In principio è il gruppo familiare. E' la matrice della vita psichica di ogni individuo che imprime, in maniera indelebile, le caratteristiche relazionali di ogni persona. In seguito è sempre la vita collettiva ad accompagnare l'evoluzione dell'identità sociale di ogni figlio. Ma il gruppo familiare sta cambiando. E i genitori si ritrovano soli e senza valide competenze educative in una comunità sociale incapace di condivisione, con rapporti generazionali recisi ed equilibri tra identità di genere profondamente modificati. In questo contesto emerge nitido il bisogno di un sostegno specifico nella maturazione di competenze educative genitoriali. Questo libro propone, con un approccio affinato alla ricchissima esperienza degli autori, una lezione sul "difficile mestiere di educare i figli". Come un tempo nel lavoro di bottega, gli autori mettono a disposizione il loro robusto patrimonio per presentare le stanze di consultazione, in cui per introdursi occorre avere consapevolezza sensibile dei diversi protagonisti e coraggio nel mettersi in gioco.
Fin dalle prime pagine i padri e le madri, veri protagonisti del libro, sono colti là dove si trovano, nel vivo della loro condizione esistenziale, fatta di idealizzazione del proprio ruolo, di perfezionismo, di amore incondizionato ma anche di delusioni feroci, di ricordi, sogni, aspettative e timori.
Posta sotto i riflettori dell'intelligenza e della critica, la pratica religiosa deve inesorabilmente manifestarsi come modesto vettore di socializzazione, con vaghe opportunità consolatorie, incline però alle radicalizzazioni del fanatismo superstizioso e del dogmatismo intollerante? Se la nostra coscienza si lasciasse pazientemente sorprendere dalle congiunture più straordinarie e feriali del vivere - nelle quali l'uomo nasce e muore, genera e lavora, crea e fallisce, ama e soffre - forse scoprirebbe la singolare custodia che la religione offre alla libertà. Proprio in quelle congiunture la libertà cerca le ragioni della propria speranza e le riceve in dono dai suoi legami: da quelli che l'assicurano al senso della vita a Quello che la rassicura della preziosità di sé, accendendo gli indizi di una sua provenienza e di un suo destino non di questo mondo.
Tra le tante emergenze di cui si è parlato in questi anni, quella educativa è sicuramente una delle più preoccupanti: essa indica il clima di smarrimento etico delle nuove generazioni che può esplodere improvvisamente in situazioni di grave disagio. In questo volume 13 educatori colloquiano con Paola Bignardi facendo emergere l'urgente esigenza di assumere in forma nuova il difficile ma entusiasmante compito di educare.
Dal Venezuela al Brasile, dalla Bolivia all'Argentina, da Cuba all'Ecuador, un confronto tra la storia del continente latinoamericano nel XX secolo e quella dei primi anni del nuovo millennio. Dalle tante rivoluzioni tentate, all'ultimo decennio in cui sussulti improvvisi spazzano via regimi apparentemente solidi ed elezioni regolari consentono finalmente a coalizioni di sinistra di arrivare al governo. Se per decenni ogni modesto tentativo riformista è stato rapidamente stroncato da un golpe militare subito riconosciuto da Washington, oggi si muovono i primi passi in direzione di una cooperazione tra governi per utilizzare razionalmente e in comune le grandi risorse del continente. Sembra realizzarsi il sogno di Bolivar.
La traduzione costituisce da alcuni anni materia d'insegnamento universitario. Questo volume si propone come strumento di riflessione teorica sul testo e di applicazione pratica di strategie traduttive. È articolato in più parti, dedicate al rapporto tra lingua di partenza e lingua di arrivo e ai problemi connessi con l'adattamento del testo nei suoi aspetti culturali e linguistici: trasferimento culturale, linguaggio figurato, strategie retoriche, tipi di discorso, aspetti verbali, problemi di traduzione letteraria. Ogni argomento è illustrato da numerosi esempi. La parte finale, nella quale sono commentati brani tratti da testi letterari, in originale e in traduzione, si offre come vera e propria guida all'analisi del testo e alla valutazione delle diverse strategie messe in atto dai traduttori. Un ulteriore contributo è costituito da una ricca serie di esercizi on-line.
Una santa moderna, una mujer tenaz y valiente, que fue escuchada por soberanos y eclesiásticos. Fundó una orden religiosa (las Brígidas) y ha sido declarada por Juan Pablo II, junto a Catalina de Siena y Edith Stein, patrona de Europa.
