Se puede considerar este libro, que ahora se presenta al público de habla hispana, como la más importante biografía genética e histórica -traducida ya a diferente idiomas- sobre el gran filósofo y teólogo. Presenta cada una de la obras de este autor en su propio contexto intelectual y situación histórica. Asimismo resume lo esencial de la investigación sobre el Aquinate hasta el momento y aporta abundante bibliografía crítica. Muestra la doble faceta inseparable que Tomás de Aquino de filósofo y teólogo
Così l’autore presenta il libro ai lettori: “Preparando il presente testo, abbiamo cercato di collegare i segni di Lourdes aria, acqua, terra, fuoco; le folle, i malati, i peccatori alle frasi rivolte dall’Immacolata a Bernardetta. Siamo rimasti molto colpiti – e la nostra gioia è stata veramente grande – nello scoprire che tra i segni e le frasi, nel numero di sette, c’è piena armonizzazione.Abbiamo quindi scelto il “filo conduttore” di queste sette chiavi per presentarvi in maniera originale il messaggio delle apparizioni”.
AUTORE Jean-Philippe Rey,domenicano,è il diretto-re dell’Hospitalité del Rosario a Lourdes.
“Oggi come ieri, accade che quando un valore rischia di “sfumare” e di essere travolto dal suo contrario, si fa più forte nel cuore delle persone la nostalgia di qualcosa d’“Altro”. Per noi l’altro è la persona di Gesù Cristo e i valori sono quelli del Vangelo. E questa nostalgia oggi è diffusa. Sembra quasi di essere passati da una richiesta di “senso” ad un’esigenza di forte spiritualità.
La riproposta di un classico, il testo delle Massime che padre Jean Pierre Médaille ha scritto per i laici della Francia del 1600. L’autore facendo scorrere davanti al nostro sguardo una serie dinamica di “virtù”, sembra volerci dire che l’amore come dono totale di sé è il culmine della santità. L’autore dichiara subito il fine di chi si propone di vivere profondamente la vita cristiana e indica i mezzi per raggiungerlo: umiltà, purezza, pazienza, obbedienza, dolcezza, speranza e non ultimo ma molto attuale, il buon uso del tempo.
Il gesuita padre Jean Pierre Mèdaille nasce il 6 ottobre 1610 a Carcassonne, in Francia. Ancora molto giovane viene inviato come missionario nelle campagne del centro della Francia. Durante i suoi viaggi apostolici incontra numerose giovani e vedove che, sensibili alla miseria che le circonda, desiderano consacrarsi a Dio per servire il “caro prossimo”. Nonostante le molte difficoltà incontrate, fonda nel Puy la Congregazione delle Suore di San Giuseppe, approvata nel 1650. Muore nel 1669 a Billom, all’età di cinquantanove anni. Dopo la sua morte è ricordato come “santo e apostolo”.
Due mondi a confronto: dal Medioevo un grande esempio di dialogo fra Islam e Cristianesimo.
Nel 1219, San Francesco díAssisi incontra il sultano díEgitto a Damietta, sulle rive del delta del Nilo, nel pieno della follia omicida della quinta crociata. Incontro pacifico e benaugurante, che ha acquisito tutto il suo senso da ventíanni a questa parte, dopo il grande incontro delle religioni ad Assisi nel 1986.
GwenolÈ Jeusset analizza le diverse tradizioni letterarie e figurative relative a questo incontro, le ambiguit‡ che rivelano riguardo alla ´missioneª cristiana e la loro eco nel mondo francescano. Ci mostra come questo straordinario faccia a faccia fra il Poverello e il nipote del Saladino sia oggi da comprendere come un evento chiave, che ci deve permettere di reinventare una convivenza tra le religioni.
Molto prima dell'esistenza di un linguaggio stabilizzato in convenzioni sociali, l'intelligenza umana, come l'intelligenza animale, si muove in un universo di segni, come fosse il mondo stesso a parlare. Emergono allora forme di esistenza che Jean-Marc Ferry ci invita a esplorare "dall'interno". Egli propone al lettore un percorso in cui si rivela ciò che lega il mondo umano a quello animale e ciò che lo separa. Questo percorso affascinante conduce alla scoperta di grammatiche, di cui le più arcaiche, ormai rifugiatesi nell'inconscio e divenute "private", sono molto lontane dalla grammatica del nostro linguaggio pubblico, costruita sulla differenza dei tempi, delle persone, dei generi, dei casi, delle voci e dei modi. Con un approccio del tutto singolare l'autore chiarisce l'architettura normativa profonda del linguaggio e il suo significato per una forma di esistenza emancipata. È a partire da questa architettura profonda che si elabora l'intelligenza critica da cui prende forma il senso del diritto. Essa offre una risorsa decisiva per lo sviluppo della libertà umana, a meno che la sovversione mediatica della ragione pubblica non impedisca questo sviluppo favorendo gli automatismi delle nostre "grammatiche nascoste", grammatiche subliminali basate sulle associazioni di immagini e sulle imputazioni di ruoli.
