Il piccolo libretto di Qohelet, "scandaloso- gioiello biblico, sembra scardinare tutte le nostre certezze e consegnarci a un pessimismo disperante. Che legame ci può essere tra questo libro della Bibbia e Gesù? A tale interrogativo vuole rispondere il presente volume. Partendo da un'intuizione fondamentale dei Padri della Chiesa - «il nostro Ecclesiaste è Cristo» -, l'autore ci propone una rinnovata lettura cristiana di Qohelet, intendendola più o meno così: l'uomo Gesù Cristo si è confrontato con le domande e i problemi lasciati aperti da Qohelet. Li ha affrontati, pensati, solo in parte risolti, anzi spesso li ha trasformati in nuove domande, ben sapendo che l'autore di questo libro si rivolgeva «a tutta la creazione e al mondo intero riguardo ad argomenti comuni a tutti». Un particolare cammino di lettura di Qohelet poco battuto ma, come ben dimostra Ludwig Monti in questo volume, capace di aprire sentieri inediti di riflessione in vista di una lettura cristiana, dunque umana, di Qohelet. E, di conseguenza, dell'esistenza tout court, perché tra i libri biblici Qohelet è tra quelli più moderni, o forse eterni, nel tratteggiare il mestiere di vivere.
Chi è stato Dietrich Bonhoeffer? Un teologo, un credente e un uomo impegnato fino all'estremo sacrificio nella pratica di un cristianesimo vivente, che ha incarnato la propria fede con libertà e alto senso di responsabilità in tempi difficili. Nel corso della sua breve e intensa esistenza Bonhoeffer non si è limitato a gettare le basi teoriche di un'etica cristiana, ma si è confrontato con scelte concrete e drammatiche, fino alla sofferta decisione del colpo di stato e dell'attentato a Hitler. Nello spirito di quella teologia biografica che Bonhoeffer ha messo in pratica, Ludwig Monti ci consegna un profilo non solo teologico, non solo filosofico e non solo biografico di uno dei più grandi teologi del XX secolo, ma lo fa parlare con le sue vive parole e ce ne dona l'alta testimonianza. Nella convinzione che, dopo la riflessione di Bonhoeffer, la visione del cristianesimo non può più essere la stessa. È una vita vera quella che Bonhoeffer ha vissuto e che ci ha lasciato in eredità nei suoi scritti così densi di realtà: quella "realtà" che "è Cristo".
In Italia, in vari paesi europei e negli Stati Uniti, la democrazia di stampo liberal-democratico pare entrata in una fase di crisi profonda, assimilabile a un'agonia. Si deve ormai parlare di Demagonia. È la conseguenza di troppi anni di governi molli, che hanno inseguito il consenso immediato e facile, accantonando i problemi e rinviando le scelte impegnative. La demagonia, però, non è irreversibile. Per arginarla e respingerla occorre una politica seria, fatta da politici responsabili, disposti anche a perdere le elezioni. Occorre che i cittadini-elettori siano più consapevoli ed esigenti. Pie illusioni, sogni? No di certo! Si tratta invece di condizioni essenziali per la sopravvivenza dell'Europa e dell'Italia. Nel nuovo contesto geopolitico, se la politica continuerà a creare e cavalcare illusioni, a operare per i propri interessi e non per quello generale, l'Italia e l'Europa diventeranno periferie di stati totalitari, perdendo indipendenza, sicurezza, libertà, valori, identità, benessere. Sulla base delle sue esperienze di governo - prima di una grande università, poi come Commissario europeo e infine come Presidente del Consiglio italiano in un momento particolarmente critico per il nostro Paese - Mario Monti offre il suo contributo di esperienza e di visione in una fase di sfida decisiva per il futuro delle nostre società e delle prossime generazioni.
In poche parole: Una raccolta di testi ascetici e mistici della tradizione occidentale sull’importanza della preghiera.
La Filocalia (che significa letteralmente “amore per la bellezza”) è una raccolta di testi di ascetica e mistica della Chiesa ortodossa, risalente alla fine del Settecento. Per i lettori occidentali, dotati di una sensibilità diversa, fino a ora mancava però un’analoga selezione di scritti della propria tradizione spirituale. A colmare questo vuoto ecco quest’opera che propone i migliori passi di autori di area monastica occidentale dei primi dodici secoli: questa scelta è stata dettata dalla volontà di mantenere una continuità con il mondo orientale, che entro questi secoli presenta un linguaggio comune a quello occidentale dal punto di vista della ricerca spirituale. Solo il ritorno alla bellezza può infatti dare forma alla nostra vita frenetica e spaesata, facendoci approdare sulle rive di quel mondo di meditazione, introspezione e dialogo con l’Altro che per primi i Padri della Chiesa hanno raggiunto e sperimentato attraverso la preghiera.
Come seguire Gesù oggi? È ancora possibile? Egli ha detto: “Chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà”. Il preservare, il tenere gelosamente la vita per sé equivale a perderla, a gettarla via; il perderla per Cristo, dunque il vivere per amore suo con lui e come lui, significa trovarla e vederla da lui salvata. La sequela di Gesù Cristo è il senso, lo stile, la verità della vita cristiana.
