachy, la nonna morta da quasi vent'anni in India. È chiaro che Amina dovrà precipitarsi laggiù, nella casa del New Mexico, dove albergano ancora i ricordi della sua infanzia e degli anni trascorsi dagli Eapen in India. La la storia di una famiglia indiana emigrata in America e di una ragazza che, scoprendosi donna senza aver realizzato nessuno dei suoi sogni, si avventura alla ricerca delle proprie radici.
Nel giardino di un re cresceva un albero di mele tutte d'oro. Un giorno il re scoprì che ne mancava una e ordinò ai suoi tre figli di fare la guardia all'albero. Il maggiore però si addormentò e al mattino mancava un'altra mela. La notte dopo, anche il secondo figlio prese sonno e un'altra mela sparì. Età di lettura: da 4 anni.
C'era una volta una vecchia regina che aveva una bella figlia. La fanciulla era stata promessa a un principe che abitava lontano e, quando fu il tempo delle nozze, si preparò a partire per raggiungere il futuro sposo. La regina le diede una ricca dote e una serva che l'avrebbe accompagnata fino alla meta. Età di lettura: da 4 anni.
Un giorno il gatto andò a caccia di piccoli roditori nel bosco. Si appostò nell'erba alta e attese che un topo più imprudente degli altri mettesse il suo naso appuntito fuori dalla tana. Il gatto dovette aspettare abbastanza a lungo, ma lui se ne stava lì, immobile e paziente. Età di lettura: da 4 anni.
Questo libro, che presenta una versione liberamente tratta della celebre fiaba popolare di Biancaneve redatta dai Fratelli Grimm, è arricchito dai disegni di Manuela Andreani, illustratrice capace di ritrarre le atmosfere e i personaggi più amati della storia con uno stile vivido e innovativo. Dalle conversazioni della regina con lo specchio magico, alla fuga di Biancaneve attraverso il bosco, dall'incontro con i sette nani all'incantesimo della mela avvelenata, queste illustrazioni catturano e trasmettono tutta la magia di una fiaba che è ormai un classico senza tempo. Età di lettura: da 7 anni.
In questo libro, che si distingue per chiarezza e semplicità d'esposizione, Jacob Neusner risponde agli interrogativi fondamentali che riguardano il mondo del giudaismo da cui è nato il cristianesimo. Neusner dà un quadro delle vicende storiche e religiose di Israele e analizza il patrimonio del giudaismo che si conservò tra coloro che non divennero cristiani. Neusner discute anche la controversa questione dei farisei e tenta di ricostruire l'identità dell'Hillel storico. Questo libro, ben documentato e accessibile, si rivolge direttamente a tutti coloro che sono interessati alla fede ebraica e cristiana e ne cercano il senso risalendo alle loro comuni radici storiche.
È un libro morbido, di stoffa, da abbracciare. Per le dimensioni e il giovanissimo pubblico a cui è diretto, le pagine di Notte notte cucciolotto diventano una sorta di primissimo annuncio del grande amore di Dio per ogni cucciolo creato, anche per i "cuccioli-bambini". Un primo annuncio per imparare a credere, imparando a camminare e a parlare.
Alla biografia intellettuale di uno studioso corrispondono le tappe di una storia, personale e scientifica, che danno forma al suo pensiero. È quello che Jacob Neusner tenta in queste pagine: restituire con la cronaca della sua attività di indagine gli snodi concettuali della sua opera. Il contributo di Neusner allo studio del giudaismo antico nel periodo della sua formazione – i primi sei secoli dell’era cristiana – ha cercato di situare il giudaismo nel contesto dei grandi problemi della civiltà occidentale, per come sono stati definiti dall’antica Scrittura di Israele e dai suoi eredi. Tra le varie visioni dell’uomo che si basano sulla Scrittura, quella giudaica è del tutto originale: questo perché il giudaismo rabbinico, mediante la Halakhah (legge) della Torah, provvede alla formazione di un’intera società a immagine e somiglianza di come il racconto scritturistico ritiene che le cose debbano essere. E su quale racconto si basa il giudaismo rabbinico? Su un testo primario costituito di due parti, la prima delle quali è la Scrittura – accompagnata da diverse raccolte di esegesi chiamate Midrashim – e l’altra è la Mishnah, un codice legale-filosofico seguito da due collezioni di esegesi chiamate Talmud. In tal modo la Scrittura fornì la teologia e la narrativa, o “Aggadah”, e la Mishnah fornì la filosofia e la legge, o “Halakhah”.
Il volume presenta la letteratura documentaria dei testi che compongono il canone, uno ad uno; si dedica alla descrizione, all’analisi e all’interpretazione dei sistemi religiosi compresi all’interno del giudaismo rabbinico; espone poi la storia documentaria della formazione del giudaismo rabbinico dell’antichità, con la sua trasformazione da un sistema filosofico a un sistema religioso che mira all’ordine sociale di Israele. Cerca infine di analizzare il risultato teologico dell’intera impresa, combinando la prospettiva storica con quella teorica: per questa sua visione d’insieme Neusner è divenuto un classico per la storia del giudaismo antico.
JACOB NEUSNER è Distinguished Service Professor di Storia e teologia del giudaismo al Bard College di New York e presta la sua opera di insegnamento presso diverse istituzioni culturali e università americane. È considerato uno dei più importanti studiosi del giudaismo antico, un innovatore nell’uso delle metodologie critiche applicate alla traduzione e all’analisi dei testi rabbinici. Fra le sue numerose pubblicazioni, tradotte in italiano: Come si studia la Mishna (DAC, 1983); Il giudaismo nei primi secoli del cristianesimo (Morcelliana, 1989); Il giudaismo nella testimonianza della Mishnah (EDB, 1995); Un rabbino parla con Gesù (San Paolo, 2007); Ebrei e cristiani. Il mito di una tradizione comune (San Paolo, 2009); Il Talmud: cos’è e cosa dice (San Paolo, 2009).
ANDREA NICOLOTTI è studioso di Storia del cristianesimo e assegnista di ricerca presso l’Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni: Alcuni criteri metodologici per lo studio dei testi liturgici, in «Medioevo greco» (2000); Che cos’è la Traditio apostolica di Ippolito?, in «Rivista di Storia del Cristianesimo» 2 (2005); A Cure for Rabies or a Remedy for Concupiscence? A Baptism of the Elchasaites, in «Journal of Early Christian Studies» 16 (2008); La Sindone e i Templari. Storia di un falso (Salerno, 2011); Esorcismo cristiano e possessione diabolica tra II e III secolo (Brepols, 2011)
C'erano una volta due poveri contadini, un uomo e una donna, tristi perché non avevano figli. Poi un giorno la donna disse al marito che dentro di lei cresceva un bambino. Per qualche giorno la felicità abitò nella loro casa, poi però iniziarono i guai... Età di lettura: da 4 anni.