L'avventura più esotica ed esaltante che possiamo vivere oggi è dentro la nostra scatola cranica. Grazie all'impetuoso progresso delle neuroscienze, negli ultimi anni si è spalancato un continente incredibilmente affascinante e complesso, al centro del quale vi sono il cervello e le sue cellule, neuroni e sinapsi dove prendono vita tutte le azioni (e reazioni) umane: mangiare, bere e dormire, ma anche ridere e innamorarsi. Niente di meglio, per orientarsi in un simile viaggio, di un libro pensato come una vera e propria guida e di un accompagnatore del calibro di Jean-Didier Vincent. Con tutta la sua autorevolezza di studioso di fama mondiale e il contributo di esperti di diverse discipline, con una buona dose di humour e il giusto senso della suspense, guida alla scoperta del cervello e di tutte le sue meraviglie, ma anche delle sue insidie e dei misteri che tiene ancora riserva.
Parigi. Nessun segno di colluttazione, blocchi di cemento legati in vita con il filo di ferro, la medaglia di san Michele stretta nella mano, come per proteggersi, e poi un tuffo nel fiume. Sembrano non esserci dubbi: il poliziotto Lue Soubeyras ha cercato di uccidersi ed è solo un miracolo se adesso giace in coma in un letto d'ospedale. Ma il comandante della Squadra Criminale Mathieu Durey, migliore amico di Lue dai tempi della scuola, non crede all'ipotesi del suicidio. Conosce Soubeyras meglio di chiunque altro, e sa che, da fervente cattolico qual è, non avrebbe mai potuto compiere un gesto così contrario alla sua religione.
Tra ogm e bio, cucina etnica e cibi vegetariani, digiuno rituale e grande abbuffata, tanta parte della nostra vita - anche emozionale - ruota attorno al cibo. Facendo il punto sull'alimentazione contemporanea, il libro parla dei mutamenti che l'attraversano: qual è l'impatto della globalizzazione? Che cosa ne è dei modelli alimentari tra macdonaldizzazione e reinvenzione delle cucine locali? In che modo l'organizzazione della vita quotidiana condiziona i modi di mangiare? Di che cosa è spia il fenomeno dell'obesità e come interpretare l'ansia che spesso si accompagna al comportamento alimentare? Nel fornire una risposta a tali interrogativi, l'autore intende accreditare, attraverso il concetto di "spazio sociale alimentare", un approccio scientifico nuovo a questi temi, che metta a frutto il contributo della sociologia del consumo, della riflessione sulle tecniche del corpo, della sociologia della cultura e persino della sociologia dell'immaginario.
È possibile una scienza della società? In che cosa assomiglia alle scienze naturali? Possiamo limitarci a descrivere la realtà sociale? Ragioni e interrogativi di un sapere predestinato allo sforzo tenace di spiegare il cambiamento.
Venne il tempo in cui Zeus per vendicarsi degli uomini decise di far loro dono di un male meraviglioso a vedersi ma di cui non avrebbero potuto più liberarsi. Chiama Efesto e gli ordina di fabbricare un manichino con le sembianze di una dea cui dona seduzione, bellezza e voce umana ma nello stesso tempo anche "un'indole cagnesca" e spirito bugiardo. Bella a vedersi, ma perfida, la sua apparenza esteriore è il contrario della sua intima realtà. Viene chiamata Pandora: perché è il dono che tutti gli dei vogliono fare agli umani. Pandora è l'antenata di tutte le donne. Insieme a lei manda sulla terra un vaso chiuso, e quando le ordina di aprirlo ne escono tutti i mali fino ad allora sconosciuti e che da allora non lasceranno più il mondo degli uomini. Da quel momento esisterà la fatica, la sofferenza, il dolore, la morte. Con Pandora ha inizio la condizione umana. Ma nello stesso tempo sarà proprio Pandora la prima donna a portare nel suo ventre la vita. La speranza per l'uomo. Con dieci tavole di Valente Taddei.
La fenomenologia francese contemporanea, negli ultimi trent'anni, ha goduto in Italia di un'attenzione che non ha mai cessato di crescere, stimolando anche la nascita di nuove riflessioni e percorsi. In questa felice stagione della ricezione del pensiero francese, il libro di Jean-Luc Marion, "Dio senza essere", possiede ancora, a distanza di venti anni dalla prima edizione in lingua italiana, una forza e originalità che non cessano di imporlo al cuore degli studi di filosofia e di teologia. I temi affrontati (Dio, l'ontologia e soprattutto l'amore) hanno segnato la rinascita di questioni alle quali ancor oggi si sta tornando con rinnovata consapevolezza critica, specialmente in direzione del superamento di un concetto di Dio idolatricamente creato dalla filosofia e di un divino che non è altro da un riflesso talvolta pallido, talvolta violento (a seconda dei casi) del pensiero umano. La nuova edizione è accresciuta dal saggio San Tommaso e l'onto-teo-logia e dalla introduzione che l'autore ha aggiunto all'edizione francese.