Incalzato dalle domande di Gwendoline Jarczyk - studiosa di filosofia, specialista di Hegel e del mistico medievale Meister Eckhart -, Raimon Panikkar ha modo di ripercorrere in questo libro tutti i temi salienti della sua lunga riflessione, da quelli di più scottante attualità a quelli più radicali e pregnanti (come il valore del silenzio e della parola, il senso del tempo e soprattutto la visione 'trinitaria' della realtà). Un dialogo vigoroso e appassionato, disseminato di alcune delle folgoranti intuizioni che hanno fatto di Panikkar uno dei più grandi teologi e maestri spirituali viventi, testimone di una sintesi armoniosa di culture diverse.
L’itinerario storico teologico che i precedenti volumi della serie "Per i molti cammini di Dio" ci hanno fatto percorrere, ha messo davanti ai nostri occhi, per un lato, la profonda evoluzione che la teologia ha sperimentato negli ultimi tempi al ritmo del suo incontro con le altre religioni e, dall’altra parte, ci fanno sospettare che questa evoluzione non è conclusa, anzi, piuttosto, nuove e profonde trasformazioni spettano alla teologia nel futuro. É l’evoluzione stessa delle società e dell’umanità globale ciò che sta impulsando questa trasformazione incessante della teologia.
Al cuore del messaggio filosofico e teologico di uno dei massimi pensatori viventi
Questo volume nutre l’ambizione di presentare, anche se in forma molto schematica, una visione della realtà, una cosmovisione, differente dalla cosmologia vigente nella cultura dominante. La visione trinitaria della realtà, infatti, non si limita alla concezione che si suole chiamare cristiana: è molto più ampia e universale. L’umanità ha sempre avuto consapevolezza, più o meno chiara, di un Mistero superiore, trascendente o immanente all’Uomo. Se ascoltiamo come l’umanità ha espresso la comprensione di se stessa e del cosmo, possiamo scorgere tre grandi visioni: la visione monista, la visione pluralista (in ultima analisi dualista) e la visione a-dualista sulla quale si basa la visione cosmoteandrica. Questa visione ci dice che la realtà non è formata né da un blocco unico indistinto - sia esso divino, spirituale o materiale -, né da tre blocchi o da un mondo a tre livelli - il mondo degli Dei (o della Trascendenza), il mondo degli uomini (o della Coscienza) e il mondo fisico (o della Materia) -, come se si trattasse di un edificio a tre piani. La realtà è costituita da tre dimensioni relazionate le une con le altre - la perichôrêsis trinitaria -, così che non solo una non esiste senza l’altra, ma tutte sono intrecciate inter-in-dipendentemente. La prima sezione è dedicata a uno studio generale sulla Divinità e a uno più particolare sui suoi volti (capitoli 1 e 2), la seconda sezione riporta un commento sulla Trinità cristiana e sull’Uomo come essere trinitario nella visione antropologica, ellenica e cosmica (parti prima e seconda).
A ricapitolazione della problematica viene introdotta una visione più ampia chiamata Trinità radicale, cioè la visione cosmoteandrica, descritta prima nel suo aspetto generale poi nella sua forma di spiritualità (sezione terza). Inutile dire l’importanza di questo volume in quanto tratta della visione universale dell’Uomo come microcosmo, immagine del Tutto, visione che riconosce all’Uomo la sua dignità in rapporto a Dio e al Cosmo.
Uno dei più grandi teologi contemporanei ripercorre in questo dialogo tutti i temi salienti della sua lunga riflessione: da quelli più vicini all'attualità come l'identità religiosa, il dialogo fra le religioni e il rapporto tra scienza moderna e visione religiosa della vita, a quelli più radicali e pregnanti come il valore del silenzio e della parola, il senso del tempo e soprattutto la visione 'trinitaria' della realtà. Un dialogo vigoroso e appassionato, disseminato di alcune delle folgoranti intuizioni che hanno fatto di Panikkar uno dei più grandi maestri spirituali contemporanei, sintesi armoniosa di due culture diverse.