"Mezzo secolo fa è avvenuto il primo sbarco sulla luna. Le porte dello spazio cominciavano finalmente ad aprirsi e l'uomo non era più destinato ad essere confinato sulla Terra. La scienza ci ha reso la Luna più vicina ma non ha reso meno intenso il fascino e la gioia che trasmette il suo benevolo sguardo. La sua luce rischiara ancora le nostre notti e scrittori, poeti ed innamorati continuano ad essere suoi devoti ammiratori. L'argomento di questo libro è la gioia, raccontata nei vari momenti e situazioni della vita. È una dimostrazione che la gioia, tanto necessaria ai nostri giorni, esiste, anche se talvolta non è così facile da trovare. Per rendere ancora più evidente questo fatto, ho raccolto nelle ultime pagine del libro una serie di testimonianze di persone, diverse per età ed esperienze, che descrivono le varie sfaccettature nelle quali la gioia si manifesta." (Mario)
È un commento teologico alla Prima Lettera di san Giovanni apostolo. Il compito del teologo consiste nel mettersi al servizio dei fratelli nella fede. L'apostolo Giovanni è il teologo per eccellenza, che alla ricerca della verità illuminata dalla fede unisce l'amore dell'amico, giungendo al vertice della "teologia mistica". Gesù aveva promesso ai suoi amici l'invio dello Spirito Santo, e Giovanni è il primo, insieme a Maria sua Madre, che ai piedi della Croce ne riceve l'effusione interiore, associata all'acqua e al sangue che sgorgano dal costato trafitto di Cristo. Sono due le grandi direttrici della lettera, cono come due "annunci" che Giovanni ci svela, avendo a sua volta scoperto in essi il cuore del mistero rivelato da Gesù: Dio è luce, Dio è amore. È lo Spirito Santo che ci introduce in questo duplice (ma unico in Dio) mistero; e lo fa grazie ai suoi sette doni, ciascuno dei quali ci apre alla rivelazione di una sua particolare sfaccettatura. Alla rivelazione che "Dio è amore", in realtà, Giovanni giunge dopo aver accolto l'annuncio "che ci amiamo gli uni gli altri": è il mistero della carità fraterna, mezzo indispensabile per conoscere l'amore di Dio e divenirne a nostra volta sorgenti strumentali - ed è il mistero della Chiesa, comunità di credenti chiamati a vivere l'unità del duplice comandamento di Cristo.
Donne e uomini che abitano la biosfera sono, al pari del coronavirus che ha sconvolto le nostre vite, il risultato di una cosmogenesi permanente, da cui proviene l'intero vivente sulla Terra. Tutto ciò che ci circonda fa parte di una storia comune che dura da quasi 14 miliardi di anni. Ma, dimenticando di essere totalmente interconnessi, abbiamo finito col separarci dalla natura e dalle sue leggi, presumendo di poter progettare la Terra come un nostro manufatto. La pandemia in corso ci ammonisce che il futuro arriva quando meno ce lo si aspetta, e che solo uno sforzo comune e convergente può affrontare con successo le minacce di questo secolo - il brusco cambiamento climatico, un non impossibile conflitto nucleare, una irrimediabile ingiustizia sociale.
Le famiglie felici non sono interessanti; quelle complicate sì. Valentino lascia la Calabria da ragazzo, negli anni settanta del Novecento, ma la maturità, che si annuncia con il balenio a sorpresa del rimpianto, lo costringe a voltarsi indietro per misurarsi con la memoria e le memorie del mondo in cui è cresciuto. E quando torna a guardare e ascoltare scopre che se le persone non ci sono più, e spesso non ci sono più da molto tempo, le loro vite sono lì, e chiedono di essere raccontate. Ecco i patriarchi: il vecchio Notaio con i suoi figli accidentali e il Farmacista col suo violino chiuso nell'armadio, due famiglie parallele due rami che s'incrociano nella famiglia nuova dell'Avvocato e della moglie, l'amatissima Tamara che solo lui chiama Mara; la gente del popolo: Ciccio Bombarda l'autista senza patente, Peppo della posta che ha paura dei figli, Rosa e Cicia le pasionarie, Maria-la-pioggia e Maria del Nilo silenziose come tutte le divinità; e poi zie bizzarre e amici immaginari, domestici fedeli e mogli minuscole come bambine, amicizie che durano dalla soffitta di casa al campo di battaglia, ideali irrinunciabili e inconfessate debolezze; e gli oggetti, le automobili, i due piccoli Gauguin appesi nell'ombra. La storia di un mondo borghese che s'intreccia con la storia dell'Italia che intanto cambia in meglio e in peggio; il ritratto affettuoso e spietato di un luogo che è anche un tempo.
