Per non perdere la speranza dell'unità visibile di tutti i cristiani.
La divisione dei cristiani è un peccato e uno scandalo evidente, che va a scapito della testimonianza resa al vangelo di Cristo. Con estrema lucidità l'autore presenta l’attuale situazione dell’ecumenismo, mettendo in evidenza le varie “pietre d’inciampo” che oggi ostacolano il cammino verso l’unità visibile dei cristiani, e propone scelte concrete da compiere nel futuro. Senza rassegnarsi alla realtà della divisione, il cardinale Koch invita alla riscoperta di una peculiare spiritualità ecumenica che diventi un solido ponte per un’unità nella diversità. Il presente libro offre nuovi impulsi a tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’ecumenismo.
Kurt Koch (Emmenbrücke 1950), vescovo di Basilea dal 1995 e impegnato da tempo nel dialogo ecumenico, il 1º luglio 2010 viene nominato presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Dal 1985 fino alla nomina episcopale è stato docente di dogmatica e di liturgia alla Facoltà teologica dell’Università di Lucerna. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Quale futuro per i cristiani? (2010).
Nell’evento del Natale diventa sperimentabile che siamo dinanzi non a un “cosa” ma a un “chi”, cioè a persone concrete: la fede cristiana è una relazione viva con quel Dio che a Natale mostra il suo volto di uomo.
Il cardinal Koch ci guida ad accostare il Natale assumendo la prospettiva dei suoi attori principali. Ci sollecita così a non essere spettatori e nemmeno semplici comparse, ma a vivere in prima persona l’evento narrato, nella sua attualità, e a passare per così dire all’azione.
Un libro che ripercorre i racconti dell’infanzia partendo dai protagonisti di quel grandioso affresco di vita. E invita lettori e lettrici ad entrare loro stessi nell’evento, prendendovi parte come persone di questo nostro presente.
«Nel mezzo della vita siamo avvolti dalla morte (Media vita in morte sumus)», canta un antico corale gregoriano. Per quanto aspra, è una verità ineluttabile, apparentemente priva di consolazione. Lì si cela, tuttavia, la promessa gioiosa e rassicurante della fede cristiana che ha il suo culmine nelle celebrazioni pasquali. Le meditazioni del cardinal Koch, seguendo questo filo conduttore, fungono da guida spirituale in un viaggio che parte dal mercoledì delle ceneri, attraversa tutta la Quaresima, giunge alle solennità del Triduo pasquale e si prolunga nel tempo di Pasqua fino all'Ascensione e alla Pentecoste. Le sue parole ci svelano il significato più profondo delle feste cristiane, come un faro che ci permette di seguire con intensità il cammino dall'oscurità della croce alla luminosa gioia pasquale. Lì, specchiandoci nel Risorto, possiamo abbracciare e assaporare la gioia della fede. Una guida spirituale, di facile lettura, fatta di meditazioni a firma del cardinal Koch «Un autentico tesoro, e non solo per quanti sono chiamati a tenere l'omelia nel corso di questi novanta giorni» (Stefan Kronthaler).
Nessuna chiesa può permettersi di investire le proprie energie nello sforzo di rimarcare una differenza rispetto alle altre chiese. L'impegno dev'essere teso, piuttosto, a proclamare insieme la parola di Dio, in una società in cui Dio ci è diventato in gran parte estraneo. Ecco perché il cardinal Koch rivisita le principali questioni oggetto di controversia tra le chiese separate, in una duplice prospettiva: da un lato, esamina i risultati positivi che sono già stati conseguiti nel dialogo ecumenico; dall'altro, si concentra su ciò che è di stimolo verso una maggiore unità, per una confessione comune di Cristo. L'atteggiamento che ispira questa proposta è quello di imparare dagli errori del passato e di apprendere gli uni dagli altri, in una fiducia reciproca. Il rinnovamento non è infatti solo un assillo delle chiese evangeliche, così come l'unità non è solo una prerogativa della chiesa cattolica. Tutti possono e devono riscoprire che lo scambio di doni è la linfa vitale del vero ecumenismo.
Oggi più che mai, la fede deve tuffarsi in maniera responsabile e credibile nella propria profondità insondabile. Se questo libro cerca di riprendere le parole fondamentali della fede cristiana, è esattamente per promuovere una chiesa che vive il mistero e suscita la gioia del credere.
Descrizione
La Chiesa si muove oggi convulsamente tra management e spiritualità, tra sviluppo dell’organizzazione e approfondimento della fede. Ma la missione fondamentale della Chiesa consiste nell’essere strumento docile al servizio della realizzazione della salvezza da parte dello Spirito di Dio nel cuore degli uomini.
Il libro raccoglie “letture spirituali” e promuove una Chiesa che vive il mistero e suscita la gioia della fede. «Nella fedeltà al concilio, lavoriamo a un futuro buono della Chiesa se inquadriamo i tanti discorsi che facciamo in essa nell’unico discorso relativo a Dio».
Il cristianesimo in Europa
visto dal nuovo presidente
del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani
In un’epoca in cui si discute delle radici cristiane dell’Europa, non è difficile rilevare come la trasmissione della fede cristiana alle generazioni future attraversi una crisi profonda e costituisca una sfida posta alle chiese dalla costruzione della nuova Europa. Quali sono le opportunità, i problemi, le modalità concrete che deve affrontare una nuova evangelizzazione? Quale contributo possono portare i cristiani in una società pluralista, in ricerca di valori? È attorno a questi interrogativi che l’autore, con sguardo profetico, offre da tempo una riflessione profonda e decisiva, attenta all’aspetto ecumenico della realtà europea, evidenziando quale vero contenuto dell’annuncio della chiesa i valori dell’evangelo che sono a servizio dell’umanizzazione dell’uomo, valori umani fondamentali che la testimonianza della fede deve a ogni costo proteggere e vivificare.
Kurt Koch (Emmenbrücke 1950), vescovo di Basilea dal 1995 e impegnato da tempo nel dialogo ecumenico, il 1° luglio 2010 viene nominato presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Compiuti gli studi di teologia all’Università di Lucerna e alla Ludwig Maximilian Universität di Monaco di Baviera, dal 1985 fino alla nomina episcopale è stato docente di dogmatica e di liturgia presso la Facoltà teologica dell’Università di Lucerna. Dal 2006 al 2010 è stato anche presidente della Conferenza episcopale svizzera.
La Costituzione Sacrosanctum Concilio del Concilio Vaticano II definisce la liturgia come il culmine a cui tende tutta l’azione della Chiesa e, allo stesso tempo, la fonte da cui essa trae le proprie energie. Oggigiorno si fa strada la necessità di una rinnovata riforma liturgica che faccia della tradizione la sua fonte di energia. Gli autori del volume intendono offrire stimoli teologici e pastorali in vista di una comprensione del senso più profondo della liturgia della Chiesa.