Cenerentola, Cappuccetto Rosso, I quattro musicanti di Brema, Mignolino, Biancaneve e i sette nani, Giannino e Ghitina, Rosaspina, ossia la bella addormentata nel bosco: le storie più famose del mondo scritte per i bambini e molto amate anche dagli adulti.
sommario
1. Cenerentola. 2. Cappuccetto Rosso. 3. I quattro musicanti di Brema. 4. Mignolino. 5. Nevina (Biancaneve e i sette nani). 6. Giannino e Ghitina. 7. Rosaspina ossia La bella addormentata nel bosco. Gli autori. Il traduttore. L’illustratrice.
note sull'autore
I fratelli Jacob e Wilhelm Grimm nacquero ad Hanau, una cittadina a est di Francoforte sul Meno, nella seconda metà del Settecento. Dedicarono la loro vita alla raccolta e alla pubblicazione del patrimonio culturale tedesco, comprese le fiabe, che recuperavano in giro per le campagne dalla viva voce delle nonne, che a loro volta le avevano ascoltate nella loro infanzia dalle bisnonne. Si tratta di oltre duecento testi che oggi compongono il libro più letto nel mondo dopo la Bibbia e che nel 2005 l’Unesco ha dichiarato «patrimonio dell’umanità». La fiaba di Biancaneve e i sette nani ha ispirato il primo lungometraggio in cartone animato di Walt Disney e quella di Hänsel e Gretel è diventata un’opera lirica con le musiche di Engelbert Humperdinck.
Antonio Gramsci (1891-1937), pensatore e uomo politico, partecipò nel 1921 alla fondazione del Partito comunista, di cui divenne segretario nel 1924. Nello stesso anno fondò il quotidiano L’Unità e venne eletto deputato. Dopo l’ascesa di Mussolini nel 1922, fu arrestato nel 1926 e condannato a vent’anni di carcere. Scosso nella salute, nel 1933 fu trasferito in una clinica e morì a Roma nel 1937. Negli anni della detenzione scrisse una serie di note, appunti e riflessioni, raccolti dopo la morte con il titolo Quaderni del carcere, dove compaiono anche le fiabe di questo libro. «Ho tradotto dal tedesco, per esercizio, una serie di novelline popolari proprio come quelle che ci piacevano tanto quando eravamo bambini»: con queste parole Gramsci, rinchiuso nel carcere di Turi, descrive alla sorella Teresina, agli inizi del 1932, il progetto a cui ha lavorato a partire dal 1929: la traduzione di ventiquattro racconti tratti dalle fiabe dei fratelli Grimm.
Laura Crema, illustratrice e autrice di libri per bambini, collabora con riviste e case editrici, tra cui Giunti, De Agostini, Lapis, Piccoli, La Coccinella, Franco Cosimo Panini, Mondadori, Dehoniane, Loescher, Einaudi, Pearson, Il Capitello e Bruno Mondadori. Molti dei suoi libri sono stati pubblicati anche in Francia, Spagna, Germania, Argentina, Canada e Olanda. Da diversi anni organizza e conduce percorsi artistici per bambini, adolescenti e adulti in svariati ambiti culturali e scolastici utilizzando il linguaggio artistico come mezzo espressivo attraverso il quale creare relazioni, esprimere emozioni, sviluppare l’attenzione all’ascolto di se stessi e degli altri. Si occupa e sperimenta, per interesse e ricerca personale, anche la pittura e l’incisione.
Nella prefazione alla prima edizione di "Kinder-und Hausmdrchen" i fratelli Grimm definiscono i loro testi "innocenti fiabe per la casa". Difficile crederci vista la truculenza che spesso trabocca da questa raccolta: vendette, malefici, avvelenamenti, poteri occulti, boschi fitti in cui sembra impossibile ritrovare il sentiero perso, atmosfere oscure e tenebrose. Eppure, in queste fiabe riunite e riviste dai due filologi tedeschi, la purezza e l'innocenza infantili sono sempre presenti in quel magico mondo popolato da streghe, gnomi, draghi, fate e diavoli, e si intrecciano con naturalezza agli episodi sinistri. La grande forza liberatoria delle fiabe dei Grimm sta nell'immancabile e crudelissima punizione del "cattivo" e nella rivalsa dei deboli sugli oppressori: una giustizia rigida che non lascia sfumature tra bene e male e che ben rappresenta l'immaginario dissacrante dei Grimm. "Biancaneve", "Cappuccetto rosso", "Pollicino", "Hansel e Gretel", "Cenerentola": sono solo alcune delle "fiabe popolari" elevate dai Grimm a classici della letteratura.
Le fiabe più belle arricchite dalle sognanti illustrazioni di Silvia Provantini, con testi semplificati adatti ai più piccoli. Classici intramontabili, da leggere ad alta voce, per liberare la fantasia dei bambini. Età di lettura: da 3 anni.
Le fiabe più belle arricchite dalle sognanti illustrazioni di Silvia Provantini, con testi semplificati adatti ai più piccoli. Classici intramontabili, da leggere ad alta voce, per liberare la fantasia dei bambini. Età di lettura: da 3 anni.
