Col tempo sarebbe giunto a pensare di poter fare tutto ciò che voleva senza doverne rispondere a nessuno, e avrebbe finito col prenderci gusto. Due vite. Più nomi di quanti un uomo possa ricordare. Un bagaglio pieno di segreti inconfessabili. Per oltre vent'anni, la storia di Gian Ruggero Manzoni - pronipote di Alessandro e cugino dell'irriverente Piero - è stata una messinscena dai toni tragici, un buco nero da cui nessuno sarebbe potuto uscire vivo. Figuriamoci raccontarla. Fino all'incontro con Pier Paolo Giannubilo, un'onda d'urto da cui è nato questo romanzo, il ritratto impietoso e intimo di un uomo qualunque con un cognome fatale che ha saputo fare di sé, del bambino Palla di grasso bullizzato dai coetanei a Lugo di Romagna, un'inspiegabile leggenda. Ruggero firma ogni suo gesto con l'inchiostro dell'eccesso, dannato e insieme eroe, fuori da ogni schema e per questo irresistibile, sempre disposto a tutto pur di restare umano. Giannubilo ci racconta ciò che dell'altro gli fa più paura come se si stesse guardando allo specchio, mettendo a nudo le contraddizioni che rendono unica una vita. Nelle sue pagine la grande Storia abbraccia la vicenda avventurosa di un irregolare fino a rendere impossibile riconoscere dove finisca l'una e inizi l'altra. Ed è questo il punto esatto dove si fa letteratura.
Un racconto forte, in cui gli elementi autobiografici si mescolano alle vicende siriane che l'A. - schierato dalla parte della rivoluzione - illumina dal di dentro, come può fare solo chi ha lunga consuetudine con un popolo. Ne nasce un'analisi alternativa a quelle spesso affrettate dei mass media, capace anche di prendere in conto le "ragioni" dei "terroristi".
Lotta per la libertà, e strumentalizzazioni di tale lotta; dialogo con i musulmani, e posizioni (differenziate) dei cristiani; negoziati falliti, e impotenza dell'Occidente; la determinazione dei giovani: tutti i grandi temi del dramma mediorientale trovano posto nella mente e nel cuore, nell'umana collera e nella luce della fede di padre Dall'Oglio.
Paolo Dall'Oglio
Gesuita, nato nel 1954 a Roma, ha trascorso trent'anni in Siria, dove ha ridato vita al monastero di Mar Moussa per farne un luogo d'incontro tra cristianesimo e islam. È stato espulso dal paese nel 2012 per le sue prese di posizione.
All'uscita dalla guerra e con il ritorno dell'Italia nel consesso delle nazioni democratiche entro i nuovi equilibri della guerra fredda, la Democrazia cristiana elaborò una propria visione dell'identità del paese e del suo ruolo internazionale. Questa originale ricerca approfondisce l'intenso lavoro di costruzione di miti politici e ideologie svolto dal gruppo dirigente Dc con l'obiettivo di contribuire a un ordine nazionale e internazionale cristianamente fondato. Partendo dalla tradizionale immagine dell'Italia nazione cattolica e mediterranea erede della civiltà latina, la Dc si spostò in quegli anni sul nascente ideale di una nuova patria europea e sull'appartenenza dell'Italia a una comunità atlantica, dove nell'antagonismo con l'Europa orientale comunista l'accento era posto sulla comune radice "occidentale".
Gli operatori sociali si trovano oggi ad affrontare una crisi dovuta non solo alla congiuntura finanziaria, ma anche a un contesto socio-culturale mutato si pensi alla varietà delle forme familiari e delle culture, alla necessità di ridefmire i ruoli di genere, alle esigenze di conciliazione tra i tempi del lavoro e quelli della famiglia, alle trasformazioni dei modelli educativi -, rispetto al quale le risposte tradizionali dei servizi non si rivelano sempre adeguate. Per "intervenire meglio" ed evitare che la scarsità di risorse si traduca in azioni inefficaci, il volume propone un metodo innovativo di valutazione e progettazione della singola situazione familiare che rimetta al centro non solo il bambino e la sua (buona) crescita, ma il suo intero mondo di relazioni, e promuova nello stesso tempo interventi di sostegno rivolti anche a una genitorialità positiva capace di farsi responsabile della crescita equilibrata del bambino e della famiglia tutta. Il libro si rivolge a professionisti che operano direttamente e indirettamente nei servizi per bambini e famiglie, oltre che agli studenti dei corsi di laurea in Psicologia, Scienze dell'educazione e Servizio sociale.
