Il volume, arricchito da numerosi contributi iconografici, è curato dall'Abbazia di San Paolo fuori le Mura di Roma, ed è rivolto a tutti coloro che desiderano eseguire in canto le narrazioni della Passione per i riti della Settimana Santa attenendosi al testo prescritto dalle attuali norme liturgiche (testo biblico tratto dal Lezionario domenicale e festivo C.E.I.). Il testo proposto adotta come lingua liturgica, al posto di quella latina, la lingua italiana ed è stato messo a punto nel 2012 da alcuni monaci benedettini che, raccogliendo l'eredità di chi li aveva preceduti, hanno deciso di affrontare questa nuova impresa avvalendosi delle più moderne tecnologie di videoscrittura digitale. La storia del canto della Passione trae le sue origini già nella riforma liturgica del Concilio Vaticano II quando - come supporto al ministero dei cantori - furono rese disponibili numerose opere che accostavano al testo ufficiale della Vulgata la notazione quadrata su tetragramma. In seguito alle nuove direttive emanate attraverso la Costituzione Conciliare sulla Sacra Liturgia "Sacrosanctum Concilium", la Congregazione per il Culto Divino pubblicò nel 1989 l'edizione ufficiale per il canto della Passione con la melodia romana adattata ai testi della Nova Vulgata. La prima edizione italiana pro manuscripto che adatta le melodie gregoriane della tradizione romana alla lingua italiana si deve a Dom Anselmo Serafin osb della Badia di Cava de' Tirreni (1973-1975).
I testi riportati nel volumetto si concentrano sulla figura di Paolo come “Apostolo di Gesù Cristo”e sui punti centrali del cristianesimo da lui delineati:la centralità di Cristo,inviato del Padre,per un disegno di amore,disegno che dalla risurrezione in poi viene cesellato dallo Spirito nell’umanità e nella creazione stessa. “Paolo,servo di Cristo Gesù,apostolo per vocazione,prescelto per annunziare il vangelo di Dio, che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture,riguardo al Figlio suo,nato dalla stirpe di Davide secondo la carne,costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti, Gesù Cristo, nostro Signore”. (San Paolo)
AUTORE Saulo di Tarso, detto anche Paulus (per via della duplice cittadinanza acquisita del padre), nasce nei primi anni dell’era cristiana, intorno al 5 d.C. La sua «conversione» la si colloca all’incirca verso il 34 d.C..I suoi tre viaggi missionari,con partenza da Antiochia di Siria ogni volta, orientativamente si estendono dal 45 al 57 d.C.:dapprima,Paolo si porta a Cipro e Asia Minore; poi rivisita le comunità dell’Asia Minore e si sposta verso Nord in Galazia e in Macedonia;infine,attraversando la Galazia e la Frigia, rivisita le comunità fondate in Asia Minore e poi raggiunge Corinto ed Efeso.Tra una tappa e l’altra scrive le lettere (la prima, 1Tessalonicesi nel 51, da Corinto): di certo, le protopaoline. Il suo ultimo viaggio, detto della prigionia,inizia a Gerusalemme con l’accusa,da dove è mandato a Cesarea Marittima e dopo due anni,essendosi appellato al tribunale imperiale, va a Roma. All’incirca due anni dopo, è condannato a morte e decapitato, in località Acque Salvie (le Tre Fontane):i cristiani ne ricuperano il capo e lo seppelliscono in via Ostiense.
Le lettere, le conferenze e i documenti relativi alle sue opere costituiscono la testimonianza del generarsi del carisma vincenziano della carità. Il piano dell'opera prevede la pubblicazione nella traduzione italiana dei 12 volumi dell'opera omnia pubblicata negli anni 1920-1921 da Pierre Coste.
Il volume raccoglie documenti inerenti alla persona di San Vincenzo, alla Congregazione della Missione, alle fondazioni delle confraternite della Carità e ai loro regolamenti, alla Compagnia delle Figlie della Carità e alle Dame di Carità. Non solo i documenti contenuti nel vol. XIII dell'edizione francese di Coste, ma anche molti altri venuti alla luce negli ultimi cento anni.
Le lettere, le conferenze e i documenti relativi alle sue opere costituiscono la testimonianza del generarsi del carisma vincenziano della carità. Il quinto volume pubblica la corrispondenza di S. Vincenzo de' Paoli dall'agosto 1653 al giugno 1656. Il piano complessivo dell'opera prevede la pubblicazione nella traduzione italiana dei 12 volumi dell'opera omnia pubblicata negli anni 1920-1921 da Pierre Coste.
Le lettere, le conferenze e i documenti relativi alle sue opere costituiscono la testimonianza del generarsi del carisma vincenziano della carità. Il piano dell'opera prevede la pubblicazione nella traduzione italiana dei 12 volumi dell'opera omnia pubblicata negli anni 1920-1921 da Pierre Coste.
Nel Laboratorio di religione di San Paolo abbiamo usato il metodo della narrazione con le bambine e i bambini, per cercare di rendere più comprensibili e familiari i personaggi della Bibbia e le parabole di Gesù di Nazareth. È un modo anche questo di proseguire la pratica di Gesù di raccontare storie per spiegare a persone semplici, probabilmente anche a bambini, come si realizza il Regno di Dio. Alle storie del Nonno (Giovanni Franzoni) e degli adulti, i bambini e le bambine hanno risposto con le loro storie e i loro disegni. Ci sembra anche questa una risposta di oggi all'esortazione che spesso coronava le fiabe di un tempo: "Larga la foglia, stretta la via, or dite la vostra ch'io ho detto la mia".