Quando i fratelli Grimm pubblicarono per la prima volta i loro due volumi di Fiabe del focolare, tra il 1812 e il 1815, non immaginavano che storie come Cappuccetto Rosso, Raperonzolo o Hänsel e Gretel sarebbero diventate le più famose al mondo. Eppure, quasi nessuno oggi conosce le fiabe contenute in quei due primi volumi, poiché nei successivi quarant’anni i Grimm misero in piedi un cantiere che sfornò altre sei edizioni, fino all’ultima del 1857, ognuna diversa per contenuti e stile. Questo volume riporta alla luce per la prima volta in traduzione italiana le 156 storie originarie raccolte dai Grimm duecento anni fa: più vicine al sentire del popolo, e dunque dirette, quasi teatrali, adatte insomma ad essere lette ad alta voce, proprio come i fratelli le trascrissero da raccontatrici e raccontatori, ascoltandoli accanto al focolare, in giardino, nei momenti di riposo dei giorni di festa. I Grimm spalancano davanti ai nostri occhi tutto un mondo sprigionato dalla fantasia e dalla tradizione orale, tramandato di bocca in bocca per secoli, e messo per la prima volta nero su bianco dai due pazienti e appassionati fratelli. È dunque con questa raccolta che essi diedero vita al mondo delle fiabe così come noi oggi lo conosciamo, ricco e luccicante nelle vesti sfarzose di re, principi, regine e principesse, ma anche misero eppure autenticamente vivace nel popolo di pescatori, minatori, contadine, sempliciotti e astuti che percorrono in lungo e in largo boschi e campagne. E poi animali di ogni genere, di terra, d’acqua e d’aria, che bisticciano, combattono, si aiutano e si amano proprio come i loro padroni, quando poi non si rivelano dotati di parola o addirittura umani imprigionati in un corpo di bestia per via di un incantesimo. Mossi dalla paura o dalla meraviglia, dalla fame o dalla superbia e dall’invidia, i personaggi di queste storie portano alla luce del sole un vasto spettro di sentimenti, che tutti, dai più nobili ai più bassi, fanno parte della vita. Anche il male non è lontano e fuori dal mondo; alberga piuttosto nel cuore e sempre lì può trovare la sua redenzione. Queste fiabe hanno creato un immaginario che da allora in poi è stato rivisitato e interpretato nelle ma maniere più diverse, dal cinema alla tv, da Walt Disney al fantasy. Due secoli dopo, è tempo di tornare là dove tutto è cominciato. E la sorpresa sarà ancora maggiore, poiché si scoprirà che non tutte le fiabe a noi più familiari erano realmente così come le conosciamo, qualcuna era anche più avvincente (Raperonzolo, per esempio), qualcun’altra più crudele (come Biancaneve) e qualche altra ancora, meravigliosa, era stata fatta scivolare dai Grimm nel cassetto, e mai più ripubblicata. Le illustrazioni di Fabian Negrin, artista che ancora una volta si cimenta magistralmente col repertorio fiabesco più raccontato al mondo, offrono vie d’accesso inconsuete per inoltrarsi nella scoperta del noto e dell’ignoto che è la sostanza prima dell’esperienza di lettura di ogni fiaba. Come dice Jack Zipes, uno dei massimi studiosi della fiaba e tra i primi ad aver riportato in vita questa edizione dei Grimm, «Negrin non vuole che i lettori leggano senza pensare. Egli è tra i migliori interpreti dell’illustrazione contemporanea, capace di ri-raccontare le fiabe dei Grimm cogliendo quella vibrazione che s’intona a un XXI secolo denso di conflitti».
Nel giardino di un re cresceva un albero di mele tutte d'oro. Un giorno il re scoprì che ne mancava una e ordinò ai suoi tre figli di fare la guardia all'albero. Il maggiore però si addormentò e al mattino mancava un'altra mela. La notte dopo, anche il secondo figlio prese sonno e un'altra mela sparì. Età di lettura: da 4 anni.
C'era una volta una vecchia regina che aveva una bella figlia. La fanciulla era stata promessa a un principe che abitava lontano e, quando fu il tempo delle nozze, si preparò a partire per raggiungere il futuro sposo. La regina le diede una ricca dote e una serva che l'avrebbe accompagnata fino alla meta. Età di lettura: da 4 anni.
Un giorno il gatto andò a caccia di piccoli roditori nel bosco. Si appostò nell'erba alta e attese che un topo più imprudente degli altri mettesse il suo naso appuntito fuori dalla tana. Il gatto dovette aspettare abbastanza a lungo, ma lui se ne stava lì, immobile e paziente. Età di lettura: da 4 anni.
Questo libro, che presenta una versione liberamente tratta della celebre fiaba popolare di Biancaneve redatta dai Fratelli Grimm, è arricchito dai disegni di Manuela Andreani, illustratrice capace di ritrarre le atmosfere e i personaggi più amati della storia con uno stile vivido e innovativo. Dalle conversazioni della regina con lo specchio magico, alla fuga di Biancaneve attraverso il bosco, dall'incontro con i sette nani all'incantesimo della mela avvelenata, queste illustrazioni catturano e trasmettono tutta la magia di una fiaba che è ormai un classico senza tempo. Età di lettura: da 7 anni.
C'erano una volta due poveri contadini, un uomo e una donna, tristi perché non avevano figli. Poi un giorno la donna disse al marito che dentro di lei cresceva un bambino. Per qualche giorno la felicità abitò nella loro casa, poi però iniziarono i guai... Età di lettura: da 4 anni.