Non di rado il volto della povertà viene raccontato attraverso la povertà dei volti che dovrebbero comporlo; volti anonimi, stereotipati, vuoti come gli approcci generalizzati al fenomeno. Non di rado la voce della povertà si manifesta mediante il timbro sordo di chi la vita di strada l'osserva da lontano, certamente con onestà professionale, ma infine con distacco. Essere testimoni di un accadimento significa invece operare dalla giusta distanza, come un equilibrista in bilico tra l'eccesso di empatia (da cui scaturisce la retorica) e quello di alterità (da cui derivano gli stereotipi): ed è proprio da questa cautela che si sviluppa "Il volto (e la voce) della strada". Le precisazioni, storiche o statistiche, operate dai professionisti, accompagnano un viaggio intimo e personale all'interno delle nuove povertà, dove la macchina fotografica e un orecchio attento ci restituiscono i meccanismi di autorappresentazione di chi vive per strada. Un percorso che parte dal basso, rigoroso ma interessato, affinché un tema pericolosamente attuale non continui a nutrirsi del disinteresse sociale e politico. Immagini e parole strappate alla miseria senza morbosità, ma con una rispettosa complicità senza cui non potrebbe costruirsi alcuna riflessione sul disagio abitativo ed economico; un'occasione, infine, per vedere da vicino un profilo d'umanità con cui dovremmo confrontarci con maggiore diligenza. Prefazione di Paolo Pezzana.
L’autrice propone il diario del suo pellegrinaggio verso Santiago di Compostela, fatto tra i mesi di giugno e luglio del 2007, insieme al figlio di otto anni. Partenza da Bergamo per Londra in aereo; poi da Stansted in volo verso i
Pirenei. Quindi Lourdes; in treno: Pau, Bayonne e finalmente St. Jean-Pied-de- Port, da dove inizia in cammino a piedi in direzione di Santiago.
Tappa dopo tappa, passo dopo passo, con lo zaino che pesa quanto un «sacco di pietre»; tra salite e discese, albe e tramonti, tra panorami mozza- fiato e temporali scroscianti. Pensieri al vento, timori, incontri con altri pellegrini...; preghiere sussurrate, avventure dei paladini raccontate al figlio per alleviare la fatica. Passo dopo passo! Ben presto il percorso vissuto diventa metafora della vita, metafora di quel «viaggio interiore» che l’autrice sente di compiere: l’animo si alleggerisce, la gratitudine sgorga dal cuore, le troppe cose perdono attrattiva e una forza sconosciuta cresce dentro. Il Cammino è la scoperta di se stessi.
Destinatari
Giovani, gruppi parrocchiali, oratori; anima- tori e incaricati della pastorale giovani. Persone che cercano delle indicazioni riferite al cammino di Santiago.
Agenzie viaggi che propongono itinerari e percorsi religiosi: www.brevivet.it www.noiassociazione.it
Scout...
Autore
Elisabetta Orlandi, veronese, è storyteller. Dopo aver completato il corso triennale in Marketing e Comunicazione Pubblicitaria dello IED di Milano, si trasferisce a Parigi, dove rimane cinque anni, lavorando nella leggendaria libreria internazionale Shakespeare&Company e studiando Letterature Comparate all’Université de Paris III-Sorbonne Nouvelle. Successivamente torna in Italia, diventa mamma e si laurea in Lettere Moderne presso l’Università Statale di Milano. Ha vissuto per tre anni in Andalusia, lavorando come cantastorie in una fattoria didattica. Lavora come insegnante di lingue straniere e parla correntemente quattro lingue.
Il volume presenta i principali segni della liturgia spiegandone il significato e proponendone un recupero a livello di esperienza personale. Il linguaggio semplice e immediato ne facilita la lettura. Sullo sfondo sta la lezione di uno dei più grandi teologi del ventesimo secolo: Romano Guardini. Il testo si compone di venticinque pagine corredate da un disegno illustrativo per ogni singolo segno.
Il diario privato di Vittorio Emanuele Orlando copre il periodo che va dal settembre 1943 al giugno 1944: sono i mesi dell'occupazione tedesca di Roma, durante i quali egli fu costretto alla clandestinità, ospite dell'accoglienza ecclesiastica. A quasi 70 anni dagli avvenimenti, queste pagine rappresentano un ulteriore contributo alla sua ricca biografia e alla ricostruzione di uno dei momenti più bui e complessi della storia del Novecento. Introspezione e cronaca si intrecciano nelle note quotidiane di questo anziano maestro del diritto, che dalla sua 'clausura' attendeva il ritorno della libertà.