200 ricette per continuare a mangiare quello che piace e mantenersi in forma. 200 ricette facili, ghiotte e sane, tradizionali o creative, ma sempre e rigorosamente light. Tanti trucchi per fare la spesa giusta, cucinare con meno calorie, rendere il cibo più buono, far sembrare il piatto più pieno, sopravvivere nella pausa pranzo e al ristorante.
L'evoluzione del mondo digitale, l'affermarsi dei social network, delle pratiche di e-commerce, lo sviluppo del settore mobile ha comportato notevoli mutamenti nel campo del marketing. La comunicazione tra azienda e consumatori, tramite l'instaurarsi di relazioni dirette e interazioni basate su scambi di messaggi, evolve sempre più verso un vero e proprio dialogo. Per attuare questo scambio l'azienda deve comprendere lo scenario, definire obiettivi specifici e attuare strategie che permettano di conseguire risultati che possano avere impatto sul business. Integrando gli aspetti teorici con numerosi esempi italiani ed internazionali, l'autrice illustra i metodi per la costruzione di un piano di marketing digitale che permetta all'azienda di raggiungere i propri obiettivi e di misurare adeguatamente i risultati conseguiti. Un utilizzo consapevole del digital marketing e delle sue leve principali - siti, community, blog, social network - consente alle organizzazioni di costruire visibilità, reputazione e immagine e, soprattutto, una relazione in grado di portare valore aggiunto nel tempo e di generare un vantaggio competitivo.
Cosa significa essere razionali? Si è razionali quando si va contro i propri interessi? È razionale agire sulla base di credenze false? Il libro propone una panoramica dei principali tentativi di sostituire la nozione di razionalità, così come classicamente intesa, con nozioni alternative, ritenute più appropriate per definire la sua natura più profonda.
«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua» (Mc 8,34). Ma cosa significa e cosa implica essere discepoli di Gesù Cristo, secondo il Nuovo Testamento? In che modo le pagine di Marco, Giovanni, Paolo e degli altri autori biblici descrivono la nascita e lo sviluppo del discepolato cristiano? Quali indicazioni per la vita cristiana oggi se ne possono trarre? Nel tentativo di rispondere a queste decisive domande, il presente libro indaga l’esperienza di discepolato descritta nel Nuovo Testamento, fornendo soprattutto un contatto il più possibile diretto con il testo biblico. Tenendo insieme il rigore dell’esegesi e la semplicità dell’esposizione, l’Autore propone l’analisi di tutte le principali pagine del Nuovo Testamento relative al discepolato (Vangeli e Atti, Lettere, Apocalisse), per poi fornire, nella sezione conclusiva, le linee essenziali e permanenti del discepolato cristiano: la relazione con Gesù, le condizioni necessarie alla sequela, il dono della vita nuova, la missione.
l’AUTORE
Paolo Mascilongo, nato a Termoli (CB) nel 1969, è sacerdote della Diocesi di Piacenza-Bobbio dal 2001. Ha conseguito la Laurea in Matematica presso l’Università degli Studi di Milano, la Licenza in Scienze Bibliche nel 2004 e successivamente il Dottorato sempre presso il Pontificio Istituto Biblico in Roma nel 2011. Impegnato nella pastorale in parrocchia e presso l’Ufficio Catechistico Diocesano, è docente di Sacra Scrittura, in collaborazione con l’Istituto teologico Collegio Alberoni di Piacenza e l’ISSR Sant’Ilario di Poitiers di
Parma. Dal 2012 è membro del gruppo nazionale del Settore Apostolato Biblico della CEI. Sul Vangelo di Marco ha pubblicato: «Ma voi chi dite che io sia?». Analisi narrativa dell’ identità di Gesù e del cammino dei discepoli nel Vangelo secondo Marco, alla luce della “Confessione di Pietro”(Mc 8,27-30) (AnBib 192), G&B Press, Roma 2011.
