Emmanuelle Suor Un povero ha gridato,
Dio l'ascolta
Suor Emmanuelle è una donna d’azione, la sua vita è legata ai diseredati della terra. Per questo è conosciuta e ammirata, al punto che l’inchiesta annuale del settimanale femminile «Elle», sulle donne più amate di Francia, per il secondo anno consecutivo la trova al primo posto davanti a famose attrici e a donne di successo in vari campi.
Chi conosce suor Emmanuelle, anche solo attraverso i suoi libri, si rende conto che tutto il suo agire, così capace di trovare pienezza e ricchezza di vita tra chi vive povertà e sofferenza, si è accompagnato a un costante dialogo con quel Cristo venuto ad accompagnare gli uomini.
Suor Emmanuelle ha scritto questo breve libro sulla preghiera per, come lei stessa dice, «coloro che non sanno pregare», non sanno domandare a Dio, non sanno lodarlo, non sanno essere il povero che grida e che Dio ascolta.
La preghiera è infatti, per suor Emmanuelle e per tutti gli uomini, una domanda, una lode, un povero che grida.
Un libro a cui tutti possono accostarsi senza provare disappunto, credenti e non credenti.
«Io stessa», dice suor Emmanuelle, «entrata nella vita religiosa più di settant’anni fa, sono costretta a riconoscerlo: non so pregare».
"Benché estremamente piccoli, siamo sufficientemente grandi perché Dio, nostro buon Padre, si preoccupi di noi con la stessa sollecitudine che se fossimo l'unica persona al mondo". In occasione dell'Anno Santo della Misericordia ci sembra indispensabile proporre la Novena all'Amore Misericordioso, composta dalla Beata Madre Speranza di Gesù, e approvata dal Vescovo di Todi-Orvieto Alfonso M. De Sanctis nel 1945, il quale pronunciò la seguente benedizione: "Ogni anima che si gioverà di questa pia pratica, possa cantare in eterno le misericordie del Signore".
Nata a Madrid il 4 febbraio 1890, Josefa Menéndez divenne vittima per le anime, strumento di Dio per far conoscere al mondo la sua misericordia, confidente e messaggera del Cuore di Gesù.
Visitò più volte l’inferno e attraverso la testimonianza delle anime che le si presentavano per chiedere suffragi e preghiere, conobbe anche il purgatorio. Il demonio la perseguitò in ogni modo, anche incendiandola ripetutamente o trasportandola altrove sotto lo sguardo sconcertato dei presenti.
Il 4 febbraio del 1920 entrò al Sacro Cuore di Poitiers, dove morì il 29 dicembre del 1923.
Ci sono eventi nella vita che hanno il potere di condurci all'esperienza originaria della nascita, a quella prima e assoluta obbedienza al mistero di Dio dentro il quale abbiamo iniziato a esistere. Amare con passione, soffrire per un lutto improvviso, vivere incontri inaspettati che intercettano i desideri segreti del cuore… Qualunque sia il veicolo di questo impatto con il mondo divino, esso fa irruzione nella nostra vita provocandoci a uno sguardo sul suo mistero, perché sentiamo che questo mono, pur così diverso dal nostro, è per noi.
Attraverso una serie di percorsi contemplativi, scopriamo che le parole del Padre nostro, molto più che una semplice formula, sono una scuola di vita, avvincente e appassionata, e ogni volta che le pronunciamo si compie una trasfigurazione del nostro volto interiore che diventa "uno" con Dio.