Che cosa hanno in comune La notte di Elie Wiesel, le fotografi e dell’Album Auschwitz, Notte e nebbia di Alain Resnais? La tragedia della Shoah, naturalmente.
Ma per quanto scandaloso possa sembrare, non solo. Ognuna di queste opere porta all’estremo i limiti del nostro vedere e ci spiega che certe immagini funzionano solo in virtù di ciò che non si vede, del loro fuoricampo e del vuoto che riescono a rendere percepibile. Il confronto con l’estremo continua a interrogare il nostro modo di relazionarci alle immagini che provano a raccontarlo e sfida il nostro sguardo a esercitarsi oltre i suoi limiti. Tocca alla teoria dell’immagine ricostruire il terreno per un ritorno alla morale e alla politica delle immagini, in grado di difendere la “causa dell’invisibile” e ripensarne la radice attraverso ciò che ci è dato vedere.
Itinerario in 6 tappe per campo scuola e/o incontri di catechesi
GIOVANI 17-23 anni
La vita dei giovani è come una START-UP di sogni. Attraverso questa metafora i giovani entrano nella storia di Maria e Giuseppe di Nazareth per fare scelte di futuro insieme a Dio. Maria con il suo Sì ha messo in moto il Sogno di Dio con lei. Nella sua vita all’insegna della novità, della ricerca, del rischio, dell’amore ha vissuto la grande missione di dare al mondo Gesù.
Il Testo Giovani contiene: riflessioni bibliche, approfondimenti biblico-vocazionali per passare dalla Parola alla Vita, un metodo per la preghiera, schema di rosario.
I Campi sono sponsorizzati dall’Ufficio Nazionale di Pastorale Vocazionale e seguono il tema della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni 2020.
Associato alla Guida Animatori del Campo Giovani
Itinerario in 6 tappe per campo scuola e/o incontri di catechesi
GIOVANI 17-23 anni
La vita dei giovani è come una START-UP di sogni. Attraverso questa metafora i giovani entrano nella storia di Maria e Giuseppe di Nazareth per fare scelte di futuro insieme a Dio. Maria con il suo Sì ha messo in moto il Sogno di Dio con lei. Nella sua vita all’insegna della novità, della ricerca, del rischio, dell’amore ha vissuto la grande missione di dare al mondo Gesù.
La Guida Animatori contiene: obiettivi, itinerario biblico, suggerimenti per vivere l’ambientazione, proposte per la preghiera, attività, scheda film.
Inoltre, spunti formativi e attenzioni pedagogiche, un’appendice biblica sui Vangeli dell’infanzia.
I Campi sono sponsorizzati dall’Ufficio Nazionale di Pastorale Vocazionale e seguono il tema della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni 2020.
Associato al Testo del Campo Giovani
Gigantesca penisola abbracciata dai mari, l'Europa li ha vissuti come frontiere della paura o rive della speranza, veicoli incessanti di mercanzie, idee, uomini. «A sud, è il Mediterraneo con le sue antiche civiltà, gli orizzonti del mondo greco e arabo, del vicino Oriente e dell'Africa del Nord, dell'Islam e del petrolio. A nord, è il mondo dei Vichinghi, delle saghe, dell'aringa, del salmone e della balena, del polo e del petrolio del Mare del Nord. A ovest, è l'immensità - sia pure attualmente di molto ridotta - dell'Oceano con gli orizzonti dell'America e dell'Africa e, al di là, le favolose Indie, occidentali e orientali, i paesi delle popolazioni di colore - un vasto mondo ignorato o appena sfiorato sino alla fine del Medioevo, ma divenuto in seguito di fondamentale importanza per l'Europa. Il mare isola e insieme unisce».
Duecento anni fa nasceva Hermann Melville, autore di Moby Dick, la base solida che ha ispirato il Compleanno delle Balene. Perché questo classico indiscusso, tra la contestualizzazione e l'interpretazione allegorica del suo tempo, ci ha permesso di aggiungere un'appendice per tornare a parlarne, ma con parole e forme nuove, che possano raggiungere lettori nuovi.
Così nasce Balenologia, per completare (e a volte correggere) il capitolo XXXII, Cetologia, da cui l'origine del nome scientifico che definisce lo studio delle balene. E' una lista dei dati dell'epoca riguardo questa specie, esempio di come si cominciava a studiare e catalogare la natura. Con un brusco intervento l'uomo invertiva i ruoli imponendo i propri ritmi, e la sfida tra il capitano Achab e la balena bianca è la perfetta allegoria delle conseguenze.
Balenologia è quindi un compendio di cetacei a metà tra scienza e letteratura, per i più fantasiosi un primo piccolo manuale di avvistamento e, grazie anche alla postfazione della Sea Shepherd, un rinnovato invito alla difesa della natura.