Si chiamava Maliq ed era l'ultimo di venti tra sorelle e fratelli. Correva e giocava come fanno i bambini. D'estate, all'ora di cena, sua madre lo chiamava dalla finestra, ma lui faceva finta di non sentire finché sua madre non scendeva a cercarlo e tornavano a casa insieme. Età di lettura: da 8 anni.
Qualsiasi conoscenza del nostro passato è veicolata innanzitutto dalla memoria storica e da ciò che è trasmesso e filtrato dalla narrazione degli storici: è quindi conoscenza storiografica. Questo libro traccia un ampio profilo della storia della storiografia occidentale dal mondo antico a oggi. Il lavoro degli storici è qui indagato nel suo farsi concreto, evidenziandone i metodi, le impostazioni, le visioni generali, sempre inseriti nei differenti contesti in cui essi sono nati e si sono sviluppati, profondamente condizionati da modelli sociali, eventi politici, climi culturali diversi. Il volume dedica una particolare attenzione all'età moderna e contemporanea e riflette sulle modalità con cui le opere di storia sono state prodotte e sulla loro circolazione, senza trascurare le vicende degli storici in carne e ossa, le loro avventure intellettuali e le condizioni materiali del loro lavoro.
È un plotone di giovani ragazzi quello comandato dal maresciallo Antonio René. L'ultimo arrivato, il caporalmaggiore Roberto Ietri, ha appena vent'anni e si sente inesperto in tutto. Per lui, come per molti altri, la missione in Afghanistan è la prima grande prova della vita. Al momento di partire, i protagonisti non sanno ancora che il luogo a cui verranno destinati è uno dei più pericolosi di tutta l'area del conflitto: la forward operating base (fob) Ice, nel distretto del Gulistan, "un recinto di sabbia esposto alle avversità", dove non c'è niente, soltanto polvere, dove la luce del giorno è così forte da provocare la congiuntivite e la notte non si possono accendere le luci per non attirare i colpi di mortaio. Ad attenderli laggiù, c'è il tenente medico Alessandro Egitto. È rimasto in Afghanistan, all'interno di quella precaria "bolla di sicurezza", di sua volontà, per sfuggire a una situazione privata che considera più pericolosa della guerra combattuta con le armi da fuoco. Sfiniti dal caldo, dalla noia e dal timore per una minaccia che appare ogni giorno più irreale, i soldati ricostruiscono dentro la fob la vita che conoscono, approfondiscono le amicizie e i contrasti. In un romanzo corale, che alterna spensieratezza e dramma, Giordano delinea con precisione i contorni delle "nuove guerre". E, nel farlo, ci svela l'esistenza di altri conflitti, ancora più sfuggenti ma non meno insidiosi: quelli familiari, quelli affettivi e quelli sanguinosi e interminabili contro se stessi.
Gerusalemme è una città dilaniata da millenni di guerre, scontri tra religioni, conflitti tra politiche contrapposte, che ne hanno fatto di volta in volta un simbolo, un avamposto strategico, un luogo da conquistare e controllare all'interno di un mercato di territori e popolazioni. Paola Caridi ha vissuto per dieci anni a Gerusalemme. Le sue pagine ci restituiscono una città vissuta intimamente, indimenticabile per la bellezza delle mura antiche, delle pietre bianchissime, della sua umanità dolente. Ma ci restituiscono anche una città crudele, dove israeliani e palestinesi fanno talvolta la spesa negli stessi supermercati, per poi rinchiudersi nei confini dei rispettivi quartieri, invisibili gli uni agli altri. Una città costellata di posti di blocco che controllano gli spostamenti di donne e uomini, merci e idee, nemici e potenziali attentatori. Una città densa di segni e memorie antiche e recenti, in cui ogni stagione politica porta con sé nuovi vincitori, nuove versioni della storia passata, nuove ripartizioni degli spazi urbani, nuove abitudini di vita. Gerusalemme si è aperta per un breve periodo alla modernità, per poi rinchiudersi dentro i propri muri. Rimane comunque un laboratorio, in cui si scontrano politica e vivere quotidiano. Sopravvive la speranza: che Gerusalemme, una e condivisa da tutti, torni a essere una città per gli uomini e le donne che lì vivono.