Brígida de Suecia (1303-1373) fue una santa moderna y una mujer tenaz y valiente que desarrolló multitud de actividades a lo largo de su vida. Fue esposa, madre de numerosos hijos y dama de corte escuchada por soberanos y eclesiásticos que solicitaban sus consejos. Cuando se quedó viuda fundó una orden religiosa (las Brígidas) y se trasladó a Roma, donde trabajó intensamente por el retorno del Papa desde Avignon. Fue una gran viajera y peregrinó a los lugares santos. También fue una vidente inspirada, la depositaria de mensajes divinos de diverso tipo: consejos espirituales, locuciones que reclamaban la urgencia de la reforma de la Iglesia, indicaciones para personas específicas que debía transmitir, etc. Ha sido declarada patrona de Europa por Juan Pablo II junto con Catalina de Siena y Edith Stein.
En este volumen, Paola Giovetti traza un vivo retrato de la figura de la santa escandinava, presentando al mismo tiempo amplios extractos de sus Revelaciones y de las Actas del proceso de canonización.
Paola Giovetti, fiorentina, reside en Módena (Italia) con su marido y dos hijos. Es licenciada en Literatura por la Universidad de Bolonia y se dedicó durante algún tiempo a la docencia. Desde hace muchos años trabaja como investigadora en el terreno de la psicología y la espiritualidad femenina. Sobre estos temas ha publicado: Teresa Newmann, Santa Rita de Cascia, Madri e mistiche, Santa Clelia Barbieri, Le apparizioni della Vergine Maria.
In Sardegna, nel paese di Gìtile, al confine di ogni cosa, del male e del bene, della ricchezza e della povertà, della civiltà e della barbarie, don Alvaro Manca, prete più di speranza che di fede, assiste preoccupato allo svolgersi di un piccolo e drammatico intrigo politico-giudiziario. La banalità del male, l’ineluttabile trascorrere della vita, la fragilità degli affetti e il conforto dell’amicizia, fanno da sfondo alla fatica con cui un gruppo di amici cerca di non soccombere alla facile tentazione di sprecare interamente l’esistenza, di affidarla alla rassegnazione o all’odio o alla violenza, come talvolta vorrebbe fare il professor Antonio Carreras, amico-rivale di don Alvaro. Nelle strade fredde di una piccola comunità che ribolle di attese mai compiute, agiscono, come attori che recitano una parte scritta per loro dal destino o dal temperamento, altri personaggi: la vedova Sanna-Porcu, il Sindaco, il disperato e vagabondo Kunfu, il terribile Mario Casula, ma soprattutto gli affetti di un circuito di persone che si sente assediato dal nulla e reagisce coltivando sacralmente la speranza di un compimento che dia senso alle cose.
Questa guida nasce dall'esperienza vissuta sul campo, maturata con il servizio educativo e dalla riflessione scaturita dagli incontri di formazione per educatori adolescenti. Da una parte le situazioni concrete, i dubbi, i tentativi di risolvere i problemi e i vicoli ciechi che ogni educatore prima o poi incontra nel suo servizio. Dall'altra, le idee, le intuizioni, i progetti educativi... E la fortuna di incontrare e di confrontarsi con altre realtà.
L'idea di messia nel pensiero ebraico antico e moderno subisce vari slittamenti semantici, di origine storica e teorica. Il teologo e l'ebraista, con le loro proprie tonalità, ne illuminano alcuni: dapprima si rintracciano i nomi del messia - da quello personale e mistico-escatologico a quello collettivo incarnato nell'età messianica e in Israele - attraverso la Bibbia e le fonti giudaiche (midrash, Talmud, chassidismo, Illuminismo ebraico e sionismo); poi, in chiave fenomenologica, si delineano possibili percorsi, per così dire, messianici nella filosofia, nella musica, nella letteratura. D'altra parte, il messia, architrave che unisce e divide ebrei, cristiani e musulmani, si presta a una riflessione non solo religiosa e spirituale ma esistenziale: nella coscienza del tempo - quale appare nel Qohelet ma anche nella letteratura europea più secolarizzata - irrompe la dimensione dell'attesa, capace di porre domande anche a un non credente.
Giovannino Guareschi è stato un grande scrittore italiano del Novecento, anche se a lungo sottovalutato e incompreso. Paolo Gulisano in queste pagine delinea un originale profi lo di Guareschi annoverandolo tra i migliori narratori cattolici, sulla scia di Manzoni. «La singolarità della grandezza di Giovannino sta nel fatto che la sua profonda sensibilità religiosa, perfi no la sua perfetta ortodossia, non venivano da studi di teologia, né da frequentazioni clericali, che non risulta abbia avuto e che anzi credo abbia accuratamente evitato. Tutto quel che sapeva, e che poi ha trasmesso, Guareschi l’ha respirato misteriosamente nella sua Bassa. Tutta la sua teologia è stata l’inginocchiarsi di fronte al quadretto miracoloso della “Madonna dei Prati” e lo stare in silenzio ad ascoltare un Crocifi sso» (dalla prefazione di Michele Brambilla).