Il testo muove dalla comune consapevolezza che il passaggio dalla giovinezza alla condizione adulta avviene oggi in un problematico scollamento fra lo sviluppo della maturità e il raggiungimento dell'adultità. Il testo si snoda attraverso una riflessione teorica che riprende i risultati delle più recenti ricerche sociologiche sul mondo dei giovani adulti; sviluppa l'attenzione al processo attraverso cui i bisogni educativi delle nuove generazioni si trasformano in forme concrete di dialogo con le agenzie educative, e di ricerca e impegno personale di crescita; mette a fuoco le rampe di lancio e le piste di atterraggio che consentono, nei vari ambiti della quotidianità, il decollo verso l'adultità. La proposta di questa "bussola pedagogica" può aiutare i giovani e i loro educatori a realizzare prove di volo che davvero possano suscitare le competenze esistenziali necessarie per non perdere la rotta.
L’icona può esserci fedele compagna nei viaggi, può commuovere il cuore ma, quando essa è collocata dentro l’azione Liturgica, esprime tutta la sua potenzialità rivelativa.
L’intento degli autori è di aiutare a riscoprire il rapporto che esiste tra immagine, festa liturgica e celebrazione. Si tratta di individuare, pur nella diversità delle forme espressive, quali sono gli elementi specifici che fanno di un’immagine un linguaggio adeguato alla Liturgia.
I quindici capitoli presentano sia la spiegazione teologico-simbolica che la tecnica dell’Icona.
Il volume è corredato da una ricca serie di illustrazioni.
In una terra eminentemente sismica come l'Italia, l'Appennino Abruzzese si colloca purtroppo nella zona di massima sismicità.
Contenuto
«In principio la libertà», questo l’assunto del volume. È la libertà il volto di Dio e il volto dell’uomo. Comunque si configuri, l’essere è la festa della libertà. Se il mondo ha ispirato il Cantico delle creature a Dio, quando la storia diverrà il cantico dell’uomo all’uomo? È alla libertà che occorre educare perché è sulla libertà che saremo giudicati.
Destinatari
Si tratta di un testo specialistico, per studiosi o studenti forniti di una buona cultura filosofico-teologica.
Autore
ORLANDO TODISCO, francescano, è docente di storia della filosofia medievale presso l’Università di Cassino e al Seraphicum di Roma. Tra le recenti pubblicazioni ricordiamo: G. Duns Scoto filosofo della contingenza (1996); Guglielmo d’Occam filosofo della libertà (1998); Averroè nel dibattito medievale (2000); Il De Magistro di sant’Agostino (2001); Lo stupore della ragione. Il pensare francescano e la filosofia moderna (2003); Il dono dell’essere. Sentieri inesplorati del medioevo francescano (2006). La libertà fondamento della verità (2008).
In occasione dell'anniversario del terremoto all'Aquila, l'ISSR propone quest'opera, come strumento adeguato di conoscenza globale e di riappropriazione culturale attraverso cui far emergere le radici spirituali della città e della regione.
In occasione dell'anniversario del terremoto all'Aquila, l'ISSR propone quest'opera, come strumento adeguato di conoscenza globale e di riappropriazione culturale attraverso cui far emergere le radici spirituali della città e della regione.
Il matrimonio medievale è stato considerato a lungo come un istituto sociale statico, quasi monolitico, soggetto ad una stretta disciplina da parte dei poteri costituiti, fossero essi la famiglia, la comunità, l’autorità pubblica o la chiesa. Solo di recente è maturata una consapevolezza diversa dell’istituzione, che ne ha colto gli aspetti di movimento e dinamicità e le capacità di adattamento alle sollecitazioni provenienti dalla società.
In questo volume il fenomeno del matrimonio viene osservato, soprattutto in ambito veneziano e veneto, basandosi su una vasta gamma di fonti documentarie, dalle carte notarili ai processi matrimoniali. Ne risulta un vasto affresco che spazia dal cerimoniale all’aula di tribunale; dalle nozze simulate o “per gioco” alle spose bambine; dai matrimoni aristocratici a quelli “misti” tra persone di diversa religione.
Ermanno Orlando è assegnista di ricerca presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia. È autore di studi dedicati alla storia politica e sociale di Venezia e del Veneto nel basso medioevo.