Lo sviluppo dell'arte occidentale è stato profondamente condizionato dalla nuova presenza, a partire dal XIX secolo, degli ebrei nel mondo dell'arte e, in seguito, dal pensiero estetologico ebraico. Mario Costa sostiene che la penetrazione della riflessione e delle esigenze religiose ebraiche nelle vicende dell'arte occidentale ha portato sì all'attuale situazione di caos e di deperimento dell'arte, ma ha posto, a un tempo, le premesse per un nuovo cominciamento dell'estetico nella direzione di quello che, trent'anni fa, l'autore ha chiamato sublime tecnologico.
Per molti, il paese del Sol Levante non è un luogo, è un mito. Nonostante il turismo per il Giappone cresca di anno in anno, le sue isole mantengono un'aura di mistero e irraggiungibilità. Alla creazione del mito contribuiscono la storia e le contraddizioni di un popolo dal carattere cortese ma estremamente riservato, capace di infinita sopportazione e rispettoso di formule e riti millenari. Come gli shoji si aprono e si chiudono creando gli ambienti della casa tradizionale giapponese, così ogni capitolo di questo libro svela, pagina dopo pagina, un mondo di immagini inaspettate, in cui la raffinatezza e l'eleganza convivono con una spietata severità, e l'ordine ossessivo riesce a malapena a trattenere i sussulti di uno spirito intimamente ribelle e selvaggio. Il risultato è un percorso che va dalla nitidezza solare di una bellezza che segue canoni diversi da quelli occidentali fino al buio inquietante del gotico giapponese. Un viaggio ideale nel vero Giappone, che ne alimenta il mito senza sfatarlo.
"Le rivelazioni, di cui fu favorita s.Margherita M. Alacoque, non aggiunsero alcuna nuova verità alla dottrina cattolica. Ma la loro importanza consiste in ciò che il Signore, mostrando il Suo Cuore sacratissimo, in modo straordinario e singolare, si degnò di attrarre menti degli uomini alla contemplazione e alla venerazione dell'amore misericordioso di Dio per il genere umano" Così Pio XII (nell'enc. Haurietis Aquas n.63) giudica la straordinarietà della vita di S.Margherita M. Alacoque. Di lei possiamo ripetere ciò che S.Giovanni Crisostomo ha detto di S.Paolo: "Il cuore di Paolo era il cuore di Cristo". Il cuore di Margherita era il Cuore di Cristo; perché se il suo Sposo le aveva dato la sua croce, le aveva donato anche il suo amore e il suo cuore
"Il volume raccoglie i testi (omelie, interventi e messaggi) dell'Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, nelle settimane di emergenza sanitaria. Questo libro merita e quasi impone di essere toccato con mani di povero, le nostre mani ora che poveri e vulnerabili ci siamo tutti riconosciuti. Sono le mani di chi sa pregare, sa accettare il dono e sa sostenere chi è nel bisogno. Le mani che l'arcivescovo Mario continua a tenerci strette." (dalla prefazione di Marco Tarquinio)
Chi sono i Folli di Dio? Nella spiritualità russa, sono i portatori di una sapienza che vive nella stoltezza. Ma con questa espressione sono indicati anche gli esponenti della Chiesa cristiana nella Firenze del dopoguerra: il cardinale Elia Dalla Costa, don Giulio Facibeni, Giorgio La Pira, padre Balducci, don Milani, padre Turoldo, padre Vannucci sono alcuni dei protagonisti di quella stagione religiosa e civile. Una stagione, per tutta l'Italia, di profonde trasformazioni socioeconomiche (dalla ricostruzione al boom) , politiche (l'avvento del centrosinistra) e religiose (il Concilio Vaticano II). Ogni personaggio che si incontra in questo libro ha il proprio percorso, un'origine e un destino diversi, ma tutti sono accomunati da uno spirito "folle" che - come ha riconosciuto di recente anche papa Francesco - arde nel nome della giustizia, in terra ancor prima che in cielo, e della Verità divina. Mario Lancisi sceglie una scrittura in cui mescola il racconto della storia nazionale e quello delle storie locali a curiosità, retroscena e aneddoti personali, restituendo un'immagine nitidissima della storia della Chiesa e del nostro Paese nel Novecento.
Un lettura, profonda e spirituale, degli Atti degli Apostoli. Un libro frutto di decenni di studio, riflessione e meditazione che testimonia come la Parola sia sempre viva ed efficace e quanto sia importante avere una guida saggia in grado di aiutarci a leggerla, applicandola al nostro oggi. Pubblicata a un anno dalla scomparsa, La loro voce percorre la terra è l'ultimo dono di Madre Cànopi, un regalo a tutti coloro i quali sono disposti a mettersi in ascolto, perché - come amava ripetere: «Dobbiamo avere tanta fiducia e speranza, perché il Signore è sempre alla ricerca di tutti per incontrarli in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo; è lui che sceglie, elegge e salva».