1. Introduzione: seguire Gesù oggi. Sequela e radicalismo cristiano
2. Gesù, il volto di Dio
3. Gesù, uomo libero
4. “Chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà”
5. La povertà del discepolo
6. Il caro prezzo della sequela cristiana
7. Gesù pone domande a chi lo segue
8. Fede e paura. “Voi chi dite che io sia?”
9. “Vi precede in Galilea”. Conclusione
Corso biblico tenuto a Bose, 9- 14 luglio 2018
Cosa possiamo sapere di Dio? In ottica cristiana, ciò che Gesù ha detto e fatto per raccontare Dio, possiamo dirlo, farlo e crederlo; quello che non ha detto o fatto, no. In quell'uomo ci è stato detto l'essenziale per andare a colui che continuiamo a chiamare "Dio". Se dunque è vero e giusto continuare a ripetere che Gesù è Dio, dovremmo cominciare una buona volta anche a dire che Dio è Gesù. La vita di Dio si compie e si realizza nella vita di Gesù, regno di Dio fatto persona. Come è avvenuto per quanti hanno incontrato Gesù sulle strade della Galilea e della Giudea, così può avvenire anche per noi: ascoltare Gesù, meditare su di lui e grazie a lui, significa accogliere il volto di Dio da lui disegnato con la sua vita. Questo è già passare dalla morte alla vita, dalle nostre morti quotidiane alla vita in pienezza che Gesù ci ha portato, con la sua splendente umanità. Questo è il viaggio che il libro propone.
L’opera si compone di due parti, distinte nel linguaggio e nei caratteri grafici, tuttavia sequenzialmente unite e armoniosamente “abbracciate” dallo stesso afflato poetico.
Nella prima parte, in cui si fa uso della lingua italiana corrente, troviamo la preghiera accorata dell’Autrice verso Colui che è vastità di foresta e dolce tepore di tana, di accogliere nella cuna del suo costato il suo pianto di madre ferita.
Prende, poi, inizio quella laude, scritta dalla poetessa in una lingua costellata di latinismi e di rimandi al neonato volgare, usato da San Francesco nel suo celeberrimo Cantico, la quale non mancherà di essere piacevole sorpresa per il lettore.
Il monastero di Glinsk, al confine tra Ucraina e Russia, risale alla fine del Sedicesimo secolo e fin dalla sua fondazione ha visto il fiorire di santi. Tra i principali spicca l'abate Filaret, vissuto in pieno Ottocento, quasi un figlio spirituale di quel san Paisij Velickovskij che rappresentò uno dei pilastri fondamentali per la rinascita del monachesimo ortodosso russo, e legato a san Serafino di Sarov, che riteneva il suo monastero una vera scuola di vita monastica. La vita di san Filaret, qui tradotta per la prima volta in lingua italiana, racconta infatti l'amore e il fervore, insegna l'obbedienza e la disponibilità all'azione divina. La narrazione è arricchita dai numerosi insegnamenti ai fratelli monaci e dal Paterikon, brevi note agiografiche sulle figure più fulgide che hanno coronato il monastero di Glinsk.
Siano perfetti nell'unità: è il desiderio del cuore stesso di Cristo, espresso ai suoi apostoli durante l'Ultima Cena. Il cammino dell'unità, il vero ecumenismo, non può esistere senza conoscenza reciproca. Ecco un agile manuale per iniziarne la realizzazione: il Cristianesimo pratico è un catechismo ortodosso scritto da una delle figure più eclettiche e importanti del mondo orientale, il metropolita Ilarion Alfeev, che si rivolge a quanti desiderano avvicinarsi alla fede, siano essi già battezzati o ancora lontani, a chi fatica a capire o non conosce le principali verità cristiane, a chi cerca una guida morale e di fede nel mondo contemporaneo. Un compendio di istruzione spirituale per cristiani ortodossi ma anche cattolici, accessibile e aperto, realmente adatto ai tempi moderni.
Un agile compendio ortodosso sulle principali verità cristiane adatto per i nostri tempi.
L'esposizione dei contenuti a partire da domande e esercizi ne rende la fruizione più diretta. Il contenuto è stato pensato e scritto con la sensibilità italiana per il formalismo e l'attenzione a esempi vicini alla realtà degli studenti.
Rifacendosi alla fortunata tradizione dei "breviari", Ludwig Monti, «finissimo interprete della Bibbia», come lo definisce il Card. Ravasi, ci offre in questo testo, per ogni giorno dell'anno, un breve brano biblico, dalla Genesi all'Apocalisse, seguito da una piccola meditazione, per aprire strade e stimolare riflessioni, per orientare il nostro cammino alla luce della vita, come recita il titolo, ripreso dal Sal 56,14. «Abbiamo tra le mani - afferma ancora il Card. Ravasi nella Prefazione - queste brevi meditazioni che in sé possono occupare solo qualche minuto della giornata. Eppure esse sono destinate a lasciare una traccia nello spirito, a immettere un fermento nel nostro pensare e agire, a produrre una sorta di vaccino contro la superficialità, la banalità, il luogo comune». Sappiamo che la meditazione è una cura dell'anima, una sorta di medicina dello spirito, una catarsi della mente, e lo è in modo particolare quando essa, come in questo libro, punta alla riflessione sulla Parola di Dio. Prefazione del Card. Gianfranco Ravasi.