La vita di Nathalie, hostess dell'Air France, scorre liscia come l'olio: vive in una graziosa villetta sulle rive della Senna, ama, riamata, il marito ebanista e ha due belle figlie di diciotto e ventisei anni. La sua vita oscilla tra il lavoro, che tre volte al mese la fa volare all'altro capo del mondo, e la famiglia, a cui si dedica con entusiasmo e attenzione. L'idilliaco quadretto si spezza però per una serie di incredibili coincidenze in seguito alle quali si trova a ripercorrere lo stesso itinerario di viaggio, tre voli in rapida successione a Montréal, Los Angeles e Giacarta, durante il quale vent'anni prima si era perdutamente innamorata del giovane chitarrista Ylian. Sta accadendo qualcosa di strano. Una mano invisibile la spinge a tornare sui suoi passi, dentro un mistero sempre più inquietante.
Inafferrabile, inclassificabile, irriducibilmente ambiguo: Houellebecq, immancabilmente, ci sfugge. salvo, forse, nel caso specifico di questo Cahier de l’Herne, luogo ideale per un approccio plurale e per la commistione dei generi. Qui possiamo ricomporre la traiettoria percorsa da uno scrittore singolare, mettendo in luce le esitazioni, i punti di rottura, le "biforcazioni" e le numerose deviazioni che contribuiscono a costruirla. Nel suo mescolare i testi rari o inediti, i saggi universitari, le testimonianze di amici, scrittori, artisti, musicisti, amici o nemici (e tutto il ventaglio di opzioni che tra questi due estremi si ha a disposizione), questo testo vuole rendere conto della complessità e del fascino di un autore e di un’opera, dal momento che entrambi hanno l’ambizione di salvare un’epoca – la nostra – dallo sbiadimento.
Che cosa ci fa una giraffa a Parigi davanti all'Eliseo? E perché il primo ministro Pompidou urla al telefono contro il direttore dell'École normale? Ce lo racconta Michel Serres in questo suo ultimo libro, insieme a tanti altri scherzi che, da bravo rompiscatole, sí è divertito a fare per tutta la vita: le battaglie con i cuscini contro i sorveglianti del collegio, da studente; le feste fino a tarda notte sui transatlantici, da ufficiale di marina; lo scompiglio caotico durante i corsi di filosofia, da professore. A ottantotto anni Michel Serres ci ha lasciati, ma prima di andarsene ci ha regalato questo libro-testamento, nel quale si addentra «in punta di piedi nel territorio esotico della morale», scegliendo di celebrare non la filosofia, né il sapere scientifico e tecnico - che pure lo hanno reso una delle menti più stimate e apprezzate dell'ultimo secolo in Francia - ma la burla. Lo scherzo e l'impertinenza, infatti, sono stati per Serres la prima vera esperienza sociale e politica, il primo atto di disobbedienza. Da questi, racconta, ha imparato a prendersi gioco delle gerarchie e a preferire l'obbedienza alla verità delle cose, «leali e dure, che hanno in sé le proprie leggi». Da bravo nonno, Serres sceglie di celebrare la risata dolce che, sola, è in grado di renderci umani, e l'umiltà anticonformista di chi sa prendersi poco sul serio, è capace di provare empatia e sa mettersi nei panni di chi è ferito e in difficoltà. Perché sono gli umili e i modesti a possedere «l'intelligenza coraggiosa che si inchina di fronte alla verità piena e alla bellezza del mondo». "Morale per disobbedienti" è il saggio e bonario libro d'addio di un grande filosofo, che ha saputo guardare con profondo rispetto e incrollabile ottimismo al mondo digitale dei suoi nipoti in Non è un mondo per vecchi, invitandoli sempre e comunque a coltivare quella spinta tutta umana che chiamiamo utopia.
"Le confessioni della carne" è il quarto e ultimo volume della "Storia della sessualità" ed è l'atto conclusivo, quello che ci permette di seguire la direzione del pensiero di Foucault alla fine della sua vita e chiude una delle più grandi riflessioni dell'Occidente. Nella ricerca sulla costituzione del soggetto nel mondo antico, qui l'attenzione si sposta alle regole e alle dottrine elaborate dai Padri della Chiesa, tra il II e il IV secolo. Attraverso una serie di incursioni nella dottrina cristiana, Foucault fa dunque emergere le progressive discontinuità rispetto alla filosofia stoica ed ellenistica, e la creazione di un rapporto del tutto nuovo tra il soggetto e la verità che prevede sofisticate tecnologie del sé. Le trasformazioni del concetto di peccato e di colpa, inscritti ormai nella struttura umana, faranno nascere così un "soggetto del desiderio" che dominerà la morale cristiana dei secoli successivi e poi tutta la storia occidentale.
Babbo Natale, si sa, è uno stagionale, e gli è sempre andata bene così, finché per colpa della crisi non è costretto a cercarsi un secondo lavoro. Fosse facile! Il cameriere? No, Babbo Natale è troppo grosso e goffo. L'animatore? Troppo vecchio. L'operatore di call center? Non fa per lui. Ma proprio quando sta per perdere ogni speranza, Babbo Natale trova un mestiere perfetto. E scopre che non è mai tardi per realizzare i desideri. I propri, ma soprattutto quelli degli altri. Età di lettura: da 6 anni.